a questi progetti ci si può presentare in due tre persone?
mi potete dire più o meno come si scrivono questi progetti da presentare alle scuole?
vi ringranzio tanto
a questi progetti ci si può presentare in due tre persone?
mi potete dire più o meno come si scrivono questi progetti da presentare alle scuole?
vi ringranzio tanto
il tariffario lo torvi sul sito dell'ordine.
La ritenuta d'acconto è una trattenuta su un compenso assoggettato a tassazione corrisposto da un soggetto denominato sostituto d'imposta (titolare o meno di Partita IVA), nei confronti di un altro soggetto detto percipiente.
per la presentazione del progetto, a mio avviso, non importa se non metti tanta parte teorica, l'importante è che hai le idee chiare per quando ci andrai a lavorare.
ciao
ciao! ho una lista di domande...inizio:
i progetti li presentate a mano o li spedite per posta?
all'attenzione del preside o del dirigente scolstico?
ha senso presentare più progetti per scuola a titolo di esempio?
allegate anche un vostro curriculum?
ed il costo lo indicate subito o no?
...credo di aver espresso ogni mio dubbio, se qualche anima buona sa rispondermi..grazie!!!
serenam. è preferibile presentarli al dirigente di persona e inoltre conviene mettere da subito il costo.poi nn so le altre coe si regolano.
ciao ragazzi! complimenti per la discussione ho trovato molte info che cercavo da tempo, sul "fare un progetto",: compenso, come/a chi presentarlo, ecc.
sto preparando un progetto sulla base della teoria razionale-emotiva, per classi elementari, non sono abilitata quindi non somministrerò test, e spero tanto che qualcuno mi prenda in considerazione..
l'unico dubbio è sul fatto che sia giusto chiedere al dirigente scolastico le reali esigenze della scuola in questione per poi proporre il progetto più adatto a loro...oppure proporre più di un progetto per scuola..
non so.. questo modo mi sembra poco professionale..dalla serie "posso fare tutto..basta scegliere!"
non è meglio andare con un'idea precisa e cercare solo di essere convincenti?..
life is short
ciao.
per evidenziare quale sia il "taglio" da dare ai progetti per le scuole esiste il POF (piano dell'offerta formativa) in cui sono descritte le aree progettuali che la scuola propone: basandoti sul POF hai la possibilità di vedere cio che gia è stato fatto, e quindi magari proporre un progetto attinente/alternativo/nuovo etcetc, e la possibilità di proporre qualcosa che possa risultare interessante, e che nel POF non c'è, per il contesto relazionale in cui vai ad agire. questo vuol dire che dovresti informarti del contesto socioculturale in cui quella scuola è inserita, non basta essere convincenti, devi motivare il tuo progetto partendo, che ne so, da il numero di migranti presenti (e quindi la tua teoria relazionale emotiva la contestualizzi in questo senso, nel rispetto delle diversità per la creazione di una propria identità ad es.), il contesto socio economico (siamo in un'area industriale o prevalentemente artigiana? quali potrebbero essere le condizioni familiare dunque?) e cosi via dicendo... magari il dirigente scolastico sentendo queste cose, riflettendo su questi dati cosi "reali", si interessa alla logica preventiva del tuo progetto.
ricordiamoci che ogni singola scuola ha un suo sistema di relazioni, quindi fare un progetto per tutte le scuole del mondo non è fattibile, perche dovrai sempre e comunque fare i conti con chi ti trovi di fronte.
spero di essere stata utile.
ciao a tutti
grazie, guarderò i POF delle scuole a cui p'resenterò il progetto
pe rquanto riguarda il "contestualizzare", sicuramente non si può presentare lo stesso progetto a tutte le scuole del mondo..ma della stessa provincia penso di si..le realtà socio-culturali sono le stesse, può esserci differenza tra gli istututi tecnici e i licei (ormai neanche tanto), non pensi?
comunque mi sei stata molto utile, grazie
life is short
anch'io ero interessata...ma ho postato nell'aerea scuola...quinci sono informazioni più interessanti,mi sposto!!!
ciaao a tutti,volevo un consiglio o dei pareri da voi per un progetto che ho in mente.Vorrei creare un'associazione che si occupa di prevenzione(i campi sarebbero tanti,ma inizialmente vorrei incentrarla sulla prevenzione dai danni du fumo,alcol e droghe).Preparare dei progetti da presentare alle scuole,alle ASL e anche ad associazioni sportive.Poi diversicare i campi e occuparci anche dei disturbi alimentari,ma puntare sempre sulla prevenzione,organizzare anche convegni e conferenze.Io mi occuperei della parte amministartiva e burocratica,come ricerca dei fondi,sponsorizzazioni,marketing,e poi dovrei creare un gruppo composto da pedagogisti,psicologi fondamentalmente.E credo anche un medico,poi per le altre figure che serviranno si possono fare contratti di collaborazione.Perchè x es. i medici sono specilaizzati essenzialmente in una materia,tipo oncologia o medici nutrizionisti.Invece gli psicologi sono più versatili secondo me.Cosa ne pensate?Scrivete pure ciò che volete,accetto tutte le opinioni e vi ringrazio fin d'ora.Grazie!Ho già trovato alcuni progetti in questo settore,uno Svizzero e alcuni italiani,ma sono presentati dalle Asl nn da associazioni.Grazie a tutti!
cia,se a qualcuno può essere utilr posso postare ino sulla costituzione di un'associazione e sui costi x costiutirla.
scusate gli errori!Ho scritto in fretta e mi sono "mangiata"alcune lettere!
La maggior parte delle associazioni esistenti sono comunque quelle "non riconosciute". Si tratta del tipo di organizzazione meno costoso e meno complesso da gestire, del quale di seguito si tratta. Il comma 1 dell'art. 36 del codice civile (c.c.) stabilisce che ["l'ordinamento interno e l'amministrazione delle associazioni non riconosciute come persone giuridiche sono regolati dagli accordi degli associati."]
Quindi, conviene "sancire" la costituzione dell'Associazione, almeno tramite una "scrittura privata" depositata presso l'Ufficio del Registro. Si consiglia, per risparmiare, di registrare contestualmente Atto Costitutivo e Statuto. Questa registrazione attribuisce data certa all'atto stesso e la prova che ad una determinata data l'associazione era costituita e che i suoi organismi erano regolarmente formati ed i poteri di rappresentanza conferiti ad una o più persone. E' possibile registrare nuovamente, negli anni seguenti, lo Statuto ove questo venisse modificato.
In parole povere gli associati elaborano uno statuto senza consultare un notaio, senza autenticare le firme, ma comunque depositano gli atti (statuto e la scrittura privata) presso l'ufficio del registro.
Se l'associazione è stata costituita in forma scritta (registrata o meno) e necessario dare comunicazione all'Ufficio delle Imposte Dirette dell'avvenuta "nascita" di questo nuovo soggetto. Questi rilascerà un codice fiscale. E' possibile ottenere il CF anche senza essere registrati all'Ufficio del Registro.
Avere il CF non significa essere una Persona Giuridica e non obbliga alla compilazione della dichiarazione dei redditi!
Il CF è indispensabile per: - acquistare beni con fattura; - intestare all'associazione beni immobili (tramite il suo rappresentante legale); - stipulare contratti di locazione; - richiedere contributi e/o rimborsi spese a istituzioni; - erogare compensi; - versare ritenute d'acconto; - compilare dichiarazioni fiscali sia proprie (modello UNICO) che per dipendenti (modd. 101, 102); - percepire dividendi; - esercitare attività commerciali abituali; - sfruttare la clausola del TUIR secondo cui puoi chiedere un corrispettivo per un servizio che non diventa attività commerciale se il corrispettivo non supera i costi vivi: non compi attività commerciali, non fai l'UNICO, ma devi documentare i costi con le fatture, e per avere le fatture devi avere il C.F.
In un associazione non riconosciuta, dotata di Codice Fiscale, l'elezione di un nuovo Presidente deve essere comunicato all'Ufficio delle Imposte Dirette, che provvede a modificare i dati del rappresentante (senza alcuna spesa) inseriti nel fogliettino blu del Codice Fiscale. In generale se cambia qualcosa (sede, presidente ecc.) il CF va corretto, e il discorso vale anche per la registrazione che va rifatta se l'atto registrato viene modificato.