Art 3
Lo psicologo ha il dovere di accrescere le conoscenze sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità. Egli opera in ogni ambito professionale per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace. Lo psicologo è consapevole della responsabilità sociale derivante dal fatto che, nell’esercizio professionale, può intervenire significativamente nella vita degli altri. Pertanto deve prestare particolare attenzione ai fattori personali, sociali, organizzativi, finanziari e politici, al fine di evitare l’uso non appropriato della sua influenza, e non utilizza indebitamente la fiducia e le eventuali situazioni di dipendenza dei committenti e degli utenti destinatari della sua prestazione professionale. Lo psicologo è responsabile dei propri atti professionali e delle loro prevedibili dirette conseguenze.
Domanda:Quando dice che: “deve prestare particolare attenzione ai fattori personali, sociali, organizzativi, finanziari e politici, al fine di evitare l’uso non appropriato della sua influenza” si riferisce ai fattori della committenza/cliente/paziente? In ogni caso non riesco a comprendere il senso del suddetto precetto. Qualcuno di voi potrebbe fare un esempio relativo ad uno dei fattori succitati?
Cara Benedett (posso chiamarti Benny??),
Ritengo che questo articolo si riferisca al fatto che lo psicologo deve evitare, per es., di dichiarare il proprio voto politico al paziente/cliente influenzandolo nelle sue scelte di voto (fattori politici); non deve parlare male della committenza agli utenti di un ente presso cui sta facendo l’intervento e viceversa(fattori organizzativi) ; non deve approfittare della fiducia concessagli per manipolare i pazienti/utenti influenzando in alcun modo le loro scelte e idee magari per ottenere vantaggi, ad es. fare pubblicità al negozio di sua zia(la zia dello psicologo, intendo!), convincere il paziente a cambiare dentista perché è meglio l’amico suo (amico dello psicologo!), spingerlo a investire in borsa comprando azioni del suo amico (sempre amico dello psicologo!), indurlo a fare debiti, farsi prestare soldi da lui….(fattori finanziari e personali); magari lo psicologo sa di un punto debole del paziente e ne approfitta, ad esempio sa che il suo paziente adora i gatti e glie ne rifila dieci, di cui lui, lo psicologo, non sa come liberarsi (fattori personali). Oppure sa che il paziente conosce un politico e ne approfitta per farsi raccomandare e per es. trasferire in un’altra ASL!(fattori politici e personali).
In certe condizioni un paziente farebbe qualsiasi cosa lo psicologo gli dica, quindi ritengo che questo articolo riguardi un’amplissima gamma di possibili situazioni in cui lo psicologo ci deve andare coi piedi di piombo, semplicemente, nell’esprimere qualsiasi opinione, scelta, indicazione concreta, ecc, che vada al di là del problema enunciato dall’utente, con grande attenzione anche a non colludere (a volte è l’utente/paziente stesso che richiede opinioni, indicazioni ecc e vuole coinvolgere e manipolare lo psicologo per es. stabilendo alleanze contro colleghi, o datori di lavoro, ecc).
Non escludo che questo articolo si riferisca anche a quanto specificato da altri articolo circa la seduzione e i rapporti intimi, insomma è un articolo generale che abbraccia tutte le situazioni in cui si può influenzare il paziente e approfittare della sua debolezza e fiducia.
Attendo altre opinioni.
Leonora