• Opsonline.it
  • Facebook
  • twitter
  • youtube
  • linkedin
Pagina 1 di 6 123 ... UltimoUltimo
Visualizzazione risultati 1 fino 15 di 79

Discussione: emozioni

  1. #1
    Ospite non registrato

    emozioni

    Emozioni

    Le emozioni possono essere considerate come il prodotto dell'interazione tra modificazioni fisiologiche e processi di psicologici, esse sono generalmente considerate il risultato di tre componenti, una neuro-fisiologica biochimica, una comportamentale ed una terza legata all'esperienza soggettiva.
    Nel complesso, l’emozione può essere definita come una reazione di valore adattivo, determinata da esperienze piacevoli o spiacevoli, esterne quanto interne, caratterizzata da alcune reazioni somatiche peculiari e da determinate qualità affettive.
    L'emozione è stata considerata per lungo tempo, dal pensiero razionalista, un elemento di disturbo del pensiero razionale. Solo in seguito agli studi di Darwin è stata riconosciuta come fattore di adattamento fondamentale per la sopravvivenza della specie. Essa infatti, non solo predispone l'organismo a reagire in modo efficace alla situazione e all'ambiente che ha suscitato l'emozione stessa, ma costituisce anche un importante strumento di comunicazione.
    Le emozioni sono caratterizzate sia da indicatori verbali che non -verb; sono espresse da componenti espressivo-motorie, da componenti motivazionzionali (spinta all'azione)
    La descrizione e la spiegazione del fenomeno emotivo nella sua complessità ha dovuto tener conto della compresenza e delle interazioni tra un particolare stato mentale e le modificazioni fisiologiche ad esso connesse.
    Le prime interpretazioni di questo complesso di eventi psicofisologici fanno riferimento agli studi di James e Lange, la prima, e di Cannon e Bard, la seconda.

    Le emozioni sono: la gioia e il dolore, l’orgoglio e la vergogna, l’entusiasmo e la disperazione, tutte questi fenomeni si articolano secondo tonalità contrapponibili, ai due estremi rispetto ad una zona di neutralità emotiva dove vanno ad inserirsi stati misti o neutri quali per es. stati di impassibilità, indifferenza, disimpegno.
    Il linguaggio verbale mette a disposizione moltissime informazioni per ciò che riguarda vissuti e comportamenti, anche attraverso l’uso di frasi idiomatiche, com’è per esempio dire “sono in preda ad una forte emozione”.
    I fenomeni della vita emotiva possono essere classificati in:
    a) Una tonalità emotiva di base, definita umore che è comunque soggetta a mutamenti. Essa corrisponde alla disposizione emotiva relativamente costante e riconoscibile dell’individuo. (es. umore allegro, triste ect.)
    b) Una disposizione emotiva caratteristica che si presenta come come un assetto di fondo della personalità ed è il temperamento.
    c) Modificazioni della tonalità emotiva abbastanza stabili ma di intensità moderata che corrispondono ai sentimenti (sentimenti di amore, odio ect.)
    d) Modificazioni transitorie e a volte fugaci ma di intensità rilevante che corrispondono alle emozioni.
    e) Modificazioni durevoli ed a carattere costante di forte intensità che corrispondono alle passioni.
    f) Veri e propri tratti della personalità di alcune disposizioni emotive, com’è per es. nel caso dell’ansia e della rabbia questi si distinguono in stato, corrispondente a configurazioni transitorie (emozioni e sentimenti) e tratto corrispondenti a caratteristiche stabili tali da consentire previsioni sul comportamento di un soggetto.

    Concretamente ogni categoria si presenta nelle varie persone secondo modi differenti; come caratterizzazioni dello stato di se, avvertite dal soggetto mentre si verificano, come eventi ricordati dopo l’accaduto.
    Vi sono inoltre elementi che vengono percepiti anche da osservatori esterni, in quanto implicano modificazioni dell’aspetto esteriore, es. il rossore, il cambiamento di tono della voce, la mimica nell’espressione della rabbia.
    Le emozioni vengono espresse anche da aspetti di tipo non verbale, per es. una persona ben curata attiva in genere emozioni positive, per contro una trascurata attiva emozioni di tristezza e dispiacere.
    Anche gli abiti in genere sono scelti in base allo stato emotivo, se ci si sente tristi si sceglieranno colori più cupi rispetto ai colori allegri di quando si è felici. (anche culturalmente i colori vengono associati alle emozioni, ad un funerale sarà estremamente difficile trovare una persona vestita di rosso o di arancione, mentre a carnevale, l’apoteosi dell’allegria i colori sono estremamente sgargianti).
    In alcuni casi non è possibile l’espressione di un’emotività libera, questa viene mimetizzata, com’è nel caso di personale militare, medico o anche per chi lavora su treni ed aerei, si utilizzano così delle divise dalle qualità espressive poco definite, che trasmettono efficienza.
    Anche caratteriste esteriori quali la razza, la classe sociale, lo stato di salute trasmettono dei segnali molto importanti legati agli schemi mentali nel giudicare positivamente o sfavorevolmente un’altra persona.
    Alcune componenti dell’aspetto esteriore delle persone che ci colpiscono possono essere:
    La costituzione corporea/ La grandezza e la forma di alcune caratteristiche del volto (come per es. le caratteristiche della dentatura) /Le colorazioni della pelle
    I tatuaggi/ Le caratteristiche dei capelli o delle unghie/ L’integrità della superficie corporea/ La posizione del soggetto nel contesto ambientale e la postura del corpo / La pantomimica, i gesti che impegnano il corpo / I micromovimenti involontari, come i tic / L’andatura nella locomozione / La mimica del volto / Gli interventi cosmetici sul volto (trucco) / L’abito e il soprabito indossato / Gli accessori dell’abbigliamento (cappelli, fermagli, distintivi, fiocchi, gioielli) /In caso di contatto ravvicinato gli odori (a livello corporeo, orale)


     Teoria di James-Lange (spesso definita anche «teoria periferica delle emozioni») - l'E. coincide con l'esperienza della modificazione somatica, un riflesso soggettivo degli stati corporei. (l'insensibilità corporea è correlata ad una minor capacità di provare emozioni.
    Il processo emotivo ha inizio con la percezioni degli stimoli appartenenti al mondo esterno. A tale percezione seguirebbero alcune modificazioni del sistema nervoso autonomo di tipo fondamentalmente adattivo, funzionali a fronteggiare lo stimolo emotigeno (p.e., di fronte ad uno stimolo percepito come erotico, si reagisce con un’attivazione generale e con modificazioni negli organi genitali che rendono la persona fisicamente disponibile ad un rapporto sessuale). La percezione in se stessa delle modificazioni fisiologiche sarebbe il segnale che induce nel soggetto un vissuto individuabile e completo (insomma, si ha paura perché di fronte all’orso le gambe cominciano a correre).

    Questa teoria è stata messa in crisi da numerose osservazioni sperimentali. In particolare, già negli anni ‘20 W.B. Cannon poté dimostrare che:
    a) medesime modificazioni viscerali si presentano sia durante stati emotivi diversi, sia durante stati non emotivi;
    b) le alterazioni viscerali sono troppo lente per costituire di fatto gli stimoli inducenti uno stato emotivo (che generalmente insorge più rapidamente);
    c) se le modificazioni viscerali che si accompagnano sistematicamente a forti emozioni vengono prodotte artificialmente, le persone non provano alcuno stato emotivo.

     Teoria di Cannon-Bard ( o «teoria centrale delle emozioni») Teoria Ipotalamica
    L'emozione è indipendente dalla modificazione somatica: la percezione di uno stimolo attiva l'ipotalamo suscitando l'emozione che, a sua volta, provoca cambiamenti, sia somatici che comportamentali.
     Watson teoria comportamentista dell'emozione: il comportamento emotivo è determinato dall'azione degli stimoli sensoriali sul SN attraverso gli organi di senso, il comportamento emotivo è considerato ereditario. La coscienza è esclusa come determinante causale del comportamento emotivo ma è frutto degli stimoli. (la paura può presentarsi anche davanti a stimoli neutri)
     Lazarus le emozioni sono degli stati organizzati e complessi che consistono in valutazioni cognitive, impulsi di azione e reazioni somatiche precise; ogni emozione si si distingue per una configurazione di queste tre componenti come fenomeno unitario. L'E sorge dal modo in cui l'individuo costruisce il rapporto con l'ambiente.
     Comportamentisti le E si generano per associazione condizionata, è quindi di fondamentale importanza l'apprendimento e la generalizzazione.
    I bambini le emozioni presenti già nel neonato sono paura, ira ed amore. Le emozioni consentono al bambino di comunicare i suoi bisogni. Spiz- a tre mesi hanno una gestalt privilegiata, figura in posizione frontale, 6/7 sorriso alla faccia, 8 paura per le figure estranee, a due anni possiede tutta la gamma delle emozioni dell'adulto.
    Gli aspetti cognitivi di un'emozione variano con l'età, l'esperienza ed il contesto, l'esperienza si sposta da un livello affettivo-percettivo ad uno affettivo cognitivo.
    PSICOSOMATICA stati emotivi non elaborati a livello psicologico in modo adeguato possono alterare fino alla lesione le funzioni. Es. asma, in genere sintomo del conflitto tra amore-ostilità verso al madre; emicrania, tendenze erotiche ed aggressive.

    Attualmente, è possibile raggruppare le TEORIE CONTEMPORANEE SULLE EMOZIONI in base al maggior o minor peso attribuito agli aspetti cognitivi nel processo o negli stati emotivi.

    A) Un primo gruppo di teorie di tipo cognitivo è basato sull’interpretazione che l’individuo stesso dà del proprio stato di arousal (o attivazione) psicofisiologico. Secondo questa impostazione, l’emozione viene riconosciuta ed “etichettata” (labelling theory) grazie alle informazioni possedute dal soggetto sulla base di circostanze ambientali e di altri processi di attribuzione causale (p.e. l’aumento del battito cardiaco viene interpretato come segnale di rabbia o di euforia a seconda di altri eventi concomitanti e delle informazioni possedute dal soggetto sulla situazione).

    B) Un altro gruppo di teorie considera fondamentali nel riconoscimento di uno stato emotivo le valutazioni cognitive (appraisal) dell’evento, valutazioni date in relazione al proprio benessere, e le tendenze all’azione. Infatti, secondo tali teorie, un’importante proprietà delle esperienze emotive è che esse costituiscono delle motivazioni per il comportamento.

    Un altro dei problemi teorici centrali sul quale vi sono tuttora forti contrapposizioni, e che ha prodotto molti dati empirici, riguarda l’esistenza o meno di emozioni fondamentali.
    Un primo modo di classificare le emozioni è quello di dividerle in primarie e secondarie. Questo tipo di classificazione non stabilisce criteri di importanza, ma identifica alcune emozioni come "di base", mentre altre come secondarie, più complesse esovradeterminate.
    Le emozioni primarie e di base sono la sorpresa, la rabbia, la gioia, il dolore, la paura, la tristezza. Queste, a differenza di quelle secondarie, sono abbastanza interculturali, riscontrabili anche in culture diverse.
    Un altro tipo di classificazione che viene fatta è tra emozioni positive e negative, laddove si intende per emozioni positive tutte quelle emozioni che determinano nell’individuo uno stato di benessere (gioia, felicità), mentre sono negative la rabbia, il dolore, la tristezza. La sorpresa, in questo contesto, è considerata un’emozione ambigua, in quanto può avere connotazione sia positiva che negativa, dipende dalla circostanza.

    Darwin per primo postulò l’esistenza di un numero finito di emozioni fondamentali discrete, regolate da meccanismi innati per ciascuna specie, largamente indipendenti da processi cognitivi e da influenze culturali, a cui corrispondono vissuti e tendenze motivazionali distinte. Per P. Ekman, il più autorevole rappresentante di questa impostazione “darwiniana”, le emozioni fondamentali, aventi una base innata (di carattere quindi universale) sarebbero sei: gioia, tristezza, rabbia, paura, sorpresa, disgusto. Tenendo conto delle influenze culturali, Ekman propose poi l’esistenza di “regole di esibizione” (display rules) delle emozioni, regole apprese durante il processo di socializzazione individuale.
    Nel corso dei suoi studi, Ekman ha studiato la funzione e l’azione di determinati muscoli facciali nell’esprimere le emozioni. In un secondo momento, mostrando delle fotografia raffiguranti delle persone che esprimevano mimicamente diversi vissuti emozionali a persone appartenenti a culture molto diverse tra di loro, per es. a occidentali, ad asiatici, e a culture primitive, come gli abitanti della Papuasia, ha potuto rilevare che le emozioni principali, quelle primarie, vengono pressoché universalmente espresse e codificate nello stesso modo.

    METODOLOGIA DI STUDIO DELLE EMOZIONI
    Schematicamente, si possono tracciare quattro grandi aree di studio, menzionando per ciascuna i metodi più usati.

    1) Il vissuto emotivo.
    Il modo più diffuso e diretto per valutare l’aspetto soggettivo degli stati emotivi fa ricorso a indagini tramite questionari che si basano sull’introspezione e usano il linguaggio. I limiti metodologici di tali procedure sono intuibili: l’autovalutazione degli stati emotivi può essere richiesta solo a soggetti adulti in condizione di piena ed effettiva collaborazione; la capacità di introspezione varia da persona a persona e da momento a momento; l’attività di introspezione modifica in modo sostanziale il vissuto che si vuole osservare; il linguaggio con cui si richiede di esprimere gli stati emotivi è un elemento che influenza l’oggetto di indagine; non vi è alcuna possibilità di controllo intersoggettivo dei dati ricavati dall’autovalutazione. Malgrado queste fonti di errore, i metodi su indicati rimangono i più usati, dal momento che non vi è un metodo che possa sostituire l’autovalutazione di uno stato emotivo interno. Per limitare gli effetti di alcuni degli inconvenienti di cui si è detto, le procedure di autovalutazione sono state controllare e standardizzare, cercando di ridurre il peso della diversa competenza linguistica dei soggetti. Una delle più diffuse scale di autovalutazione del vissuto emotivo è l’Adjective Check List, in cui i soggetti devono segnare i termini che descrivono meglio il proprio stato, definendo inoltre l’intensità e la frequenza di quel vissuto, nonché il grado di certezza della propria “diagnosi”. In altri questionari, per quantificare meglio l’intensità di un certo stato emotivo si presentano, invece che singoli termini, delle scale bipolari composte da coppie di aggettivi di significato opposto. Un questionario di questo tipo, usato anche in psicopatologia, è lo State-Trait Anxiety Inventory (come si può intuire, i dati ricavati con queste procedure sono spesso inquinati dalla confusione tra “stato emotivo” e “tratto di carattere”).
    2) Le modificazioni fisiologiche
    Per quanto riguarda il SNC, le misure considerate più comunemente sono l’EEG e i potenziali correlati ad eventi; per il SNV gli indici più spesso presi in esame riguardano l’apparato cardiovascolare, quello gastroenterico, la temperatura della pelle, la conduttanza cutanea, la dilatazione pupillare. Riguardo al sistema endocrino, le ricerche più interessanti in questo campo studiano le variazioni delle catecolammine (adrenalina, noradrenalina e dopamina) in concomitanza con i vari stati emotivi.
    3) Le manifestazioni comportamentali
    (Assunto: vi sono manifestazioni e comportamenti osservabili che si accompagnano agli stati emotivi). Le misure comportamentali più studiate sono: i movimenti oculari e l’espressione del viso; la voce (toni e frequenze come comunicazione non verbale); lo stile ed il contenuto del linguaggio verbale; i movimenti volontari ed involontari del corpo. Va ricordato che anche se molte emozioni si accompagnano a delle tipiche tendenze all’azione, non è però assodato quali macrocomportamenti siano associati a ciascuna emozione, perché il contesto e la sequenza in cui si attuano sono di cruciale importanza per determinare il significato.
    4) I fondamenti neurologici.
    Uno dei problemi centrali in questo campo di studi è il determinare se una parte o una metà del cervello sia più abile e più rapida nel percepire e nell’esprimere espressioni emotive. Il lavoro viene generalmente svolto con pazienti neurologici, che hanno avuto delle lesioni in uno solo degli emisferi, o anche con soggetti normali a cui il materiale sperimentale viene presentato ad un solo emisfero, o a cui viene temporaneamente inibito l’uso di uno degli emisferi.

    INTELLIGENZA EMOTIVA - goleman- (SALOVEY e MAYER)
    Abilità emotiva che permette a molti individui di sapersi muovere con successo e di vivere meglio. Gli ambiti in cui si esplica sono in genere:
     Conoscenza delle proprie emozioni (autoconsapevolezza)
     Controllo emotivo (non farsi dominare)
     Capacità di motivazione ( tolleranza alle frustrazione e di posporre le gratificazioni)
     Empatia, (riconoscimento delle emozioni altrui)
     Capacità di leadership (relazioni sociali e nel gruppo)
    L'IE è un tipo d'intelligenza che evidenzia le abilità dell'individuo. (area emotiva, cognitiva e comportamentale)
    Lo sviluppo delle abilità emozionali si attua attraverso l'identificazione e la denominazione dei sentimenti, la capacità di esprimerli, di valutarne l'intensità, di ridurre lo stress, controllare gli impulsi, conoscere la differenza tra sentimenti ed azioni.
    Queste abilità si sviluppano attraverso un colloquio con se stessi, attraverso la capacità di leggere i segnali sociali e comprendere il punto di vista altrui. Lo sviluppo delle abilità comportamentali s'indirizza verso attività non-verbali, come comunicare con gli occhi, i gesti; e con attività verbali come porre richieste chiare , reagire alle critiche con efficacia, saper ascoltare e partecipare.

    CONTROLLO COGNITIVO:
    l'informazione prima di essere accolta dall'organismo passa attraverso una serie di controlli organizzati gerarchicamente
    il primo è sul grado di "novità" dello stimolo (è atteso o inatteso), il secondo sulla valutazione piacevolezza-spiacevolezza, il terzo sulla conduttività di fini e scopi, il quarto sulle conseguenze ed il quinto la compatibilità con le norme sociali.
    CONTR. RISPOSTE FISIOLOGICHE:
    le risposte emotive implicano un'attivazione cerebrale, al SNC è attribuita l'elaborazione cognitiva, all'autonomo cambiamenti nelle funzioni del corpo anche osservabili quali l'arrossamento, la sudorazione ecc., all'endocrino adrenalina.
    REGOLAZIONE. RISPOSTE EMOZIONALI
    Le emozioni rappresentano una risposta orientata all'azione volta a modificare il rapporto con l'ambiente.
    Emozioni e sentintimenti seppur simili rappresentano gradi diversi d'intensità d'intenzionalità del vissuto emotivo, le emozioni sono risposte che si esauriscono, i sentimenti sono degli affetti (emozioni trasformate in interessi)
    REGOLAZIONE COMPONENTI ESPRESSIVO-MOTORIE
    Espressioni facciali, (differenze culturali). Gesti e movimenti del corpo.
    Alessitimia, incapacità a mostrare a verbalizzare le emozioni.

    Sviluppi applicativo-professionali
     Nell’ambito di un colloquio (quale che sia l’impostazione e la finalità di esso) è di estrema importanza il poter riconoscere la presenza di un vissuto emotivo non esplicitato, ricorrendo agli indici comportamentali. Per esplorare il livello emozionale è fondamentale l'empatia, utile anche per far emergere emozioni negate e fargli riacquistare una funzione adattiva. Meccanismi di difesa di fronte ad emozioni incompatibili, come proiezione, rimozione, negazione, scissione, formazione reattiva ecc. spesso se eccessivamente rigide assumono carattere disadattivo
     Nell’area della conoscenza delle emozioni, pur se si tratta di una conoscenza di differente grado, rientrano poi atteggiamenti e/o assetti mentali dell’operatore. Parlando di atteggiamenti ci si riferisce, primariamente, a quello che, con connotazioni diverse a seconda degli orientamenti teorici, viene espresso dal termine empatia. Un assetto mentale che prevede l’attenzione ai propri vissuti come strumento di decifrazione del vissuto dell’utente (paziente) è quello che la scuola psicoanalitica kleiniana ascrive al fenomeno del controtransfert.

  2. #2
    Partecipante
    Data registrazione
    06-06-2003
    Messaggi
    42
    questo tema è fatto benissimo...sei un mito!!!grazie grazie grazie...ora mi leggo anche gli altri!

  3. #3
    Partecipante
    Data registrazione
    06-06-2003
    Messaggi
    42
    questo tema è fatto benissimo...sei un mito!!!grazie grazie grazie...ora mi leggo anche gli altri!

  4. #4
    Partecipante Assiduo L'avatar di clietta
    Data registrazione
    20-08-2002
    Messaggi
    182
    che mito sciba!! vuoi venire al nostro ripasso serale?
    bye bye
    Ilaria

  5. #5
    Ospite non registrato
    che cos'è questo ripasso serale???
    io sinceramente la sera non studio, mi godo un pò la mia marmocchia visto che tutto il giorno la scarico a mia madre ed alle 21,30 crolliamo tutte e due.
    voi invece che fate vi vedete abitate vicini? io ho chiesto se c'era qualcuno delle mie parti ma nessuno risponde.
    tu in che fascia sarai? sarebbe carino trovarci quella mattina...

  6. #6
    Ospite non registrato
    Il ripasso serale avviene on line..... qui nel forum.... abbiamo iniziato ieri sera ed è stato molto utile per chiarirci molti dubbi e per fare uno schema insieme di come impostare i vari temi.....
    C''è un programma per tutta la settimana..... se vuoi unirti a noi entra nel forum questa sera verso le 9.... ti aspettiamo!!!!!!!

  7. #7
    Partecipante Assiduo L'avatar di clietta
    Data registrazione
    20-08-2002
    Messaggi
    182
    x Sciba e Soniaaa: Che belli, che siete, quando parlate dei vostri rispettivi "marmocchi" mooolto più importanti di questa cavolata d'esame decisamente!!!
    Io sono BA nella prima commissione e tu Sciba?

  8. #8
    Ospite non registrato
    anch'io sono nella prima, a roma.
    chi è sonia? anche lei ha un bimbo/a? la mia ha 21 mesi ed è veramente molto più importante stare con lei che abrutirmi su questi cazzo di libri, però non posso neanche buttare all'aria tutto lo studio però che faticaccia, salutami sonia e spiegami chgi è così chiacchieriamo dei piccoli invece che del pensiero!
    un bacio mi

  9. #9
    Ospite non registrato
    Originariamente postato da sciba
    anch'io sono nella prima, a roma.
    chi è sonia? anche lei ha un bimbo/a? la mia ha 21 mesi ed è veramente molto più importante stare con lei che abrutirmi su questi cazzo di libri, però non posso neanche buttare all'aria tutto lo studio però che faticaccia, salutami sonia e spiegami chgi è così chiacchieriamo dei piccoli invece che del pensiero!
    un bacio mi
    ciao sciba,
    sonia sono io!
    ho un bimbo meraviglioso di 4 anni...che negli ultimi giorni gioca tutto solo perchè quell'arcigna della sua mamma deve fare l'esame di stato...non vedo l'ora che arrivi il 26 così potrò dedicarmi come si deve a lui...
    quando gli spiego che probabilmente mi bocceranno perchè non so nulla, lui si preoccupa che quelli della commissione inizino a lapidarmi con le bocce...e non c'è verso di spiegargli che le bocce non c'entrano!!! d
    da quanto ho letto, però sei fortunata con tua mamma che ti aiuta, io posso contare solo sull'asilo...(non ho nè mamma nè papà...e la suocera parte per il mare a maggio e torna a ottobre...)
    ho anche dovuto lasciare il lavoro per poter conciliare bimbo e esame di stato...speriamo che questi sacrifici vengano premiati!!!
    w w w w le mamme psicologhe!!!!

  10. #10
    Ospite non registrato
    Sonia vedrai che i tuoi sforzi saranno premiati..... e poi potrai goderti in santa pace il tuo bambino!!!!!!!!!!!
    Un bacio e un abbraccio...... tieni duro!!!!!!!!!!

  11. #11
    Ospite non registrato
    io penso che il Padre Eterno si metterà una mano sulla coscienza e ci farà superare questo esame perchè se devo confidare solo su di me.... bho!
    un bacio al piccolo, ma ti è arrivato il mio mess?
    io non sono abituata ad usare queste cose, però vedo che è proprio bello farsi altri amici così, finito l'esame v'invito tutti a prendere un pò di fresco in giardino, sempre che il marituccio si decida a montare la piscinozza

  12. #12
    Ospite non registrato
    Originariamente postato da sciba
    io penso che il Padre Eterno si metterà una mano sulla coscienza e ci farà superare questo esame perchè se devo confidare solo su di me.... bho!
    un bacio al piccolo, ma ti è arrivato il mio mess?
    io non sono abituata ad usare queste cose, però vedo che è proprio bello farsi altri amici così, finito l'esame v'invito tutti a prendere un pò di fresco in giardino, sempre che il marituccio si decida a montare la piscinozza
    io??? no, non ho ricevuto nessun messaggio!!
    ciaociao

  13. #13
    Ospite non registrato
    Nel complesso, l’emozione può essere definita come una reazione di valore adattivo, determinata da esperienze piacevoli o spiacevoli, esterne quanto interne, caratterizzata da alcune reazioni somatiche peculiari e da determinate qualità affettive.
    Usate tutti questa come definizione delle emozioni??? Io anche ho questa ma mi è venuto il dubbio che è legata troppo all'approccio di Darwin.... qualcuno ha qualche altra definizione???

  14. #14
    Ospite non registrato
    io, oltre alla definizione che hai tu, ho trovato questa:
    Le emozioni sono processi complessi e multifattoriali, in quanto costituiscono la sintesi tra la valutazione della situazione, l'attivazione dell'organismo, l'espressione delle risposte emotive e la prontezza d'azione; processo unitario e articolato secondo diversi livelli (biologico, psicologico, sociale)

  15. #15
    Partecipante Assiduo L'avatar di clietta
    Data registrazione
    20-08-2002
    Messaggi
    182
    Originariamente postato da sciba
    io penso che il Padre Eterno si metterà una mano sulla coscienza e ci farà superare questo esame perchè se devo confidare solo su di me.... bho!
    un bacio al piccolo, ma ti è arrivato il mio mess?
    io non sono abituata ad usare queste cose, però vedo che è proprio bello farsi altri amici così, finito l'esame v'invito tutti a prendere un pò di fresco in giardino, sempre che il marituccio si decida a montare la piscinozza
    evvivaaaaa saluti e baci alle mammeeee
    vedrete che andrà bene!!

Pagina 1 di 6 123 ... UltimoUltimo

Privacy Policy