• Opsonline.it
  • Facebook
  • twitter
  • youtube
  • linkedin
Pagina 1 di 5 123 ... UltimoUltimo
Visualizzazione risultati 1 fino 15 di 64
  1. #1
    Ospite non registrato

    il suicidio si può prevenire o no?

    secondo voi il suicidio si può prevenire o no? e se si, come?
    ciao

  2. #2
    Giurato di Miss & Mister OPs L'avatar di Parsifal
    Data registrazione
    04-03-2002
    Residenza
    Nel buio vicino alle porte di Tannoiser
    Messaggi
    2,719
    Si può prevenire secondo me;il suicidio si verifica quasi sempre nel corso di 2 disturbi mentali gravi:schizofrenia o depressione;perciò si possono individuare le persone che sono più a rischio.Cioè idee suicide vengono fatte quasi da tutti prima o poi nel corso della vita,ma tentativi veri e propri e predisposti in modo da avere poche possibilità di salvezza quasi solo in questi 2 casi.A questo punto purtroppo è vero che mentre gli schizofrenici generalmente vengono riconosciuti come sofferenti,spesso non ci si accorge che una persona è depressa grave.

  3. #3
    no
    secondo me (ed è un'idea corroborata dai miei studi) purtroppo nn si può fare nulla...c'è un capitoletto interessante al proposito sul Gabbard, domani trascrivo i punti importanti...
    e già che ci sono vi metto anche qualche link (che devo andare a ritrovare) su studi al riguardo...
    notte
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

  4. #4
    eccomi qui..
    come dicevo volevo riportarvi alcune considerazioni dal Gabbard...più precisamente dal capitolo che tratta i disturbi affettivi:

    [...]i pazienti che sono veramente intenzionati ad uccidersi finiranno col farlo. Nessuna unità di contenzione fisica attenta osservazione e capacità clinica può fermare il pz realmente determinato al suicidio[...]Olin(1976) ha addirittura suggerito che se in un particolare ospedale nn si verifica mai un suicidio, è possibile che i membri dello staff si stiano assumendo una responsabilità eccessiva per il comportamento del pz.I clinici dovrebbero invece evidenziare ripetutamente che è responsabilità di ciascun pz iparare a verbalizzare gli impulsi suicidi piuttosto che metterli in atto.
    [...]Nonostante una corposa mole di letteratura sui fattori di rischio per il suicidio a breve e lungo termine la nostra capacità di prevedere il suicidio di un paziente è ancora limitata (cfr--> GOLDSTEIN, R.B., BLACK D.W. NASRALLAH A. ET AL.(1991) The prediction of suicide: sensitivity specificity and predictive value of a multiyriad model applied to suicide among 1906 patients with affective disorders. Arch. Gen. Psychiatry 56 pp 519-526)
    [...]Il mezzo principale per valutare un rischio imminente di suicidio in un setting clinico è la comunicazione verbale del pz rispetto alle sue intenzioni o un'azione chiaramente suicidaria nei suoi intenti.I clinici nn possono leggere nella mente e nn devono rimproverarsi per i loro fallimenti quando nn sono presenti indicazioni chiare verbali e nn di rischio suicidario. Uno studio ha rilevato che in 571 casi di suicidio soltanto il 36 % dei pz che erano in terapia psichiatrica comunicò un intento suicidario.(Isometsa et al. 1995)

    Quello che dice Parsifal è vero...in teoria: ma penso sia utopistico pensare (allo stato attuale delle cose) che il suicidio sia prevenibile.

    Se sapete l'inglese--> >>QUI<< c'è il sito dell'American Foundation for Suicide Prevention
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

  5. #5

    [comunicazione di servizio]

    Per Nico o Haruka: si può spostare questo thread nella stanza di psicologia clinica?
    grazie
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

  6. #6
    Ospite non registrato
    Ciao a tutti,
    io mi trovo d'accordo con quanto dice Mia (ancora una volta )
    Ho fatto la mia tesi di laurea proprio sul suicidio e sul tentato suicidio.
    Da quanto ne ho capito è pressochè impossibile prevenire il suicidio, nel senso di cercare di evitarlo con persone che hanno una ferma intenzione al riguardo.

    Tuttavia, è sempre possibile cercare di far sì che il soggetto trovi un accoglimento dei suoi bisogni e della sua disperazione, oltre che del proprio bisogno di esprimere l'aggressività e la protesta.
    Inoltre, è da considerare che buona parte dei soggetti che tentano il suicidio si trovano, nella situazione contingente, in uno stato mentale fortemente disorganizzato come osservano a riguardo Laufer M. e Laufer E.M.

    Si può fare qualcosa per prevenire le disastrose e spesso fatali ricadute di un TS cercando di curare il soggetto che, quasi sempre, è sofferente sotto l'aspetto psicopatologico.

    In sintesi se uno si suicida è evidente che noi non possiamo porvi rimedio, perchè lui stesso ha attuato un piano che è irrecuperabile per definizione.

    Tuttavia possiamo cercare in chi tenta il suicidio (senza peraltro riuscirci) le motivazioni di questa condotta ed è possibile prendersi cura della relativa psicopatologia sottostante.

    Inoltre, non mi trovo pienamente d'accordo con Parsifal, quando dice che il suicidio occorre quasi sempre nella depressione e nella schizofrenia. Purtroppo, il suicidio è attuabile da chiunque (ricordo a tal proposito il suicidio per onore, tipico di alcune culture come quella giapponese o quella degli antichi romani).
    Tuttavia è pur vero che vi è quasi sempre una psicopatologia sottostante. Questa però, non sempre corrisponde ai due disturbi citati da Parsifal.

    Insomma, stiamo entrando in un argomento davvero complesso:wink:

  7. #7
    Grazie Alborr
    in effetti leggendo qua e la...
    da www.medscape.com

    In a large population-based study, 72208 individuals registered in the Danish Psychiatric Case register were assessed for all unnatural causes of death over a 20-year period.[20**] Suicide was the leading cause of unnatural death, claiming 12977 lives. Personality disorders constituted the second most frequently diagnostic category associated with completed suicide (n=2016), only behind affective psychoses (n=3150).
    A psychological autopsy study found that about one-third of patients who had killed themselves met either DSM and/or International Classification of Disease criteria for Antisocial, Borderline, or Narcissistic Personality Disorder.[21] An ambitious 18-year follow-up study of 7921 UK psychiatric patients found that in males personality disorders were the third most common psychiatric diagnosis associated with completed suicide - higher than reported in most earlier studies.[22] This was consistent with an older national Finnish study of completed suicide in a 1-year period which found 31% had a DSM-IV axis II diagnosis and only 12% had single axis I diagnosis without some psychiatric co-morbidity.[23]


    (se nn capite fate un fischio e traduco )

    quindi i distrubi di personalità (soprattutto quelli del cluster B ) e la comorbilità psichiatrica sembrano essere fattori di rischio più importanti della sola depressione...così come lo sono alcolismo&co

    questo articolo è molto interessante...però è in inglese e bisogna registrarsi (è gratis, se avete voglia di "perdere un po' di tempo...)

    voglio altri interventi!!!su su!!
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

  8. #8
    SuperManu
    Ospite non registrato
    Non ho ancora studiato praticamente nulla al riguardo quindi parlo da digiuna.... ma io spero che si possa prevenire in qualche modo certo la persona depressa o schizofrenica dovrebbe avere voglia di chiedere aiuto e quindi forse la prevenzione è un pò paradossale vista da quest'ottica ma in cuor mio ci spero.

  9. #9
    Giurato di Miss & Mister OPs L'avatar di Parsifal
    Data registrazione
    04-03-2002
    Residenza
    Nel buio vicino alle porte di Tannoiser
    Messaggi
    2,719
    Direi che sia la depressione grave sia i disturbi di personalità,borderline ad esempio,siano fattori fortemente predisponenti il suicidio.
    Tra i sintomi propri della depressione maggiore,ma anche del disturbo bipolare,ci sono i pensieri relativi alla morte;questi sono dio gravità crescente( e possono essere individuati e valutati nella loro pericolosità nei depressi).Al livello più basso sono pensieri ricorrenti riguardanti la morte in generale;poi si hanno le idee riguardanti la propria morte o il proprio funerale;poi idee con le quali si pianifica il suicidio,ed infine i tentativi veri e propri:tra questi poi ci possono essere tentativi che mantengono per le loro modalità ampie possibilità di sopravvivenza fino a quelli che non prevedono quasi nessuna possibilità di sopravvivenza.
    Alla base della depressione grave inoltre,in particolare di quella non melanconica o meglio di quella caratterizzata da umore depresso,ma non da anedonia,sembra esserci da un punto di vista cognitivo la percezione di un futuro senza speranza;naturalmente questa idea può facilmente portare a pensieri di suicidio.
    In questi casi la prevenzione è possibile,nel senso che individuata la depressione coi suoi pensieri di morte si riconosce il rischio di suicidio.A questo punto una volta curata la depressione,e ristabilito un pensiero normale anche i tentativi di suicidio vengono meno.
    Tenendo sempre presente che spesso nella depressione unipolare i suicidi avvengono nella prima fase di somministrazione dei farmaci piuttosto che prima dell'inizio della terapia;inoltre nel disturbo bipolare più frequentemente nelle fasi maniacali piuttosto che in quelle depressive.
    Anche i disturbi di personalità possono essere fattori predisponenti;ad esempio il borderline,soprattutto perchè è caratterizzato anche da fenomeni di acting out e quindi dalla difficoltà del soggetto di inibire anche comportamenti autodistruttivi.
    Chiaramente se si somma un disturbo di questo genere alla depressione il rischio cresce notevolmente.
    Tra l'altro questo disturbo di personalità e la depressione tendono a presentarsi insieme,cioè chi soffre di un disturbo borderline ha probabilità elevate anche di ammalarsi di depressione
    Ultima modifica di Parsifal : 05-05-2003 alle ore 16.29.57

  10. #10
    Prima di tutto grazie a Manu e a Matteo
    Originariamente postato da Parsifal
    In questi casi la prevenzione è possibile,nel senso che individuata la depressione coi suoi pensieri di morte si riconosce il rischio di suicidio.A questo punto una volta curata la depressione,e ristabilito un pensiero normale anche i tentativi di suicidio vengono meno.
    ma quante volte viene individuata?
    Spesso il depresso nn ritiene di essere afflitto da una patologia...e spesso chi dovrebbe accorgersi che "qualcosa nn va" (e qui secondo me sarebbe particolarmente importante il ruolo di figure "secondarie" quali il medico di famiglia - e su questo si potrebbero fare discorsi chilometrici- o ad esempio gli insegnanti se parliamo di un adolescente - a quando lo psicologo nelle scuole?- et similia) nn se ne accorge...nn so se ci sono in giro stime riguardanti il numero di pazienti diagnosticati in rapporto al numero probabile di persone che restano senza diagnosi e senza terapia...cercherò!!
    Per il resto del discorso di Matteo...magari ci torno su con più calma!
    Attendo numerosi feedback
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

  11. #11
    Postatore Compulsivo L'avatar di sunflower
    Data registrazione
    28-04-2002
    Residenza
    Taranto
    Messaggi
    3,664
    Blog Entries
    25
    ogni caso è diverso, qualcuno forse si può prevenire, ma alle volte per quanto amore e cure possano esserci intorno, è dura entrare per spezzare il vortice di pensieri folli dolorosi irrazzionali ma pur sempre umani di un prossimo suicida. se prevenzione dev'essere và fatta all'origine, in lontananza, perchè da lontano arrivano i problemi e l'urlo dei disperati.

  12. #12
    SuperManu
    Ospite non registrato
    Vi prego non uccidetemi
    ma potete parlare con parole più semplici?
    Sono ancora alle prime armi e per leggervi sto andando avanti con le garzantine
    Non è una polemica anzi non vedo l'ora di capire e di conseguenza di parlare come voi. Ma nel frattempo mi date una mano?

  13. #13
    Volentieri Manu
    però mi spieghi cosa nn ti è chiaro?Se no nn so da che parte iniziare
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

  14. #14
    SuperManu
    Ospite non registrato
    [i] Parsifal:
    Anche i disturbi di personalità possono essere fattori predisponenti;ad esempio il borderline,soprattutto perchè è caratterizzato anche da fenomeni di acting out e quindi dalla difficoltà del soggetto di inibire anche comportamenti autodistruttivi.
    [/B]
    Grazie Mia
    Che cos'è il disturbo di personalità borderline? e L'acting out?
    Per il resto mi piace molto leggervi e riflettevo su una cosa la difficoltà nel prevenire può essere anche perchè la maggior parte dei suicidi sono non premeditati o non è così?

  15. #15
    Manu sul disturbo di personalità borderline abbiamo >>QUI<< un thread che dovrebbe toglierti ogni dubbio
    L'acting out è la tendenza ad agire conflitti, atteggiamenti e ricordi nn attraverso le parole, in modo consapevole, ma attraverso le azioni...si parla di acting out o in un contesto psicoanalitico (o cmq psicoterapeutico) (es. il pz si può comportare in un determinato modo col terapeuta - arrivare sistematicamente in ritardo alle sedute- riproducendo in modo inconsapevole il conflitto con l'autorità paterna...è il primo esempio cretino che mi è venuto )--> acting out nel transfert (alla fine è una forma di resistenza)...nel caso invece si verifichi al di fuori del trattamento...pulsioni sessuali o aggressive vengono agite (e questo lo si trova soprattutto in adolescenza o appunto ad esempio nel disturbo borderline
    è più chiaro?se no mi impegno di più
    :ciao2:
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

Pagina 1 di 5 123 ... UltimoUltimo

Privacy Policy