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Discussione: Come comincia una ctp?

  1. #16
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di GIUNONE
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    Citazione Originalmente inviato da crazy'njoy Visualizza messaggio
    domattina mi informo, telefono all'ordine. io sapevo che ciò valeva per la CTU e non CTP.
    comunque ho anche un altro problema: dove scegliere e comprare i test adatti?
    ho anche un'altra domanda: per la ctp non devo fare nessun test? mi conviene fare una relazione?
    grazie.ciao.
    Puoi stare tranquillo: è solo per la CTU che occorre essere iscritti all'albo da un tot di tempo variabile per regione. Per la CTP basta solo l'iscrizione. Per la CTP non ti chiama il TRIBUNAle MA IL PRIVATO CHE CHIEDE LA TUA CONSULENZA

  2. #17
    Partecipante Assiduo L'avatar di crazy'njoy
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    ah, che sollievo, se no erano guai!
    ciaoo.

  3. #18
    Partecipante Assiduo L'avatar di noemi2004
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    Citazione Originalmente inviato da crazy'njoy Visualizza messaggio
    domattina mi informo, telefono all'ordine. io sapevo che ciò valeva per la CTU e non CTP.
    comunque ho anche un altro problema: dove scegliere e comprare i test adatti?
    ho anche un'altra domanda: per la ctp non devo fare nessun test? mi conviene fare una relazione?
    grazie.ciao.
    Gli anni di iscrizione all'ordine (in Toscana l'ordine ha da poco stabilito che debbano essere 3 ma prima non era specificato) sono necessari se ci si vuole iscrivere nel registro dei CTU presso i tribunali e quindi fare le CTU. Per le CTP non c'è questo problema degli anni...quindi vai tranquilla!!!!!!
    Per il discorso test in linea di massima è il CTU che somministra test quindi per il CTP il problema non dovrebbe porsi o quanto meno non ne hai l'obbligo. Quindi tu stai facendo una ctp seguendo le operazioni peritali di un ctu nominato dal giudice? Il discorso dei test magari dipende anche da come il ctu sta svolgendo le operazioni peritali...forse più che fare ulteriori test ti converrebbe lavorare sui test fatti dal ctu...se li ha fatti...
    il discorso della relazione è un pò diverso e dipende molto da come è la relazione del ctu: conviene sempre scrivere una relazione ma questa cambia anche in base alle operazioni peritali e a come il ctu ha fatto la sua, se a favore o contro il tuo "cliente" (scusate il termine asettico!!!). Prova a cercare on-line...una volta trovai qualcosa...che ovviamente non ho più...ma se mi ci dai indicazioni più precise possiamo darti un'aiuto più specifico.

    ciao Ciao
    Rachele Agostini

  4. #19
    Partecipante Assiduo L'avatar di crazy'njoy
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    allora, io sono stato nominato da un avvocato come ctp in una causa di risarcimento danni per diffamazione.
    io credevo di dover valutare il danno morale e poi esistenziale derivante dalla perdita di immagine e di stima.... qualcosa del genere, ma forse dipende da cosa chiede l'avvocato che mi ha chiamato, o glielo dovrei consigliare io, e comunque lo deve valutare il ctu.
    per ora ho fatto una chiacchierata, sulla base di un questionario trovato su internet, con "il cliente" per registrare "a caldo", appena avvenuto il fatto, la sua situazione emotiva. ma già qui ho avuto il primo problema: che tipo di colloquio? strutturato? semistrutturato? applico un test di personalità?
    mi rendo conto che ho molto da imparare
    comunque, senza impanicarmi, , intendo fare esperienza in questo campo, perchè mi sembra stimolante e redditizio.
    ora non so se tornare dal "cliente" con un test standardizzato,quale, o aspettare, o rivolgermi all'avvocato o al tribunale per sapere se il ctp sta facendo qualcosa... illuminatemigrazie

  5. #20
    Partecipante Assiduo L'avatar di noemi2004
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    Io posto la mia opinione ma ovviamente i più esperti mi smentiscano o meno!!!

    In prima battuta ti conviene, se non l'hai già fatto, parlare con l'avvocato che ti ha contattato e parlare del caso con lui essendo ben chiari su quello che vuole da te. Sicuramente ha richiesto il tuo intervento non tanto per provare qualcosa ma per vigilare, per avere una conferma o una smentita delle conclusioni a cui arriverà il ctu. Se, come nel tuo caso, c'è un ctu sarà lui a dover stabilire qualcosa o meno e questo "qualcosa" sarà stabilito e richiesto a sua volta dal giudice: il giudice pone un quesito, una domanda al ctu e questo adotta tutti i mezzi necessari (colloquio, test etc...) per poter dare una risposta esauriente al giudice, sarà il ctu che deve stabilire se c'è il danno di cui parli ma sopratutto se il danno che forse c'è nel "cliente" è stato causato dalla diffamazione. Il ctp dal canto suo dovrebbe riuscire a comprendere la situazione attuale del cliente cercando anch'egli di inserirla in un certo contesto che però ovviamente non deve andare a sfavore, legalmente parlando, del cliente...per questo ti dico di fare anche una bella chiaccherata con l'avvocato: il tuo e il suo lavoro devono essere amalgamati, tu per la parte psicologica, lui per quella legale; il tutto ovviamente rispettando la deontologia della nostra professione!!!
    Per quanto riguarda l'intervista io ti consiglierei un intervista strutturata o semi strutturata perchè sono quelle che ti permettono di non perdere di vista il fatto oggetto di giudizio e come il cliente e la sua "personalità" si sono mosse in questo contesto. Credo che un intervista strutturata o semi strutturata sia più adatta a questo scopo!!!
    Per il discorso dei test magare potresti aspettare di vedere quello che fa il ctu e regolarti di conseguenza: se non li fa ne potresti fare uno per avvalorare le tue tesi (non è detto che il test dia un risultato "legalmente" utile...), se li fa il ctu puoi anche decidere di non farlo se la conclusione del test va a vantaggio del tuo cliente o comunque lo rispecchia. Tu dovresti assistere alle operazioni del ctu e comunque hai diritto di sapere quello che fa e comunque il tuo "referente" è l'avvocato del tuo cliente.
    La cosa da fare ora magari è fare qualche colloquio col cliente per capire meglio la situazione del tuo cliente.
    Spero di non averle sparate troppo grosseeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Ma sopratutto spero di essere stata chiara
    ciao ciao
    Rachele Agostini

  6. #21
    Partecipante Assiduo L'avatar di crazy'njoy
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    chiarissima, grazie.
    è un pò quello che pensavo anch'io, per ora credo che la prima cosa da fare sia chiarire con l'avvocato cosa possiamo chiedere al giudice...
    se qualcuno ha altre idee...
    comunque questo campo della psicologia sembra proprio interessante, speriamo di trarne qualcosa di positivo.

    ciao

  7. #22
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    ctp

    Buongiorno a tutti! Avrei bisogno di un'informazione urgente! La consulenza tecnica di parte è soggetta a IVA? In tal caso come compilare la fattura?
    Grazie 1000!

  8. #23
    Matricola
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    ti riferisco quello che mi ha detto il mio consulente (pechè io non capisco nulla al riguardo)
    se si tratta di prestazione d'opera occasionale(massimo € 5000,00 annui) al singolo utente no iva
    al contrario se si rivolge un ente o un istituto allora + iva.
    ho fatto delle CTP richieste da persone singole e nella dichiarazione di prestazione d'opera il c'è scritto: I compensi di cui sopra sono fuori dal campi di applicazione IVA e non sono pertanto assoggettati ad IVA ai sensi dell’art.1 del D.P.R. del 26 ottobre 1972 n° 633 e successive modifiche ed integrazioni.

    Nel caso in cui il compenso è superiore a € 77 serve la marca da bollo da €1.81.
    Spero di esserti stato/a d'aiuto. Ma per maggior sicurezza io chiederei ad un consulente by

  9. #24
    Partecipante
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    Grazie 1000 delle indicazioni! Tu cos'hai scritto sulla fattura come voce di prestazione? Consulenza tecnica di parte?

  10. #25
    Matricola
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    Non ho mai scritto CTP, ma quello che ho fatto effettivamente , es. valutazione psicodiagnostica, colloquio, relazione etc...(faccio riferimento alle voci del tariffario)
    by

  11. #26
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    Grazie. Mi chiedo se scrivere genericamente consulenza tecnica di parte.

  12. #27
    Partecipante Assiduo L'avatar di noemi2004
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    Se nel tariffario degli psicologi esiste come voce, e mi sembra di si, non ci dovrebbero essere problemi a scriverlo sulla notula/fattura...guarda li; c'è una sezione per la psicologia giuridica ma non ricordo le voci.
    Rachele Agostini

  13. #28
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    Grazie! Ho verificato, scriverò così allora.

  14. #29
    giselle.ferrett
    Ospite non registrato
    Ciao! Leggendo i vostri post ho chiarito molti dubbi, ma vi chiedo una cortesia: conoscete un libro abbastanza esauriente sull'argomento? Nello specifico, io cerco un testo con tutti i passaggi del procedimento. Grazie!

  15. #30
    Partecipante Assiduo L'avatar di joconda77
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    Riferimento: Come comincia una ctp?

    Puoi consultare i libri della collana Giuffrè sull'argomento che ti riguarda: ad es. ci sono diversi testi su separazione divorzio e affidamento.
    Ciao!

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