Originalmente inviato da
francesca63
Quello che sostieni è giustissimo...Però, ci sono situazioni, nel corso di un trattamento, in cui il paziente ha urgente bisogno anche di sintesi.
Sintesi, che io definirei direttive, consigli, reazioni emotive che invece non arrivano mai.
Mi spiego meglio:il paziente, visto che le psicoterapie durano tanti anni, vive la sua vita e inevitabilmente nel suo trasmetterla all'analista si aspetta un sostegno pratico che specialmente nei percorsi più ortodossi non riceve...lo psi si astiene dal dare consigli ecc., perchè deve essere il pz, a decidere da solo autonomamente, fare le sue scelte in base alla maturità e alle consapevolezze acquisite....Tutto questo può creare nel pz uno stato di frustrazione: non si sente capito, sostenuto, aiutato, voluto bene.
Gli psi , si proteggono sostenendo che se dovessero esaudire tutte le richieste di maggiore partecipazione e affettività, sarebbe diseducativo, poichè nella realtà nessumo soddisfa il tuo bisogno di aiuto, anzi, la vita è dura e gli psi devono insegnare ad essere forti e trovare in se stessi l'energia di affrontare e risolvere i propri problemi.
Ma quanto tempo, quanta sofferenza si potrebbero evitare ...basterebbe un segnale, una dritta, un imput. Questo per me è uno zoccolo duro, una questione inspiegabile, che dibatto spesso con il mio psi, trovandomi ci fronte un muro di gomma. Sono consapevole, capisco che il metoto, la tecnica indicano l'astinenza e il silenzio come strumenti di cura, ma io non condivido e ritengo che una maggiore partecipazione dell'analista, nei tempi giusti, potrebbe solo contribuire all'efficacia della cura e al benessere del pz.
I silenzi al posto di una disperata richiesta di consigli e direttive, a mio avviso possono essere causa del fallimento di un'analisi, nel senso che il paziente si sente abbandonato, non sufficientemente sostenuto dal terapeuta, si scoraggia e molla la terapia.
Scusate l'arringa....Ricordate che questo urlo di dolore arriva dal paziente, cioè dall'altra campana, e voi che esercitate o vi apprestate ad esercitare questa professione, avete il dovere di porvi anche dalla posizione di chi vi chiede aiuto.
Scusate se non mi sono saputa esprimere bene, ma spero che abbiate recepito il messaggio e possiate in qualche modo fornirmi dei chiarimenti.
Grazie.