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Visualizzazione risultati 1 fino 3 di 3
  1. #1
    SuperManu
    Ospite non registrato

    Sindrome di Stoccolma e dipendenza della vittima

    Volevo sapere che cosa ne pensate della cosidetta Sindrome di Stoccolma (grazie Mia ) e più in generale della dipendenza che la vittima ha nei confronti del suo carnefice. O forse è meglio trattare i due argomenti separatamente?

  2. #2
    Angelus
    Ospite non registrato
    questo è quello che sto studiando io (da "le storie del giorno che non muore. il trauma dell'abuso sessuale" di francesco villa, editore borla.)
    è un po' di taglia e cuci che alla fine ho provato a spiegarti a parole mie...ma finisce che io te l'ho spiegato anche peggio...

    S. Ferenczi privilegia una visione relazionale del trauma, ponendo attenzione a come la psiche dell’individuo reagisca e si organizzi di fronte ad uno stimolo eccessivo, eccitante, che porta spesso a fraintendimenti e misconoscimenti. Quindi l’accento si sposta dall’intrapsichico all’elemento esterno come elemento responsabile della condizione traumatica. Il processo di identificazione dell’aggressore è il momento in cui l’evento da extrapsichico diventa intrapsichico. Il tentativo di affrancarsi dalla sottomissione dell’adulto violento, introiettato genera di conseguenza, nel bambino, uno stato di profonda confusione: è innocente o colpevole? E’ vittima e allo stesso tempo carnefice? Per Ferenczi identificarsi con l’aggressore non riguarda solo l’agito, ma soprattutto il “pensare” come l’aggressore assecondando i suoi desideri e assumendo nei suoi confronti una camaleontica compiacenza, questo per paura di essere annientato. Sottomettersi alla volontà dell’aggressore e indovinare tutti gli impulsi di desiderio può determinare nella vittima modalità relazionali che si ripetono coattamente anche nel rapporto con l’altro.
    La SINDROME DI STOCCOLMA è l’atteggiamento di sottomissione nei confronti dei sequestratori, il sentirsi dalla loro parte in una stretta complicità identificandosi con loro. La spiegazione più ovvia è: “se piaci a qualcuno non ti ucciderà” ma più in profondità c’è un’attualizzazione di una relazione sadomasochista, dove vittima e carnefice sono legati a doppio filo, in una relazione perversa sadomasochistica dove l’esistenza dell’uno dipende indissolubilmente dall’altro, prigionieri in una fantasia onnipotente condivisa di superiorità e intoccabilità.

    In parole più semplici: ferenczi comincia a vedere il trauma come qualcosa che nasce negli eventi che si verificano nelle nostre relazioni (a differenza di freud che era più concentrato (ma non esclusivamente!) in una prospettiva per cui il trauma nasceva intrapsichicamente). L’identificazione con l’aggressore nasce dal tentativo di sfuggire alla paura che la “violenza” (intendendola come qualcosa che si presenta all’apparato psichico dell’individuo quando questo è ancora immaturo per affrontarlo) annienti la vittima. Per non essere annientati si introietta (cioè si porta dentro di sé) la figura dell’aggressore. Questa introiezione (che abbiamo detto è una difesa) causa però all’interno dell’individuo una confusione sui “ruoli”: io che subisco l’abuso sono innocente o colpevole? (con l’introiezione io ho dentro di me la figura del “me che vengo abusato” e la figura introiettata del “me che sono aggressore”). Per sfuggire alla violenza introietto la figura dell’aggressore. L’introiezione causa in me confusione, per sfuggire alla confusione finisco per assecondare e sottomettermi alla volontà del mio aggressore. Tutto questo modo di agire può causare in me una tendenza a ricomportarmi in questo modo anche negli altri rapporti che ho.
    Chi è stato rapito spiega il suo difendere l’aggressore dicendo :”beh, certo è più difficile che io venga ucciso se gli piaccio”, ma in realtà più in profondità c’è un rapporto che lega aggredito e aggressore per cui senza l’uno non può esistere l’altro, in una relazione sadomasochista.

  3. #3
    Ospite non registrato
    MMMmmmmm Molto interessante ,
    qualcuno ha qualche cosa da aggiungere?
    Hei, non vi affollate!!!! C'è posto per tutti!:wink:

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