Mediazione Familiare

[atenanike]

Quindi serve per forza un legale per presentare il ricorso,visto che anche se i coniugi potrebbero farlo da solo dubitino che lo facciano....anche se questo punto nn chiaro,e quanto vorrebbe un legale per presentare il ricorso???Il lavoro è già svolto dal mediatore,e magari ti chiedono cifre allucinanti!!!Io pensavo di fare il master come te,se qui a Cagliari si decidono a farne qualcuno serio,ma a questo punto mi conviene iniziare la pratica,e formarmi con dei corsi,nn con un biennale.Visto che se prendi il patrocinio puoi già iniziare a occuparti di cause.Che poi il ricorso è un passaggio burocratico....il passaggio finale,dove metti nero su bianco l'accordo.Non sono d'accordo su quello che insegnano al master,serve solo a complicare le cose.A meno che nn regolamentino la materia e proibiscano al mediatore di presentare il ricorso,allora è diverso.Ho capito il discorso,ma nn sono d'accordo,perchè nn credo che presentare il ricorso incida sulla neutralità del mediatore.

[atenanike]

E' normale che debbano interrompere la causa in atto,perchè se c'è una causa hanno già iniziato la giudiziale,che prende la strada opposta rispetto alla mediazione.Intendevi causa in quel senso?Comunque sto esprimendo solo un parere....tu nn credi che sia troppo dispendioso x il cliente?O dici che comunque la cifra resta molto più bassa rispetto a quello che si verifica ora,cioà rivolgersi ad un unico avvocato che mette d accordo i coniugi(senza formazione da mediatore).Grazie!

[Fanny]

Comprendo la tua confusione Atenanike...
sono psicologa e non conosco le parcelle degli avvocati, ma immagino si facciano pagare ben bene...
il discorso sulla neutralità è molto delicato, può sembrare molto teorico, ma ti assicuro che nella pratica le persone che hai di fronte " sentono " e trovano ogni tuo punto debole per portarti dalla loro parte...e come se ( esempio grossolano ) uno psicologo tenesse i suoi colloqui con i pazienti in pizzeria davanti ad una pizza ed una birra...
per quanto riguarda la formazione del mediatore, se come è auspicabile, verrà regolamentato il settore, potrà fare mediazione solo un professionista formato con apposito corso di formazione biennale...come del resto è già richiesto per l'iscrizione alle diverse associazioni di mediatori.

[Fanny]

Intendevo causa sia come contrattazione con il legale degli argomenti portati in mediazione e sia nel senso di causa in caso di giudiziale....considera che attualmente è molto probabile che sia il giudice stesso, in caso di forte conflittualità,a sospendere la causa e a mandare le parti in mediazione...
per quanto riguarda i costi...a livello teorico, costano meno una decina di sedute di mediazione per giungere ad un accordo condiviso, piuttosto che anni a farsi la guerra...(per questo molti avvocati non vedono di buon occhio la mediaizone...)

[atenanike]

Qui a Cagliari ci sono alcuni magistrati favorevoli alla mediazione e al docente del master che ho seguito,capita che gli vengano inviate coppie del genere.Però lui nn è mediatore,è psicologo e psicoterapeuta,ha conoscenze giuridiche,è preparato,ma nn è formato come mediatore.Certo che per farti iscrivere all'associazione devi frequentare il loro master,però se chiedi di essere iscritto ad un'altra associazione nn ti accettano perchè hai fatto il master da un'altra parte..che furbi!Anche nel libro che sto leggendo io,parla di consulenza legale dopo che il mediatore prepara l'intesa,quindi addirittura c'è un avvocato che ricontrolla l'accordo.Quindi si deve lavorare il team,conviene uno studio associato dove ci sia anche lo psicologo..dovendo servire!

[Fanny]

Infatti anche secondo me la strada è l'associazione in studi multidisciplinari!!!

Per quanto riguarda le associazioni, il master che frequento io non è organizzato da un'associazione, ma è solo riconosciuto da una di esse, a cui peraltro non si è obbligati ad iscriversi.
E' vero c'è un'associazione, a cui non ci si può iscrivere se non si è frequentato il corso del loro orientamento ( non so se posso scriverne il nome)..ma è un caso isolato...

[atenanike]

Si ci siamo capite!Con lo studio associato forse si ruducono anche i costi dell'intervento.Anche perchè ogni professionista si occuperebbe anche d'altro,si ridurrebbero le spese del canone di locazione e spese varie,e magari si potrebbero proporre pacchetti che prevedano anche qualche seduta da uno psicologo,visto che oramai viviamo nell'era del marketing...naturalmente essendo pazienti della mediazione il collega dovrebbe fare tariffe più basse....cosa ne pensi?E' poco professionale?O potrebbe essere un discorso da portare avanti??

[Fanny]

Discorso perfetto!!! sarebbe quello che vorrei fare io!!!
....peccato che abitiamo lontane!!!!

[atenanike]

Peccato!Un'altra cosa:se regolamentano la disciplina della mediazione e quindi come dicevi solo chi ha frequentato un master biennale(che poi per la formazione credo ci sia un numero di ore minimo,quindi dipende dalla frequenza e magari ci sono anche annuali...),può fare mediazione.Come la mettiamo con chi lo faceva,tipo avvocati,psicologi,diplomati con corsi di formazione,lo potranno continuare a fare o anche loro devono avere un minimo di formazione????Perchè altrimenti tutti gli avvocati che hanno messo d'accordo una coppia per una consensuale dicono di esserlo e lavoro per noi nn ce ne sarà mai!NN sarebbe meglio lasciare questa materia a chi si ha una formazione specifica in materia?Penso che purtroppo nn sarà così,secondo lo psicologo o l'avvocato si fanno un corso o un master per preparsi?Ma quando mai!!!Già si lamentano dei corsi di aggiornamento che ora sono obbligatori per conseguire i crediti,figurati se si rimettono in discussione!!!Cosa ne pensi?

[Fanny]

Beh penso che faranno come quando si è istituita la laurea in Psicologia...prima gli psicologi si laureavano in filosofia o magistero...
penso che si baseranno sull'esperienza accumulata...magari prevendo delle garanzia maggiori se si crea un ordine professionale che preveda un tot ore annuali di formazione e supervisione.

[quattrostracci]

Come avevo spiegato nel mio primo post (o giù di lì...) ci sono molti Tribunali in cui è possibile, per i coniugi, separarsi (e divorziarsi) consensualmente senza ricorrere all'assistenza di un legale. Dipende da ciò che consente il Tribunale di riferimento.

Per quanto riguarda la questione deontologica del mediatore... vi sono chiaramente due punti di vista: 1) la mediazione familiare che si ferma agli accordi e poi passa la palla al legale per le carte; 2) quella globale che si interessa anche di presentare la separazione per l'omologa.

Laddove è possibile ritengo sempre migliore la mediazione familiare globale in quanto c'è un bel risparmio per la coppia. Deontologicamente non vedo il problema in quanto il mediatore familiare rimane comunque un terzo neutro rispetto alla coppia stessa anche quando -materialmente- deposita le scartoffie in Tribunale.

Ove possibile spingo addirittura i due coniugi a depositarsi congiuntamente la separazione in quanto ritengo che -a suo modo- sia un passo che li aiuta a crescere nel rispetto reciproco e nell'accettazione degli accordi presi.

Cmq, ripeto, sono punti di vista. Di divieti non ve n'è alcuno (almeno al momento).

[Fanny]

Ciao Quattrostracci!
...mi sa che ci siamo ingolfati in questa questione dell'omologa...
non giudico se è giusto o sbagliato...non ho nemmeno l'esperienza per poter dire che cosa sarebbe meglio nella pratica...
mi limito a riportare cosa ci viene insegnato al master...tutti docenti incontrati fin'ora, ripeto con orientamenti diversi ed esperienze diverse, ci hanno ribadito che il mediatore non può andare in tribunale presentare l'omologa...nemmeno chi fa mediazione globale....è stato un punto su cui abbiamo molto discusso anche al corso, dato che molti colleghi sono avvocati...

[quattrostracci]

Ciao Fanny, in effetti hai ragione, non è questione di giusto o sbagliato, ma di punti di vista. Io personalmente propendo per seguire la coppia dall'inizio alla fine. Mi avvalgo dell'avvocato solo se o la coppia lo richiede per loro tranquillità o se vi è una situazione economico-patrimoniale parecchio incasinata tale per cui è opportuna la supervisione legale di un esperto.

[Fanny]

Infatti...allo stato attuale, dove non ci sono regole precise, penso che un professionista dovrebbe fare ciò che si sente di fare al meglio per tutelare la coppia che ha di fronte...il problema è che poi ci si infilano anche i professionisti senza scrupoli...

ti va di raccontarci un po' della tua esperienza?
...è tanto che fai mediazione? come hai iniziato? come ti promuovi?...
giusto per incominciare ad immaginare che cosa ci aspetta...

[atenanike]

Mi associo a Fanny....raccontaci del tuo lavoro,di come hai iniziato e come hai proseguito.
Condivido la tua concezione di mediazione,nn incide sulla neutralità del mediatore,e poi io sarei in grdo di preparare le scartoffie,studio giurisprudenza,mi sembrerebbe assurdo far fare ad un altro una cosa che so fare io.O meglio una cosa che imparerò a fare....