P. è un uomo di 38 anni che giunge alla consultazione dello psicologo in uno stato di profonda prostrazione psicologica anche se l'aspetto fisico è abbastanza ben curato.
P. fa molta fatica ad esprimersi ed, infatti, l colloquio inizia con un silenzi interrotto poi dallo psicologo che gli domanda se desidera dire qualcosa. Con fatica e un pò alla volta P. comincia a dire che si sente molto giù da quasi due mesi e che ormai non riesce ad avere alcun interesse per tutto quello che, invece fino ad ora, di fatto rappresentava la sua vita.
P. riferisce di convivere, da 10 anni, cioè da quando è nata sua figlia, con una persona carina ed intelligente con cui va abbastanza d'accordo e di essere molto attaccato alle "due donne della sua vita" anche se ora preferirebbe quasi non farsi vedere più da loro per evitare che scoprano come lui è ridotto. Il soggetto sostiene che anche nel lavoro, dice di essere un muratore che poi è diventato un piccolo imprenditore, le cose vanno molto male perchè "mi rendo conto di avere fatto degli investimenti troppo azzardati e di essermi comprato una casa forse troppo grande, insomma sono pieno di debiti e ora non so come fare a rimediare". Rispetto a come sia andata la sua vita precedentemente P. riferisce che a volte gli capita di vivere situazioni emotive molto diverse da quelle attuali e che anzi, spesso, è incredibilmente pieno di energia "proprio un vulcano di idee e infatti in quei momenti faccio tanti progetti; poi però all'improvviso tutto cambia, forse perchè la vita spesso è crudele e mi manda troppe prove difficili da affrontare, per cui mi ritrovo a sentirmi impotente e sempre più triste e penso che non ce la faccio più".
Per quel che riguarda la famiglia di origine P. riferisce di avere una madre con la quale ha un pessimo rapporto e che frequenta poco e che non ha conosciuto il suo vero padre che è andato via di casa quando lui era molto piccolo.
P. sostiene di essere venuto alla consultazione perchè la sua compagna minaccia di mandarlo via di casa se non si decide a sentire il parere di un esperto ed eventualmente farsi seguire in qualche modo:"perchè, dottore, lei è convinta che io abbia qualcosa che non va, forse è anche un pò arrabbiata perchè ha scoperto qualche mia scappatella precedente, acqua passata però, ma poi non so se è lei quella strana, infatti già da un anno va da uno psicologo".
Sulla base dei dati forniti, il candidato indichi in maniera sintetica:
a. quale ipotesi diagnostica prenderebbe in considerazione, specificando gli elementi ritenuti importanti a giustificazione dell'ipotesi fatta;
b. di quali altri dati ha bisogno per una diagnosi differenziale;
c. di quali strumenti psicodiagnostici si avvarrebbe;
d. quali indagini, consulenze specialistiche o altro richiederebbe alla persona e perchè;
e. se ritiene necessario un trattamento;
f. in caso di indicazione di trattamento specificare il tipo di orientamento, obiettivi, setting;
g. chiarire le motivazioni della scelta fatta;
h. eventuali risorse di rete psico-sociale da attivare.
I candidati sono invitati a rispondere a tutti i punti e ad indicare la lettera di risposta per ciascun punto mantendendo l'ordine dato.