Il direttore scientifico (criminologo) del corso di criminologia che sto seguendo ci ha chiarito che attualmente in Italia, l’applicazione della Criminologia si estrinseca SOLO al momento dell’esecuzione della pena e durante la detenzione, attraverso l’osservazione scientifica del condannato che viene utilizzata dalla magistratura di sorveglianza per l’individualizzazione delle modalità secondo le quali la pena dovrà essere eseguita.
Il criminologo clinico italiano opera quindi prevalentemente in ambito penitenziario e peritale o sul fronte della ricerca scientifica pura.
In effetti, l’opportunità di applicazione del sapere psicologico alla fase dell’investigazione criminale è possibile solo attraverso il lavoro dello psicologo che opera fianco a fianco con l’investigatore.
In Italia, Criminologo è colui che è in possesso di Laurea in almeno una delle discipline afferenti la Criminologia e che ha seguito un Iter Formativo-Conoscitivo (dimostrabile) specifico per poter lavorare in specifici settori della Giustizia.
Nella scoperta di un presunto assassino le Forze di Polizia e i Magistrati sanno che il ruolo fondamentale è ricoperto dalle investigazioni scientifiche tempestive e dai riscontri criminalistici e che le tecniche di profiling sono applicabili dai soli Psicologi e Medici che appartengono al reparto investigativo operando fianco a fianco con gli investigatori e intervengono insieme a loro sulla scena del crimine.
Esiste tuttavia, come prevede la legge di cui prima, la possibilità di collaborazioni esterne ad alcuni casi ma comunque difficilmente contemplano l’intervento sulla scena del delitto (le eccezioni all’O.d.G. Delitto di Cogne)