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  1. #46
    Partecipante
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    08-01-2006
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    Roma
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    55

    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    Vorrei sottolineare come il problema non sia ad esempio nell' accettare o meno un lavoro da "educatore in una cooperativa" (senza nulla togliere agli educatori, importantissimi nel loro ruolo). Spesso si è costretti ad accettare un lavoro sottopagato pur di tirare avanti. Io stesso ho dovuto accettare incarichi di questo tipo. La questione è che sono contornato di colleghi felici di fare questo. Contenti di lavorare gratis perché stanno imparando. Lieti di fare i "badanti" perché in fondo sempre di clinica si tratta. Ripeto io stesso ho accettato questi lavori, per necessità. Mai per scelta. Meno che mai col sorriso. Ancora meno raccontando a me stesso storie tipo "comunque sto imparando nel contatto coi pazienti". Nel nostro mondo professionale non c'è gavetta, non c'è formazione sul campo. C'è sfruttamento. Interi settori del sociale vanno avanti sottopagando gli operatori, dequalificando la loro professionalità. Quando sento chiedere "perché stai lavorando in quella casa-famiglia anche se sei psicologo?". Mi piacerebbe sentire risposte del tipo "perché ho bisogno di soldi e mi devo adattare visto che in Italia non si fa nulla per tutelare la mia professione", oppure "perché spero di conoscere qualcuno che mi ficchi in qualche posto serio". Se noi tutti cominciassimo ad evitare di essere felici di lavorare sotto-pagati e sotto-qualificati, forse qualcosa potrebbe cambiare, forse quel sorriso ironico di chi ci offre impieghi infimi potrebbe trasformarsi in "ansia" perché qualcosa inizia a smuoversi.
    Scusate il lungo sfogo.
    Sempre me stesso: ovunque e comunque.

  2. #47
    Partecipante Esperto L'avatar di Andy66_rm
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    11-10-2005
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    320

    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    Mi piacerebbe sentire risposte del tipo "perché ho bisogno di soldi e mi devo adattare visto che in Italia non si fa nulla per tutelare la mia professione", oppure "perché spero di conoscere qualcuno che mi ficchi in qualche posto serio".

    ... ma forse la risposta più frequente oggi è: se hai bisogno di soldi perchè investire tanti anni (8 tra laurea, tirocinio e EdS) e soldi se andrai ad affiancarti ai sempre più numerosi extracomunitari (indiani, filippini, indonesiani) che possiedono capacità innate di fare i caregiver, che non hanno alcuna pretesa se non quella di un permesso di soggiorno?

    Il problema secondo me e come già evidenziato prima si pone nella dinamica dei sempre più numerosi "settori sociali alternativi", chi (psicologi anni '80?) e perchè li hanno creati, come si sono evoluti e quanto lavoro altamente professionale assorbono...

    Vi voglio raccontare qualcosa sul volontariato, anch'esso tanto in voga (altra speculazione del secolo)... mai provato a rivolgervi alla Caritas come psicologi??? Volontariato Beh lì esiste un'organizzazione tipo società multinazionale! Esiste un corso costituito da una parte teorica dove alla fine si sceglie il settore dove si vorrebbe operare e poi una pratica e poi 20 ore di tirocinio... wow si direbbe! Io chiesi di operare ai Centri di ascolto per extracomunitari... "beh... lì siamo pieni... ma forse nel futuro... chissà" beh allora nel Centro anziani? "Sì certo... hanno tanto bisogno di compagnia, di un sorriso, di parlare... lei immagini che piacere avrebbero trovare un nuovo compagno per giocare a carte..." e non proseguo oltre anche per un mio rispetto religioso... ma questa è la realtà di oggi e fino a quando ci sarà offerta...

    Però la legge del mercato la conosciamo no? Come mai tanti negozietti sono stati chiusi con l'arrivo degli ipermercati???
    Andrea

  3. #48
    atenanike
    Ospite non registrato

    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    Citazione Originalmente inviato da BabyGrand Visualizza messaggio
    secondo me fa bene invece. da qualche parte bisogna pur cominciare, e anche se gratis, può pur sempre essere un inizio. poi, se la situazione non si smuoverà e lo stipendio non arriva, ovvio che bisogna darsi da fare e trovare altro. però scartare tutto in partenza no! anche perchè, anche se la situazione lavorativa degli psicologi attualmente fa schifo, cosa dovrebbe fare, se non provarci e buttarsi dentro lo stesso? arrendersi in partenza?
    Ciao,il mio discorso si riferiva a situazioni che si protaggono da anni e che nn si evolvono positivamemte.Certo che si deve provare e anche insistere,ma se quello che fai nn ti soddisfa nè psicologicamente nè economicamente,e vedi che nn c'è via d'uscita,o ti rimetti in gioco e magari ti reinventi cercando di formarti in modo più specifico o tiri il freno e ti godi quello che hai.Vi porto la testimonianza di una mia amica che ha 36 anni,assistente sociale da 8 anni,nn è di ruolo,ma ha sempre lavorato nei vari Comuni,comunque nn è soddisfatta.Eppure fa ciò per cui ha studiato.Ora sta seguendo dei corsi di ippoterapia, vuole creare una fondazione che offra questo tipo di servizi.Preparare dei progetti e vedere se mollare il suo lavoro per questa nuova attività.

  4. #49
    atenanike
    Ospite non registrato

    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    Nelle selezioni per alcuni concorsi viene considerato anche il volontariato e i tirocini,forse è per questo motivo che tanti li fanno,ma penso sia anche perchè è sempre meglio di nn fare niente.Una mia amica è abilitata da 3 anni e ha fatto solo tirocini gratuiti!E vi dico che li ha fatti in strutture pubbliche perchè ha conoscenze.NN ha ancora visto il becco di un quattrino!Infatti fa anche la ragioniera in un ufficio.

  5. #50
    Partecipante Assiduo L'avatar di crazy'njoy
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    09-01-2007
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    216

    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    ragazzi/e, la nostra competenza vale quanto quelle degli avvocati e dei medici. siamo troppo umili. dobbiamo essere più arroganti, sicuri di noi e soprattutto dobbiamo pretendere una barca di soldi, come fanno tutti. solo così verremo valutati per gli sforzi che abbiamo fatto.

  6. #51
    Partecipante
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    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    Citazione Originalmente inviato da Andy66_rm Visualizza messaggio
    Mi piacerebbe sentire risposte del tipo "perché ho bisogno di soldi e mi devo adattare visto che in Italia non si fa nulla per tutelare la mia professione", oppure "perché spero di conoscere qualcuno che mi ficchi in qualche posto serio".

    ... ma forse la risposta più frequente oggi è: se hai bisogno di soldi perchè investire tanti anni (8 tra laurea, tirocinio e EdS) e soldi se andrai ad affiancarti ai sempre più numerosi extracomunitari (indiani, filippini, indonesiani) che possiedono capacità innate di fare i caregiver, che non hanno alcuna pretesa se non quella di un permesso di soggiorno?

    Il problema secondo me e come già evidenziato prima si pone nella dinamica dei sempre più numerosi "settori sociali alternativi", chi (psicologi anni '80?) e perchè li hanno creati, come si sono evoluti e quanto lavoro altamente professionale assorbono...

    Vi voglio raccontare qualcosa sul volontariato, anch'esso tanto in voga (altra speculazione del secolo)... mai provato a rivolgervi alla Caritas come psicologi??? Volontariato Beh lì esiste un'organizzazione tipo società multinazionale! Esiste un corso costituito da una parte teorica dove alla fine si sceglie il settore dove si vorrebbe operare e poi una pratica e poi 20 ore di tirocinio... wow si direbbe! Io chiesi di operare ai Centri di ascolto per extracomunitari... "beh... lì siamo pieni... ma forse nel futuro... chissà" beh allora nel Centro anziani? "Sì certo... hanno tanto bisogno di compagnia, di un sorriso, di parlare... lei immagini che piacere avrebbero trovare un nuovo compagno per giocare a carte..." e non proseguo oltre anche per un mio rispetto religioso... ma questa è la realtà di oggi e fino a quando ci sarà offerta...

    Però la legge del mercato la conosciamo no? Come mai tanti negozietti sono stati chiusi con l'arrivo degli ipermercati???
    Mi trovo in totale accordo con le tue riflessioni. Mi rimane l'amaro in bocca pensando che un notaio, un farmacista, un medico, un avvocato, un consulente del lavoro, etc, non saranno mai costretti a fare una riflessione simile. Forse perché la loro professionalità è stata meglio salvaguardata dai loro ordini, dalle loro associazioni e dai loro rappresentanti?
    Sempre me stesso: ovunque e comunque.

  7. #52
    Partecipante
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    08-01-2006
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    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    Citazione Originalmente inviato da crazy'njoy Visualizza messaggio
    ragazzi/e, la nostra competenza vale quanto quelle degli avvocati e dei medici. siamo troppo umili. dobbiamo essere più arroganti, sicuri di noi e soprattutto dobbiamo pretendere una barca di soldi, come fanno tutti. solo così verremo valutati per gli sforzi che abbiamo fatto.
    Eliminando il riferimento all'arroganza, condivido tutto ciò che hai detto. Più che essere umili credo che molti nostri colleghi siano poco informati. Poco informati su quello che possono ad esempio fare pur non essendo abilitati alla psicoterapia. Rimanendo in questo ambito, se tutte le informazioni arrivano proprio da chi è psicoterapeuta (o peggio ancora da chi lavoro per una scuola di specializzazione) non posso fare a meno di vedere un pericoloso conflitto di interessi.
    Soltanto chiedendo si può ottenere il giusto (non di più).
    Sempre me stesso: ovunque e comunque.

  8. #53
    Partecipante Affezionato L'avatar di samy2700
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    28-06-2006
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    prov di varese
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    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    concordo,è vero dobbiamo farci pagare,ma chi ci paga? quando propongo progetti a scuole o comuni stanno a guardare il costo,non la qualità del progetto che poi,spesso,viene fatto dalle stesse insegnanti di italiano. Gli insegnanti delle scuole svalutano spesso il nostro lavoro,lo trovano inutile e rischioso,ad es.una prof con cui ho lavorato quest'anno(facevo sostegno alle medie)a cui avevo proposto di fare degli incontri con i ragazzi per parlare di tematiche adolescenziali quali rapporto con il corpo,la scuola...(dato che nella classe spesso emergevano domande su tali tematiche e c'erano ragazze a rischio di anoressia)mi ha risposto"non serve a niente,solo a perdere tempo e poi si corre il rischio di far diventare tutti an oressici!" ma vi pare? E non è l'unica....
    Cmq concordo su chi ha detto che l'incopetenza c'è anche nel privato,ma proprio come si diceva lì non c'è controllo,ma che certa gente operi nel pubblico,dove dovrebbe esserci controllo è molto peggio,o no?!

  9. #54
    Partecipante Assiduo L'avatar di crazy'njoy
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    09-01-2007
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    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    è vero che è difficile rompere certi stereotipi, ma deve partire da noi la convinzione che il nostro tempo vale quanto quello degli altri professionisti.
    quando incontriamo qualcuno duro di comprensione (o invidioso, o timoroso del confronto con la competenza altrui...) possiamo ignorarlo oppure convinverlo che la psicologia è efficace e utile, ma prima dobbiamo essere convinti noi. quindi d'accordissimo sul discorso della giusta informazione e poi aggiungo che dovremmo stare a certi compromessi solo se certi della contropartita (es. : io farei anche dei corsi gratuiti, ma solo se finalizzati alla promozione di corsi più completi a pagamento). basta col volontariato! più ci svendiamo, più ci sfruttano e poi sarà dura pretendere di essere pagati.
    io ancora guadagno poco, e stò a 31, ma sono convinto che le poche competenze che ho valgono molto e non le svendo!

  10. #55

    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    Citazione Originalmente inviato da psicologo Visualizza messaggio
    Ciao a tutti/e.
    A settembre compirò 35 anni e, pensando a come ho speso professionalmente questa mia parte di vita, vengo presa da un grande sconforto. In questo spazio vorrei confrontarmi soprattutto con chi, come me, non è agli inizi del percorso lavorativo, e quindi non è sorretto dal naturale entusiasmo dei neofiti, ma sente di essere insoddifatto dei livello raggiunto e non sa cosa fare , perchè troppo tardi per cambiare lavoro o perchè troppo specializzato( io ho alle spalle una scuola di psicoterapia ed un master) o perchè non si sa fare altro ( ho alle spalle il liceo classico). Preciso io ho sempre lavoricchiato, dico così perchè lo stipendio non è mai stato sufficiente alla mia sussistenza economica, prima come coordinatore e ora come psicologa in diversi ambiti.Ma ogni anno la spada di damocle incombe: e se non rivincono l'appalto e mi lasciano a casa,e se non arrivano i finanziamenti e mi lasciano a casa...ecc. Ho l'impressione di non aver costruito nulla,di poter perdere tutto e l'idea di dover ricominciare di nuovo a costruirmi i contatti a fare marketing di lottare con chi, più giovane, si vende a poco, mi distrugge. Molte volte vorrei abbandonare tutto, stare a casa a fare la casalinga e farmi mantenere da mio marito, soprattutto in questo periodo che sono stata chiamata per diverse proposte ma o per mancanza di finanziamenti o perche c'è il raccomandato di turno più forte di me,mi vien detto " mi dispiace lavori bene ma..." ; io sono stufa dei " lavori bene" e poi non se ne fa niente se non conosci l'assessore, il poltico, il prete di turno. 35enni di ops qual'è la vostra situazione lavorativa, a questo punto della vita, professionalmente come vi sentite.
    Una psicologa confusa e amareggiata!!!!
    Ciao a tutti,
    sono da poco rientrata nel forum e ho avuto modo di leggere "tempo di bilanci" e mi sono un po' riconosciuta, Dico un po' perchè fortunatamente io al momento ho un buon lavoro che se pure non amo profondamente, è abbastanza in linea con la nostra professione, infatti mi occupo di orientamento per un ente pubblico. Ciò che ho riconosciuto come parte di me è il discorso dei bilanci. Io ho 32 anni e dopo laurea, master e specializzazione ormai in fase di conclusione (termino a dicembre 2008), mi chiedo: ma tutto questo servirà per avere una professione gratificante e soddisfacente? Non sarebbe stato meglio sceglere di fare la parrucchiera a 20 anni anzichè studiare tanto per poi passare da un lavoro precario all'altro? Spesso mi dico si, forse sarebbe stato meglio, ma altre volte mi dico che ho seguito la mia ambizione e sto costruendo qualcosa di più. Purtroppo questo si scontra con una realtà lavorativa terribile. E vi dirò di più, nel mio caso sono stata anche beffata ulteriormente dal destino, perchè uno dice va beh, non c'è lavoro e allora mi butto sui concorsi, beh cari colleghi io un concorso l'ho vinto e con grande soddisfazione visto che non ho ne accozzi ne ammanicamenti. ma ho solo messo il sedere sulla sedia a studiare come una matta per ben due anni (tanto è durato il concorso tra prove varie), beh sapete cosa ci ho guadagnato: una presa per i fondelli visto che la graduatoria è pubblicata da ormai due anni e nessuna assunzione è stata fatta! Che dire, un rimpianto ce l'ho, tornando indietro mi laurerei in medicina almento forse avrei più possibilità e anche un maggiore riconosciemento sociale e allo stesso tempo forse riuscirei cmq a fare ciò che desidero, basti pensare a quanti neurologi e psichiatri fanno il nostro lavoro!!!
    A presto
    Princistella

  11. #56
    Partecipante Affezionato L'avatar di marisetta
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    29-01-2005
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    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    no, non credere che fare i medici oggi garantisca un lavoro sicuro o alomeno dipende dalla specializzazione (che quanto meno l'hai pagata rispetto a noi). Io ho una cugina che si è specializzata in infettivologia e lì non c'è trippa per gatti. Al contrario la cardiologia, chi fa l'anestesista o il radiologo ha molte più possibilità Per non parlare degli infermieri professionali che sono ricercatissimi, neanche più di tanto gli ingegneri ormai...per ciò c'è penuria per tutti almeno qui a palermo. Per quanto riguarda il mio bilancio, io in 32 anni, 10 dei quali passati a studiare psicologia (compresa la specializzazione ormai coclusa in psicoterapia familiare), ho fatto la mamma part-time. Nel senso che un pò per scelta e un pò per mancanza ho lavorato sempre e solo mezza giornata oppure a casa (tipo con le tesi di laurea o dando lezioni di psicologia. Ho deciso anche io che piuttosto che scegliere un lavoro sottopagato o che non c'entra nulla mi dedico a me stessa. Quest'anno ho vinto una borsa di studio e per un anno almeno avrò qualche soldino..e visto che ci sono l'ho abbinato al volontariato alla AUSL visto che fa punteggio per i concorsi e che cmq la borsa di studio mi impegna solo qualche pomeriggio a settimana la mattina vado lì. E' una cosa a termine ma per quest'anno va bene così. l'anno prossimo si vede...ho instaurato pèoi delle collaborazioni con la mia prof. della scuola di spec. che mi fa vedere delle famiglie facendo a metà di soldini, con varie associazioni prestando la mia opera (però a pagamento) ogni tanto e poi mi dedico a me..scrivo articoli, pubblico qualche cosina..insomma picolle cose ma è soltanto perchè fino ad adesso me lo sono potuto permettere...immagino chi invece soldini ne ha pochi come deve farsi un mazzetto tanto..perciò siamo tutti bravi a dire quello non lo voglio fare e quello sì ma solo chi ha una famiglia alle spalle che economicamente lo sorregge ( la psicologia diciamolo è un mestiere per ricchi, vedi specializzazioni e master vari) può scegliere...i soldi non fanno tutto nella vita ma ti permettono di scegliere....
    Marisetta

  12. #57
    Matricola
    Data registrazione
    24-05-2006
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    18

    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    ciao a tutti. Sono nuova su ops, ma sento l'esigenza di condivere con qualcuno che comprende la mia situazione e leggendo ho capito che voi siete le persone giuste.
    Ho 28 anni e oggi ho firmato un contratto comunale a tempo indeterm come educatore in un nido (ho vinto il concorso!). Qualcuno penserà. che bello! Invece non mi sento pienamente felice perchè mi hanno detto che non potrò più svolgere attività libero professionale e quindi devo chiudere p.iva studio e tutto il resto. Questo mi ha distrutta. Non avevo molto lavoro prima, lavoravo in una coop. e guadagnavo pochissimo. Ho visto solo due pazienti da gennaio fino ad ora. Ma lo studio mi dava speranza, forse l'illusione di poter fare un giorno quello che ho sempre sognato. Invece mi sembra che tutto ciò che ho fatto fino ad adesso ( tirocinio volontario, esame di stato, corsi vari e scuola di specializzazione che non mollerò) sia stato inutile.Vi sembro stupidamente infantile? scusate lo sfogo e grazie per la presenza.

  13. #58
    Partecipante Super Esperto
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    25-07-2003
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    743

    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    Proprio poco fa parlavo con una cara amica che ha avuto un bimbo da poco tempo: siamo coetanee e abbiamo studiato insieme, ma dopo le superiori io ho fatto l'università e lei ha iniziato a lavorare a tempo indeterminato.
    Mi raccontava che a gennaio tornerà al lavoro (dopo circa 10 mesi di maternità, 5 di obbligatoria e 5 di facoltativa, troverà ancora il suo lavoro esattamente come l'aveva lasciato, senza bisogno di ricreare reti di contatti o altro e in questi 10 mesi si è dedicata solo a suo figlio, senza mai dover rubare tempo per corsi/aggiornamento/libri), avrà ancora un periodo di allattamento (cioè la pagano per 8 ore ma esce 2 ore prima), poi frazionerà fino a giugno alcune ferie e varie per mantenere lo stipendio da 8 ore ma farne 6, poi chiederà il part-time a 6 ore.
    Al termine di tutto questo ho pensato che forse mi converrebbe farmi assumere a tempo indeterminato per un qualsiasi lavoretto che mi garantisca maternità (non oso pensare a quanti pazienti e contatti perderei nei 5 mesi di obbligatoria, dato che comunque non potrei permettermi certo la facoltativa), ferie (le ho passate preparando il materiale per un progetto che mi impegnerà, e mi garantirà lavoro, da settembre ad aprile, e poi?), stipendio fisso (vorrei comprare casa e quest'anno le cose sono andate piuttosto bene, perciò ce l'avrei fatta a pagare il mutuo, ma l'anno prossimo), tredicesima e quattordicesima (non solo ho passato le vacanze lavorando, ma dato che ad agosto non vedo pazienti non fatturo e non guadagno...),...

    Poi però ho pensato a questi ultimi 15 anni: mentre lei andava in vacanza io preparavo gli esami per la sessione autunnale, e ora dovrei buttare via tutto questo per ritrovarmi a fare qualcosa che avrei benissimo potuto iniziare 15 anni fa senza tutte queste fatiche?
    Trovandomi anche ad essere l'ultima arrivata? Perchè è vero che a lei daranno il part time, ma
    -primo sono 15 anni che lavora 8 ore al giorno, facendo le ferie quando l'ufficio le dà il permesso, senza mai aver potuto dire "ieri sono tornata tardi, oggi non vado a lezione", non credo che ad una neo-assunta lo diano da subito così...
    -lei devo chiederlo e ancora non ha la garanzia, il suo capo può sempre dire no. Io devo solo organizzarmi con lo studio e solo io decido (aiutata dall'arrivo mensile di bollette e resoconto di carta di credito...) quanto e come lavorare... decido i miei orari e i miei ritmi semplicemente accettando o rifiutando lavori (in questo momento comunque sarei per accettarli, ma non si può mai sapere!)

    Inoltre mentre lei lavorava in ufficio 8 ore al giorno io frequentavo amici, facevo volantariato, ho studiato e vissuto all'estero per un certo periodo,...
    insomma se ho rinunciato a qualcosa è anche vero che forse ho avuto indietro altro...
    Perciò capisco il tuo sfogo e lo condivido, ma tu hai avuto anche il coraggio di fare una scelta che adesso potrà ancora darti dei frutti, fra qualche anno forse non avresti avuto nemmeno quella.
    Vimae

  14. #59
    atenanike
    Ospite non registrato

    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    sono scxelte di vita,tu e una vita che studi e nn hai nulla in mano ancora,hai delle aspettative che speri si realizzino.Lei ha una famiglia,un figlio,un marito,una vita indipendente dalla sua famiglia d'origine.Poi cosa ne sai se anche lei nn si è divertita,nn ha viaggiato?Non è uscita con gli amici?Lei ha raggiunto il suo obiettivo ora,tu nn ancora in pieno,ma magari siete felici entrambe,lei perchè si è realizzata,tu perchè hai dei sogni ancora da realizzare.Lei guadagnerà sempre lo stesso tanto per anni,e magari se nn lavora anche il marito il mutuo nn lo paga.magari tu se ingrani puoi guadagnare molto bene e permetterti degli sfizi a cui lei deve rinunciare.E' difficile fare paragoni,certo la tua strada è più in salita rispetto a lei...ma tieni duro!

  15. #60
    Partecipante Assiduo L'avatar di agnesetiziana
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    26-10-2005
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    Caserta
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    Riferimento: 35 Anni: Tempo Di Bilanci

    Citazione Originalmente inviato da willy61 Visualizza messaggio
    Ciao a tutti/e.

    La mia situazione è abbastanza differente da quella della maggior parte di voi. Ho 46 anni, un diploma di perito chimico industriale, laurea in psicologia, master in psicologia culturale, due anni di scuola di psicoterapia.
    Lavoro dove ho sempre lavorato, in un'industria di produzione cemento. Adesso sto in provincia di Cuneo, a sostituire il responsabile della produzione che è in ferie.
    Lavoro da psicologo? Tutti i giorni. In fondo, il mio lavoro qui è di coordinamento, formazione e verifica dei risultati. Motivazione del personale, gestione dei conflitti, formazione alla sicurezza... tutte cose per le quali la laurea in psicologia clinica mi è stata utilissima.
    Certo, qualcosa come psicologo clinico lo faccio. Un paio di pazienti, corsi di formazione in bioenergetica. A settembre parto con le classi di esercizi in collaborazione con l'ARCI di Bergamo. Ho la mia partita IVA e vivo decentemente.
    La questione di fondo, secondo me, è che non capisco come mai tanti di voi accettano di venire presi a pesci in faccia da cooperative e call-center piuttosto che cercare lavoro come operai in qualche industria. Anche lì sarebbero contratti a tempo determinato, almeno all'inizio. Ma, almeno qui al nord, si passa rapidamente a tempo indeterminato. E si guadagna bene (vedo periti agrari lavorare in fabbriche di tessuti, a tempo determinato ma con stipendi da 1200 euro netti al mese, quindi vi dico, non è che il titolo di studio, in certe realtà conti chissà quanto. L'importante è la disponiblità ad imparare e la capacità di mettersi in gioco).
    Non so, sono curioso di capire cosa faccia sì che tante persone intelligenti e capaci scelgano costantemente lavori sottopagati. Ma è meglio essere un conduttore di impianti con la tuta ma con un buono stipendio e una decente considerazione a livello sociale, o un educatore sottopagato e con scarsi riconoscimenti anche al di fuori del lavoro?
    Sono io che vedo le cose con gli occhiali rosa? Sono io che mi sbaglio e, magari, queste strade le avete già percorse senza successo? Può darsi. E sarei curioso di capire meglio.

    Buona vita

    Guglielmo

    Sono d'accordissimo con te Willy!
    Salve a tutti.
    Ho 28 anni, la laurea in psicologia qualche corso fatto quà e là anche di quelli free da internet, un marito, 2 figli di 6 anni e 11 mesi, non sono iscritta a nessuna specializzazione perchè non me lo posso permettere e non lavoro perchè mio marito ha troppa stima di me per farmi sprecare la mia vita in un lavoro che sarebbe un surrogato di quello che ho il diritto di fare e che mi farebbe sentire inutile e frustrata perchè mi darebbe un guadagno pressocchè inesistente e mi porterebbe via del tempo da dedicare ai miei figli.

    Da un lato mi dispiace questa situazione, ma dall'altro cerco di farmi coraggio.
    Mi considero una donna ambiziosa e "con le palle" perchè non mi lascio affliggere dalla situazione attuale.
    Fin dall'inizio del mio percorso sapevo che sarebbe stata dura, ma ho scelto di farlo lo stesso perchè sapevo di avere il cervello per farcela.
    Sto tentando ancora e tenterò all'infinito!
    Non mi lascerò sopraffare e scoraggiare dalla socetà che non vuole accettarmi professionalmente e mi farò accettare urlando con tutte le mie forze.
    Sono ingegnosa e intelligente e forse ho trovato anche il modo, grazie a queste mie qualità, di dare la mia professione e iniziare ad essere una psicologa di quelle vere con i pazienti. Non vi posso spiegare adesso come perchè inizierà a settembre questa mia avventura e spero che mi aiuti davvero a realizzare il sogno della specializzazione.
    E se non dovesse funzionare, troverò comunque il modo per far sentire la mia voce.

    Una sola cosa: non aspettate il posto fisso da psicologi: quella dello psicologo è una libera professione. Se volete il posto fisso cercatelo altrove come Wuilly ha suggerito e fate gli psicologi per la passione che avete per questa professione così meravigliosa.
    Esistono persone nelle nostre vite che ci rendono felici per il semplice fatto di aver incontrato il nostro cammino. Alcuni percorrono il cammino al nostro fianco, vedendo molte lune passare, gli altri li vediamo appena tra un passo e l'altro. (Paul Montes - Missionario sudamericano)
    Dr.ssa Agnese Tiziana Magno
    http://www.drssamagno.beepworld.it

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