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Discussione: i rifiuti a Napoli

  1. #466
    Postatore OGM L'avatar di willy61
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    Riferimento: i rifiuti a Napoli

    Chiaiano, un documentario per dire "No" alla discarica

    Qui: Chiaiano, la discarica contestata | Napoli la Repubblica.it uno stralcio


    Un filmato prende spunto dal dibattito e dalla protesta che seguirono la minacciata apertura della discarica nella cava di "Rosa dei venti", per fare un punto sull'emergenza rifiuti. Dopo aver fatto il giro d'Italia, verrà trasmesso in questi giorni anche in Campania
    di Giovanni Chianelli
    Il film è stato realizzato nell'ottobre del 2008; ripercorre il convulso semestre di presa di coscienza della gente che vive attorno alla zona definita "di interesse strategico nazionale" per decreto legge e teatro, in almeno due occasioni, di scontri tra la polizia e manifestanti. Negli ottanta minuti di filmato viene ripercorsa la storia del sito dal 1998, quando l'avvio di una politica virtuosa del ciclo della spazzatura viene impedita sul nascere. Le responsabilità delle giunte Rastrelli e Bassolino che non avviarono a tempo debito la promozione e diffusione della raccolta differenziata nell'area, "persino vietandola per legge", si afferma in uno dei tanti contributi.

    Segue la crisi "guidata" di inizio 2008 e l'intervento del governo Berlusconi con la decisione di utilizzare la cava al confine tra Marano, Mugnano e l'area collinare di Napoli. "Scelta folle", dicono gli intervistati nel film-documentario. Una zona sovraffollata, su cui insistono circa 250.000 residenti. "Nei pressi di tre ospedali, alla base della principale falda acquifera metropolitana e per di più nell'unico polmone verde rimasto in città", sostiene il regista. Di qui le ulteriori rivolte della popolazione.

    Il documentario è anche l'occasione per assistere alla creazione di un movimento d'opinione che ha coinvolto trasversalmente la cittadinanza. Centri sociali, politici, donne e giovani che prima non si erano mai interessati a ciò che veniva deciso sulla propria testa. E' così che si è costituito un presidio permanente, il sito d'opinione www. chiaianodiscarica. it che ha formulato un dettagliato dossier sul caso.

    Sessanta pagine che costituiscono una delle fonti documentarie del film, inviato a politici, intellettuali e giornalisti in Italia e in Europa. E' presente su numerosi siti e portali, tra cui Radio Radicale e sul blog dell'umorista e autore di satira Daniele Luttazzi. Scegliendo la chiarezza, il filmato "Una cosa importante da dire" fa parlare i cittadini e le autorità locali: il combattivo sindaco di Marano Salvatore Perrotta, Ivo Poggiani, Giovanni de Medici, Franco Ortolani, Emilia Santoro, portavoce del movimento "Chiaianodiscarica", che fa da voce narrante alle immagini. Alcune sono agghiaccianti.

    Il lavoro di Manco ha anche il merito di uscire dall'autoreferenzialità del singolo caso Chiaiano, chiudendo con le riprese della cosiddetta "Strada della vergogna" di Giugliano. Una striscia di vari chilometri dove è stata accumulata l'immondizia sottratta al salotto buono di Napoli, o sversata dagli uomini della camorra, come illustra il lavoro svolto dal gruppo "La terra dei fuochi". E riesce anche a offrire alternative, tra cui un piano di uscita dalla crisi basato su tre punti: prevenzione a monte, raccolta differenziata e trattamento a freddo dei rifiuti. "Costa 10 milioni di euro - sostene Manco -, a fronte dei 5 miliardi previsti dal governo. Ed è pulito".
    (05 febbraio 2009)
    Dott. Guglielmo Rottigni
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  2. #467
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    Riferimento: i rifiuti a Napoli

    Veltroni si è dimesso. Il Governo è felice per l'apertura della discarica di Chiaiano.
    Prima che il PD venga trasferito nella suddetta discarica, è meglio dare un'occhiata a quanto riportano i Comitati locali contro la discarica...

    (Lo so, io vado a ripescare dei thread vecchi. Che volete farci? Trovo insopportabile l'uso strumentale delle mobilitazioni. Non ci si occupa di un tema importante solo perché c'è una campagna elettorale in corso, né perché - in quel dato momento - tutti ne parlano. Ma questo fa parte del malcostume italico, un Paese dove si passa dai rifiuti agli stupri, ai rumeni alla crisi economica... un giro di valzer senza memoria né storia)

    Lo staff del sottosegretario all’emergenza rifiuti in Campania Bertolaso ha diramato una velina nella quale si rende noto che nella notte tra il 16 e 17 c.m. è stato effettuato il primo sversamento di rifiuti e che l’apertura della struttura è avvenuta dopo i lavori di bonifica che hanno interessato l’area dove erano stati trovati residui di lavorazioni edilizie contenenti frammenti di amianto; gli sversamenti sono continuati anche nella notte tra il 17 e 18 c.m. La velina dice la verità? Sicuramente sono stati accumulati rifiuti coperti con terreno.
    Il resto dell'articolo qui: http://www.retecivicanapoli.org/elgg...+immagini_.pdf

    Il video qui: Video esclusivo dei primi sversamenti a Chiaiano - AgoraVox Italia

    Il sito di ChiaianoNoDiscarica qui: chiaiaNOdiscarica. No alla discarica a Chiaiano - La disinformazione nuoce gravemente alla salute

    La webcam qui: La voce dell’Emergenza - il Blog La web-tv di chiaiaNOdiscarica

    Buona vita

    Guglielmo
    Dott. Guglielmo Rottigni
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  3. #468
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    Riferimento: i rifiuti a Napoli

    La spazzatura a Napoli non c'è più...il problema è stato debellato..respiriamo tutti aria pulita e sana...
    Ma, chissà perchè, di notte tanti camion scaricano spazzatura nelle campagne del nord-est campano...spazzatura a cui poi viene dato fuoco...
    "Sicuramente è una follia ma se non te lo chiedo mi perseguiterà per il resto della mia vita:scendi dal treno con me qui a Vienna.. Mettiamola così:fai un salto di 10-20 anni, tu sei sposata e il tuo matrimonio non ha più la carica di una volta,cominci a pensare agli uomini che hai conosciuto..beh io sono uno di quelli..prendila come una specie di viaggio nel tempo, da allora ad adesso, per scoprire cosa ti perdi.."

  4. #469
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    Riferimento: i rifiuti a Napoli

    Oggi viene inaugurato l'inceneritore di Acerra.


    RIFIUTI: DOPO LE PROTESTE APRE TERMOVALORIZZATORE ACERRA
    Napoli, 25 mar. - (Adnkronos) - Il termovalorizzatore di Acerra che domani verra' inaugurato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dal sottosegretario con delega all'emergenza rifiuti Guido Bertolaso e dal suo vice generale Franco Giannini sorge su un'area di circa 10 mila metri quadrati. E' dotato da tre linee di produzione, tre forni e tre camini, alti quanto dei grattacieli, oltre cento metri. I lavori di questo impianto, contestato a lungo dal ''popolo del no'' sono iniziati ad agosto del 2004. Inizialmente era previsto che l'inaugurazione avvenisse poco piu' di tre anni dopo: nell'autunno del 2007. La svolta e' arrivata a giugno dello scorso anno quando con il nuovo governo Berlusconi, l'iniziativa di portare a termine un'opera incompleta e' stata presa da Guido Bertolaso. Il sottosegretario assicuro' che entro 9 mesi Acerra avrebbe aperto. E cosi' e' stato. Domani andra' in funzione la prima linea di produzione, poi, secondo quanto previsto dalla legge, entro giugno andranno in funzione anche le altre due. Nel termovalorizzatore di Acerra finiranno ogni giorno circa 2 mila tonnellate di rifiuti, per un totale di oltre 700 mila l'anno, pari a circa un terzo di tutta la spazzatura prodotta in Campania. La spazzatura che convergera' su Acerra proviene dagli 'stir' di Caivano e Giugliano (comuni del napoletano), da Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Casalduni (Benevento), Pianodardine (Avellino) e Battipaglia (Salerno).

    RIFIUTI: BERTOLASO, STIAMO REALIZZANDO SOGNO DI CAMPANIA PULITA
    Acerra, 26 mar. - (Adnkronos) - "Avevamo il sogno di avere la Campania pulita e riportare Napoli al posto che le compete tra le citta' piu' belle del mondo e credo che questo sogno lo stiamo realizzando, ci stiamo riuscendo". Guido Bertolaso conclude cosi' il suo intervento all'inaugurazione della discarica di Acerra. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine del discorso ha alzato il braccio di Bertolaso in segno di vittoria e quindi una standing ovation dei presenti ha cosi' ringraziato l'impegno del sottosegretario per l'Emergenza rifiuti.

    Standing ovation?? Di chi? Dei politici forse..non di certo della gente che lì ci vive e che, nonostante le proteste, le manifestazioni, ecc, è stata ignorata ed ora dovrà convivere con l'inceneritore...
    "Sicuramente è una follia ma se non te lo chiedo mi perseguiterà per il resto della mia vita:scendi dal treno con me qui a Vienna.. Mettiamola così:fai un salto di 10-20 anni, tu sei sposata e il tuo matrimonio non ha più la carica di una volta,cominci a pensare agli uomini che hai conosciuto..beh io sono uno di quelli..prendila come una specie di viaggio nel tempo, da allora ad adesso, per scoprire cosa ti perdi.."

  5. #470
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    Riferimento: i rifiuti a Napoli

    QUEL CHE NON SI VEDE E NON SI SA A NAPOLI DEI RIFIUTI
    Scritto da Agostino Gramigna da il Corriere della Sera Magazine, 09-04-2009


    I rifiuti sono spariti dalle strade. L’ inceneritore di Acerra è stato inaugurato in pompa magna. La protesta sociale, tipo quella di Pianura, scomparsa. E mentre a Napoli si svolge il processo contro Bassolino egli ex manager dell'impregno, accusaci di aver inondato di ecoballe la Campania, Berlusconi ha definito eroi proprio gli ex manager.
    E Bassolino ha inviato al nemico di sempre un affettuoso: «Bravo Silvio». I napoletani e i campani possono finalmente guardare il futuro con ottimismo? Il problema dei rifiuti è risolto una volta per tutte? Non proprio. La realtà è po' diversa.
    In sintesi: non è scomparsa la protesta, funziona poco il nuovo termovalorizzatore di Acerra, l'hinterland napoletano è ancora pieno di rifiuti, la salute dei cittadini è a rischio mentre la raccolta differenziata segna il passo (19%). Ciò che di sicuro è sparito è la parola emergenza. Al suo posto una militarizzazione strisciante e i recenti spot governativi, con la bella Elena Russo, che mostrano una Napoli senza rifiuti.
    Solo una ventina di giorni fa a Chiaiano c'è stata una manifestazione. «Le proteste ci sono, dice Paolo Rabitti, ex consulente della Procura di Napoli, uno che conosce molto bene la materia (ha scritto un libro: Ecoballe, edizioni Aliberti). «Solo che non interessano più ai media». Anche il ciclo dei rifiuti (produzione e smaltimento) continua più o meno nello stesso modo. La novità è la legislazione speciale voluta da Berlusconi: tutti i siti (discariche, ex Cdr, termovalorizzatori) sono diventati zona militare. L'accesso è praticamente impossibile.
    AUTONOMIA LIMITATA
    E’ vero che Napoli è pulita, ma in altre zone la realtà è diversa. Basta andare per le strade laterali di Acerra, per l'asse Mediano (tra Nola e Villa Literno) e la zona di Marigliano per vedere con i propri occhi i cumuli di spazzatura. I Cdr (che sarebbero dovuti servire a produrre combustibile da rifiuto, oggi declassati a Stie, Stabilimenti di tritovagliatura e imballaggio rifiuti) hanno ripreso a funzionare. In pratica servono a poco. Solo a Triturare la spazzatura (6.500 tonnellate al giorno) che poi finisce in discarica. Che cosa poi va a finire dentro le discariche nessuno lo sa con precisione (il decreto 90 permette la raccolta anche dei rifiuti speciali o pericolosi).
    Tutto questo senza avere la garanzia che non si torni alle montagne di rifiuti per strada. Il motivo è semplice. Il decreto 90 stabilisce l'attivazione di 11 discariche in Campania. Al momento ne sono in funzione tre. E di queste solo una (Savignano Irpino) è sicura perché ricavata nella roccia. Le altre due, Chiaiano e Sant'Arcangelo Trimonte, sono a rischio frane e smottamento (Sant'Arcangelo è stata chiusa temporaneamente ad agosto).
    Morale: «Se non si aprono nuove discariche, l'autonomia potrebbe essere di un anno, se non di meno, sentenzia Franco Ortolani, geologo all'Università Federico Il di Napoli.
    Con la militarizzazione dei siti, la legislazione speciale, in molti casi, ha esautorato le leggi. Un esempio. Considerata l'esigenza di discariche, la prossima a entrare in funzione dovrebbe essere quella di Terzigno, che si trova in un'area soggetta a vincoli ambientali in quanto parco (del Vesuvio), zona Sic (Sito di importanza comunitaria) e Zps (Zona protezione speciale). Insomma, le norme italiane e comunitarie «vieterebbero» di fare proprio lì la discarica. Invece si farà.
    CHE FINE HA FATTO LA PROTESTA
    I cittadini non sanno, o sanno poco, di quello che sta accadendo nei siti. In passato Ortolani ha fatto parte di numerosi commissioni tecniche per sopralluoghi e valutazioni di impatto ambientale. Con la militarizzazione, i suoi interventi si sono ridotti di molto. Il sindaco di Marano, un paese che confina con Chiaiano, ha dovuto nominarlo assessore per permettergli un sopralluogo. È riuscito però a fotografare e a documentare quello che sta succedendo a Chiaiano. Per la messa in sicurezza della discarica, la legge prevede nell'ordine: uno strato di argilla di due metri compattato da rulli; uno strato di bentonite; un telone (che le aziende assicurano solo 15 anni) e ghiaia rotondata (non a spigoli). Questo per evitare che il percolato (i rifiuti tossici prodotti naturalmente dalla pioggia nelle discariche) possa infiltrarsi nel sottosuolo. Il professore ha registrato una situazione poco conforme alle regole: ghiaia a spigoli, un telone già squarciano in più punti e l'argilla molle, non compattata dai rulli.
    Le cronache non parlano più della protesta sociale. «In parte perché è diminuita, e vero», riconosce Elena Vellusi, che fa parte dei comitari regionali anti-rifiuti.
    «Un po' perché abbiamo cambiato strategia, visto che con le leggi speciali si rischia la galera. Per questo stiamo producendo nuove forme di resistenza. Come l'autotassazione». Per esempio, fare analisi indipendenti. I comitati non si fidano delle agenzie regionali, proprio mentre alcuni veterinari lanciano l'allarme. Spiega Ortolani: «I cani mangiano nella discarica di Chiaiano. Cosa? Non si sa. Potrebbero infettarsi. O esserlo già. Nessuno finora s'è preso la briga di Fare analisi».
    Il problema, spiega Ortolani, è che a 1.400 metri dalia discarica c'è l'area ospedaliera Dei Camaldoli e a 300 alcune abitazioni. In mezzo una boscaglia. I cani potrebbero trasmettere infezioni alla fauna selvatica e arrivare all'area ospedaliera. Una rete per evirare il banchetto dei cani in discarica? Nessuno ci ha pensato. Poco o niente è cambiato pure alla voce "sprechi". Senza "differenziata" e con lo smaltimento dei rifiuti direttamente in discarica, gli ex Cdr si limitano a triturare la spazzatura. «Solo il volontariato dei dipendenti ha permesso il funzionamento», dice Vincenzo Argentano, sindacalista Fiom. Pagare i 570 dipendenti e tenere in piedi queste strutture (ora) inutili costa circa 4 milioni di euro al mese. Dopo anni di scandali, è entrato in funzione Acerra tra le telecamere e i proclami roboanti. «Per bruciare 9 milioni di eco-balle». dice Guido Viale, ex consulente dell'assessore regionale all'Ambiente, «servirebbero 15 anni con un termovalorizzatore che operasse a pieno regime». Per ora Acerra dispone di impianti tecnologicamente già arretrati e funziona solo una linea su tre. Ogni linea ha una capacità di smaltimento di 600 tonnellate. Si chiede Ortolani: «Quello che si brucia oggi è in sicurezza?». Che la legge sia disapplicata e pure il ritornello di Rabirri: «I rifiuti dovrebbero entrare nelle discariche a piccoli lotti. Ci dovrebbero essere impianti per smaltire i biogas». Invece A Montesarchio ha fotografato gli spruzzini. Cosa sono? «Tubi da cui esce una sorta di profumo». Per nascondere l'odore (tossico) del biogas.»
    "Sicuramente è una follia ma se non te lo chiedo mi perseguiterà per il resto della mia vita:scendi dal treno con me qui a Vienna.. Mettiamola così:fai un salto di 10-20 anni, tu sei sposata e il tuo matrimonio non ha più la carica di una volta,cominci a pensare agli uomini che hai conosciuto..beh io sono uno di quelli..prendila come una specie di viaggio nel tempo, da allora ad adesso, per scoprire cosa ti perdi.."

  6. #471
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  7. #472
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    Riferimento: i rifiuti a Napoli

    ma infatti non capisco come la gente si sia bevuta la storia del "Miracolo di S. Berlusconi".
    considerando che le cose non scompaiono nel nulla, questa spazzatura sarà pur finita da qualche parte...."spostarla in zone meno visibili" non vuol dire "farla sparire".
    gli italiani stanno diventando mentalmente pigri e disposti a credere a qualunque balla...anche a quelle che vanno palesemente contro le leggi della logica.
    dove c'è gusto non c'è perdenza

    ho sempre amato il mio prossimo...finchè era poco....



    Questo è il mio pesciolino numero 641 in una vita costellata di pesciolini rossi. I miei genitori mi comprarono il primo per insegnarmi cosa significasse amare e prendersi cura di una creatura vivente del Signore. 640 pesci dopo, l'unica cosa che ho imparato è che tutto quello che ami morirà
    C.P.



    E' cosi' difficile divertirsi di questi tempi, anche sorridere fa male alla faccia

  8. #473
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    Riferimento: i rifiuti a Napoli

    Volevo postare lo stesso articolo.
    Perchè i media non ne parlano?La stessa homepage nazionale di La Repubblica ha tenuto in prima pagina solo per un giorno la notizia.

  9. #474
    Partecipante Affezionato L'avatar di LaLaiza73
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    Riferimento: i rifiuti a Napoli

    Citazione Originalmente inviato da JustBreathe Visualizza messaggio
    Volevo postare lo stesso articolo.
    Perchè i media non ne parlano?La stessa homepage nazionale di La Repubblica ha tenuto in prima pagina solo per un giorno la notizia.
    perché forse ha avuto pochi click.
    intendo... che anche i media di comunicazione più 2seri" sono ormai inaffidabili in quanto sostanza della notizia.
    Mi pare di capire che ciò che fa sensazionismo a loro vada bene, il resto no. In fondo hanno buttato tutto in una discarica bloccando lo sviluppo di una fattoria.
    Meglio una fattoria in meno che avere i rifiuti sotto casa per i napoletani no?

    Pensate che avevano mandato giù anche gli psicologi per l'organizzazione della "mentalità da raccolta differenziata".
    E poi, olè! Tutto insieme sul campo coltivato!!!
    Ultima modifica di LaLaiza73 : 16-05-2009 alle ore 21.23.54

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  10. #475
    Partecipante Esperto L'avatar di JustBreathe
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    Riferimento: i rifiuti a Napoli

    Citazione Originalmente inviato da LaLaiza73 Visualizza messaggio
    perché forse ha avuto pochi click.
    intendo... che anche i media di comunicazione più 2seri" sono ormai inaffidabili in quanto sostanza della notizia.
    Mi pare di capire che ciò che fa sensazionismo a loro vada bene, il resto no. In fondo hanno buttato tutto in una discarica bloccando lo sviluppo di una fattoria.
    Meglio una fattoria in meno che avere i rifiuti sotto casa per i napoletani no?

    Pensate che avevano mandato giù anche gli psicologi per l'organizzazione della "mentalità da raccolta differenziata".
    E poi, olè! Tutto insieme sul campo coltivato!!!
    Non me ne frega della fattoria, me ne frega del fatto che ci avevano fatto credere (o voluto far credere) tramite media e company che la spazzatura fosse miracolosamente scomparsa, che il problema rifiuti fosse stato risolto per opera e virtù dello spirito santo (visti gli inceneritori non ancora funzionanti, tra cui quello di Acerra inaugurato ma ancora in fase di collaudo)...E invece ovviamente l'immondizia è stata semplicemente presa e spostata. Cosa che si sapeva fin da subito ma che questa notizia ha confermato e provato. E non mi sembra di poco conto. Poi vabbè, questione di priorità per i giornali e non solo.
    E intanto si continuano a bruciare rifiuti speciali, tossici e nocivi nella campagne qui intorno, nella cosiddetta Terra dei fuochi, un vero e proprio disastro ambientale.
    Non è che se un problema lo nascondi sparisce ed è risolto.

  11. #476
    Super Postatore Spaziale L'avatar di Lepre*marzolina
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    Riferimento: i rifiuti a Napoli

    Citazione Originalmente inviato da LaLaiza73 Visualizza messaggio
    In fondo hanno buttato tutto in una discarica bloccando lo sviluppo di una fattoria.
    Meglio una fattoria in meno che avere i rifiuti sotto casa per i napoletani no?
    beh la questione è opinabile per tutta una serie di motivi:

    1) le "discariche improvvisate" inquinano non solo il terreno occupato ma anche le falde acquifere e quindi la questione diventa più ampia rispetto al problema della singola fattoria...anche perchè tutta italia mangia i prodotti provenienti da quelle zone

    2) c'è chi ha vinto le elezioni portando avanti il tema del "miracolo della spazzatura"....ed ancora insiste nel considerare questa una grande vittoria del governo...basta vedere l'ultima pubblicità "progresso" in cui si dice (cito a memoria):
    "NAPOLI aveva un problema...il governo l'ha risolto...è inutile stare ancora a parlarne" e blablablabla
    a parte il fatto che non è che fosse un problema esclusivamente campano...ma trovo buffo soprattutto l'utilizzo dell' "aveva".
    forse è sottointeso "napoli (centro) aveva un problema (adesso il problema è in provincia)".
    a questo punto io domanderei al governo cosa ha fatto realmente per la questione "raccolta differenziata"...
    il grande miracolo consiste esclusivamente nello spostamento della spazzatura?
    dove c'è gusto non c'è perdenza

    ho sempre amato il mio prossimo...finchè era poco....



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  12. #477
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    Riferimento: i rifiuti a Napoli

    Infatti il mio parlare era ironico.
    Il problema è stato meramente spostato.

    La cosa che mi agghiaccia è che i media non ne parlano in modo approfodito e senza neanche l'aria di scandalo che dovrebbero avere, neanche quelli "di sinistra".

    Repubblica.it (che leggo ho ogni giorno) ha tenuto la notizia in hp quanto il diavolo è stato in paradiso.

    Ciao

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