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  1. #1

    Sito legale con blog sul risarcimento da malpractice dello psichiatra

    Lieto se vorrete visitarlo e, eventualmente, postare qualche commento.
    Il sito si propone, nel suo spazio blog, di discutere di tematiche relative al risarcimento (an e quantum) conseguente a ipotesi di malpractice ovvero di trattamenti sanitari obbligatori.

    Studio Legale Avv. Gianni Massanzana | Avvocato Gianni Massanzana

    Segnalo la scarsità di consulenti di parte disposti a non appiattirsi sulle conclusioni dei CTU (che poi sono sempre gli stessi).
    Ultima modifica di giannimas : 16-01-2008 alle ore 09.47.37

  2. #2
    [QUOTE=giannimas;1271842]Lieto se vorrete visitarlo e, eventualmente, postare qualche commento.
    Il sito si propone, nel suo spazio blog, di discutere di tematiche relative al risarcimento (an e quantum) conseguente a ipotesi di malpractice ovvero di trattamenti sanitari obbligatori.

    Studio Legale Avv. Gianni Massanzana | Avvocato Gianni Massanzana

    Allora Gianni benvenuto nel forum. Ho visitato il tuo sito con grande interesse e non è una formula di cortesia, ma davvero sono rimasta colpita dalle tematiche che affronti che riguardano direttamente gli psicologi e gli psichiatri.
    In particolare mi ha interessato il post sulla responabilità penale dei medici che somministrano farmaci ai bambini iperattivi.
    Questo è un problema che già riguarda l'Italia, considerato che il Ritalin, già accusato negli Stati Uniti di aver provocato dipendenza in molti bambini, è passato anche da noi dalla fascia delle sostanze stupefacenti (cocaina, anfetamina, oppiacei e barbiturici) alla fascia degli psicofarmaci.
    La commercializzazione del Ritalin fu sospesa in Italia nel 1989 ma poi il Ministero della Salute ha chiesto alla casa farmaceutica Novartis, che è titolare al momento del Ritalin di registrare il farmaco e riprendere la sua commercializzazione a causa dell'elevata diffusione del Disturbo di Iperattività nei ragazzi in età preadolescenziale.
    Tra tanti che hanno mostrato le loro perplessità, lo psichiatra professor Luigi Cancrini, ha in più circostanze sollevato il dubbio che il Ritalin crei dipendenza nei bambini.
    Per quanto riguarda la scarsità di consulenti di parte disposti a non appiattirsi sulle conclusioni dei CTU (che poi sono sempre gli stessi) sono d'accordo e credo che le cause siano molteplici: a volte inadeguata preparazione che porta insicurezza, ma anche scarso ruolo in alcuni casi attribuito dagli avvocati ai CTP e poca integrazione tra le due figure professionali.
    Tu quali credi siano i motivi principali? Ancora benvenuto e a presto,
    Carmen Pernicola

  3. #3
    assuntina
    Ospite non registrato
    [QUOTE=giannimas;1271842]Lieto se vorrete visitarlo e, eventualmente, postare qualche commento.

    Ciao Gianni,
    mi complimento anche io per il sito e le tematiche interessanti che vengono trattate!

    Ho visto che vi occupate anche di casi di mobbing, quindi risarcimenti per danni psichici in seguito a comportamenti vessatori sul posto di lavoro; come vanno queste cause? quante vanno a buon fine? Ho fatto perizie per danno esistenziale a seguito di comportamenti da mobbing, ma di solito i procedimenti sono molto lunghi...come si comportano i giudici? quali sono le difficoltà che come avvocati vi trovate ad affrontare?
    Un saluto
    Susy

  4. #4
    [QUOTE=assuntina;1277753]
    Citazione Originalmente inviato da giannimas Visualizza messaggio
    Lieto se vorrete visitarlo e, eventualmente, postare qualche commento.

    Ciao Gianni,
    mi complimento anche io per il sito e le tematiche interessanti che vengono trattate!

    Ho visto che vi occupate anche di casi di mobbing, quindi risarcimenti per danni psichici in seguito a comportamenti vessatori sul posto di lavoro; come vanno queste cause? quante vanno a buon fine? Ho fatto perizie per danno esistenziale a seguito di comportamenti da mobbing, ma di solito i procedimenti sono molto lunghi...come si comportano i giudici? quali sono le difficoltà che come avvocati vi trovate ad affrontare?
    Un saluto
    Susy
    Le cause di mobbing, che si svolgono con il rito del lavoro, sono (dovrebbero essere) più spedite di quelle col rito ordinario.
    Diciamo che la durata può andare da un minimo di due ad un massimo di cinque anni (per il primo grado).
    La percentuale di successi varia da Tribunale a Tribunale, ve ne sono alcuni più sensibili, altri meno. La difficoltà principale in questo genere di cause è la mancanza di testimoni che il mobbizzato può avere a proprio favore; i colleghi difficilmente si metteranno contro l'azienda per testimoniare condotte vessatorie ed il ricorrente si trova spesse volte con una bella perizia che ne certifica la depressione o altra patologia connessa al mobbing, tuttavia non sempre riesce a portare al giudice quelle prove concrete e utili a provare le condotte delle quali è stato vittima.
    A volte è più facile (demansionamento, svilimento della professionalità ecc. ecc.) altre se non si hanno testimoni a proprio favore è quasi impossibile (pensa a chi viene "semplicemente" umiliato a parole o trattato come un fantasma.........).
    Proprio per questo è prassi del mio studio ricevere il cliente che ritiene di essere oggetto di mobbing e da li far partire la raccolta di prove (fonoregistratori, telecamere registrazioni di conversazioni).
    Meglio intentare causa qualche mese più tardi ma con qualche freccia all'arco che iniziare subito una azione legale senza alcuna possibilià di dimostrare ciò che si asserisce.
    Ciao

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