Io avevo il tuo stesso dubbio, ma ho letto di gente citata a giudizio per aver copiato, a cui è stata annullata la tesi ecc e mi sono alquanto spaventata..cita sempre!!!
Io avevo il tuo stesso dubbio, ma ho letto di gente citata a giudizio per aver copiato, a cui è stata annullata la tesi ecc e mi sono alquanto spaventata..cita sempre!!!
e dai adesso non la facciamo tragica eh...
la mia prof. mi ha fatto numerare le pagine a partire dall'introduzione, a piè di pagina e centrato. l'indice non l'ho numerato e la bibliografia l'ho numerata proseguendo dall'ultima pagina della tesi, a piè di pagina e a sinistra. per quel che ne so io, comunque, la numerazione cambia a seconda dell'università... quindi, ti consiglio di chiedere al tuo relatore.
riguardo alle citazioni, ti dirò che "è un lavoro sporco, ma qualcuno deve farlo" (autore = non mi ricordo; anno = ?). cioé, capisco che è difficile rielaborare i concetti di altri autori, ma la tesi dev'essere comunque qualcosa di estremamente personale. l'unica cosa che puoi fare è:
1) cercare di spiegare a parole tue quello che vogliono dire gli autori;
2) citare solo se è strettamente necessario;
3) argomentare, argomentare e argomentare per quale motivo hai inserito quella precisa teoria e quel preciso autore.
non ti preoccupare, non è poi così difficile come pensi: sei solo in pieno attacco di panico da foglio bianco (me le ricordo bene le paranoie che mi sono fatta nel primo periodo della stesura!); vedrai che man mano che scrivi aggirerai questi ostacoli con facilità.
anche io ho lo stesso problema
“E tutto quello che devi fare e metterti le cuffie sdraiarti per terra e ascoltare il cd della tua vita … traccia dopo traccia .. nessuna è andata persa tutte sono state vissute e tutte in un modo o nell’altro servono ad andare avanti …non pentirti non giudicarti sei quello che sei e non c’è niente di meglio al mondo…"
Dipende molto dal relatore.... ad esempio a me ha detto che alcuni non mettono x niente le citazioni letterarie... non gli piacciono, ma ha fatto inserire solo parafrasi citando tra parentesi autore e anno
Kitty 82
Kitty 82
Io penso che se vuoi citare qualcosa parola per parola puoi farlo, mettendolo tra virgolette e citando la fonte, ma per il resto credo che il tuo relatore apprezzerà se ci metti del tuo esprimendo i concetti con parole tue, non devi inventare nuove teorie o fare chissa quali cambiamenti, semplicemente esprimerlo come lo hai capito tu, come se a un esame te lo chiedesse e dovessi spiegarlo..., in questo caso di rielaborazione un po più libera la fonte puoi citarla o meno a tua discrezione.
Spero di esserti stata di aiuto, questo è un po il mio parere...
Ciaooooo!!!!
Grazie!!
“E tutto quello che devi fare e metterti le cuffie sdraiarti per terra e ascoltare il cd della tua vita … traccia dopo traccia .. nessuna è andata persa tutte sono state vissute e tutte in un modo o nell’altro servono ad andare avanti …non pentirti non giudicarti sei quello che sei e non c’è niente di meglio al mondo…"
Ciao a tutti!
Ho letto la discussione e anche io mi trovo molto in crisi...
Quando bisogna parlare di fatti storici, come ci si deve comportare? E' ovvio che non posso cambiare la storia, quindi come riportare nella mia tesi le info trovate sui libri?
Grazie!
Io credo che molto dipenda dal tipo di tesi che si fa (oltre che, come avete già detto in molti, dal relatore e dalla specifica università che si frequenta). Prima di iniziare la tesi, mi sono sfrucugliato un po' di lavori di amici e di ragazzi che si sono laureati in altre materie (principalmente in Filosofia: ho visto che sono molto rigorosi sotto l'aspetto bilbiografico - formale, almeno qui a Pavia). Se uno fa una tesi strettamente compilativa/bibliografica (dove quindi non è assolutamente tenuto a "metterci del suo") deve motivare ogni affermazione che fa con almeno un riferimento bibliografico. E' noioso, immagino, ma è così. Ho visto però persone che non copiavano interamente dai libri, ma riassumevano i concetti principali in modo autonomo, senza però rielaborare effettivamente il contenuto. Comunque sia, una tesi compilativa che si rispetti deve avere almeno 10 - 15 pagine di bibliografia.
Tutto cambia se uno vuole proporre una tesi sperimentale o, in particolare, teorica.
guarda che se la tesi è bibliografica, più citazioni fai, meglio è riporti le frasi tra le virgolette e scrivi la fonte. Oppure puoi scriverlo con parole tue per fare in modo che sia più adeguato al discorso e poi scrivi "Cfr + la fonte" (Cfr vuol dire "confronto" e significa che si tratta di una citazione, ma non testuale)
Ultima modifica di Johnny : 28-08-2009 alle ore 07.38.11