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  1. #1
    Partecipante Assiduo
    Data registrazione
    25-10-2009
    Messaggi
    124

    Rinunciare ad una scuola di psicoterapia per iscriversi altrove

    Salve, ho dei quesiti da porvi. Spero di trovare molti colleghi generosi che mi possano rispondere

    Vorrei sapere, innanzitutto, se mi iscrivo adesso ad una scuola di psicoterapia e poi l'anno venturo volessi fare domanda presso un'altra scuola, posso farlo essendo ancora iscritta presso la prima (per poi rinunciare nel caso di ammissione alla seconda), oppure la domanda di ammissione deve essere spedita solo quando/se non si è iscritti (più) ad alcuna scuola di specializzazione in psicoterapia?

    Nel caso dovessi rinunciare all'iscrizione della scuola verso la metà dell'anno, che voi sappiate, la retta annuale della prima va lo stesso pagata interamente?

    Un altro quesito riguarda quanto, secondo le vostre esperienze, la qualità ed il nome di una scuola di psicoterapia siano determinanti allo scopo di avere, lavorativamente parlando, maggiori possibilità.

    Che siano esperienze vostre o altrui, rispondete... se volete!

  2. #2
    Postatore Compulsivo L'avatar di arwen
    Data registrazione
    04-07-2002
    Residenza
    in viaggio verso il Paradiso (o qualcosa che ci assomiglia)
    Messaggi
    3,739

    Riferimento: Rinunciare ad una scuola di psicoterapia per iscriversi a

    Ciao, io ti direi di sottoporre i tuoi quesiti alla scuola a cui vorresti iscriverti dato che i regolamenti e l'organizzazione variano da scuola a scuola...va da sè che non è il massimo presentarsi ad una scuola in questo modo fare la scuola di psicoterapia è un investimento (di tempo, soldi, impegno...) che richiede motivazione all'approccio teorico e metodologico insegnato molte scuole hanno liste di attesa anche lunghe, quindi se non chiedi info rischi di "incastrarti" tra due scuole, perdendo magari un anno e i soldi, però esporre questi dubbi in sede di colloquio di ammissione non ti aiuta a fare buona impressione .... Forse non è meglio per te fermarti e scegliere una scuola solo nel momento in cui sei certa di quello che vuoi fare? Io ho fatto così e se anche ho terminato un anno dopo, è stata una pausa di riflessione di estrema utilità

    Rispetto al "nome" della scuola, non credo che influenzi proprio...nel senso che la scuola di psicoterapia ti dà un titolo che completa la tua formazione (teorica e professionale) e che ti permette di accedere ad alcuni concorsi in più, che peraltro sono quelli con più candidati il resto lo fa la voglia di buttarsi e di sperimentare, la capacità di rimboccarsi le maniche ed investire su di sè e sulla propria professione autonoma e la preparazione, nonchè una buona dose di abilità di marketing

    In bocca al lupo
    Chiara
    Dott.ssa Chiara Facchetti
    Ordine Psicologi della Lombardia n.12625


    Io credo che le pietre respirino. Non possiamo percepirlo con le nostre brevi vite.

    Siamo tutti nella fogna, ma alcuni di noi guardano alle stelle (Oscar Wilde)

  3. #3
    Partecipante Assiduo
    Data registrazione
    25-10-2009
    Messaggi
    124

    Riferimento: Rinunciare ad una scuola di psicoterapia per iscriversi a

    Grazie Chiara per la tua risposta.
    Grazie soprattutto perché, anche se non ne hai fatto esperienza diretta, hai voluto dare un tuo contributo a questa discussione. La questione è che, nell'attualità della nostra condizione professionale, noi abbiamo bisogno di confrontarci e condividere le nostre esperienze ed i nostri pensieri.
    La mia paura iniziale era quella che, in vista della probabilità di non poter accedere alla scuola che davvero volevo fare, poi rischiavo di far passare gli anni senza, per così dire, avanzare nella formazione.
    Da quando ho scritto questa discussione, sono passati giorni intensi ed ho anche fatto qualche "piccola esperienza", per capire essenzialmente se quella scuola poteva fare almeno sufficientemente per me. In realtà, ho capito che non vi erano nemmeno i presupposti per iniziare un percorso in tal senso (e potevo capirlo solo frequentandola personalmente, non sfogliando i libri di tal autore), ma ciò mi è servito per conoscere colleghi che, come te, si sono concessi del tempo (anche più anni) per decidere seriamente e serenamente quale percorso di formazione psicoterapeutica effettuare.
    Purtroppo, attualmente, usciamo da ambiti universitari dove si respira un'aria di competizione e "fretta", quasi di "corsa ad ostacolo", dove se fai più cose insieme (che magari nemmeno hanno un'affinità), è meglio per te, perché il tuo curriculum diventa più colorito e variopinto. Invece, bisognerebbe innanzitutto amare ciò che si fa, e studiare e investire per l'ambito lavorativo che davvero amiamo, diventare competenti, anche se in poche cose, almeno in quelle che davvero vogliamo fare. A nessun paziente/cliente/istituto servirebbe un "operatore" frustrato e competente quel minimo per accedere a dei concorsi. Per quanto riguarda il nome della scuola, come dici tu, serve a ben poco, però è (talvolta) garanzia di serietà e professionalità: di questa garanzia ce ne facciamo poco, se poi non siamo noi stessi a studiare, a fare esperienza sul campo, a metterci in gioco, ad aggiornarci.

    Come hai scritto tu, prendersi del tempo per riflettere sul percorso formativo, è un atto di grande maturità e professionalità. Buon percorso a tutti

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