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Discussione: Inghilterra e USA

  1. #1
    Ospite non registrato

    Inghilterra e USA

    Ciao!
    Una curiosità...come mai (a quanto so) negli USA e in Inghilterra si dà prevalentemente spazio alla psicologia sperimentale (e cognitivista)? Come mai l'orientamento dinamico è pressochè inesistente? A vostro parere è una tendenza che si andrà ampliando o si tratta di una caratteristica eminentemente anglosassone?
    E ancora...un laureato in Italia ad indirizzo clinico ha possibilità di svolgere il tirocinio (o magari, in futuro, di lavorare) in questi paesi con le conoscenze di cui dispone?

    Grazie!

    Stefy

  2. #2
    Eowin
    Ospite non registrato
    Non credo che nei Paesi anglosassoni le psicoterapie non incontrino il favore del pubblico: dove li metti tutti i film che mettono alla berlina gli psicoanalisti, tipo quelli di Woody Allen, i recenti Terapia e Pallottole e Un Boss sotto Stress?
    Non ti so dire se uno psicologo abilitato in Italia possa esercitare negli States o in Inghilterra, ci sono convenzioni su cui all'Ordine dovrebbero essere informati.
    Credo invece che sia possibile svolgere il tirocinio post lauream negli USA, e penso anche in Inghilterra, almeno a Torino ci sono stati dei casi. Bisogna però far abilitare delle sedi idonee, se l'ufficio tirocini dell'università presso la quale vuoi fare registrare il tuo tirocinio non ne ha di già idoneate, o se quelle che ti può offrire sono scomode per te.
    Spero di esserti stata almeno un pochino d'aiuto.
    Ciao.

  3. #3
    Ospite non registrato
    Ciao Eowin,
    in effetti è vero che sembrerebbe un po'strano il fatto che negli Usa e in GB non ci sia spazio (o non ci sia più! ) per la psicoterapia (o perlomeno per quella ad indirizzo dinamico). Anche da quanto emerge dai film, come dici tu, la cultura-diciamo così- dello psicologo clinico in senso "classico" sembra esserci. Tuttavia il mio dubbio sorge in buona parte anche da questo fatto: io studio a Padova (primo anno ex indirizzo clinico), e tutte le università inglesi dove è possibile fare un Erasmus sono "indicate" (non so che termini usare!) quasi esclusivamente per chi è iscritto all'ex indirizzo generale-sperimentale. Insomma, sembra non esserci spazio per i clinici! Poi non so se a livello di cultura diffusa sia la stessa cosa, o se questa caratteristica sia limitata all'ambito universitario e di ricerca...boh!
    Anche se manca parecchio tempo, mi piacerebbe molto fare il tirocinio in Inghilterra, chissà...penso sarebbe un'esperienza utile, soprattutto per il fatto di potersi confrontare con eventuali orientamenti teorici diversi.

    Stefy

  4. #4
    Eowin
    Ospite non registrato

    Inghilterra e USA

    Ciao, Stephanie,
    guarda, se vuoi il mio parere è tutta una questione di soldi. Nel senso, se vuoi fare la psicoanalista freudiana devi farti la tua analisi didattica, se te la puoi permettere e se te la senti, dato che non è comunque facile.
    Se entri nella società psicoanalitica internazionale non avrai problemi a lavorare dove vorrai, ovviamente se parli correntemente la lingua e se hai il titolo di studio richiesto nel Paese che ti interessa. In alcuni Paesi pretendono la laurea in medicina, in altri occorre che ci siano le convenzioni internazionali per cui un Paese riconosce la laurea rilasciata da un altro Paese: non sono argomenti facili perchè manca uno standard generale unico. Quando avrai deciso in quale Paese vuoi esercitare ti consiglierei di attivarti e di contattare l'Ordine di Padova e il consolato del Paese che ti dirà a quale ente rivolgerti per le informazioni che ti interessano.
    A Londra ad esempio so che il Tavistock prendeva gente italiana per il tirocinio, ma mi sembra che poi siano sorti dei problemi perchè chiedevano anche dei soldi, e non tutti ci stavano.
    Comunque è bene che cominci a pensare al divario che separa la psicologia accademica da quella clinica, così, poi vedi dove preferiresti occuparti. Io trovo affascinante anche la psicologia sperimentale. Ma tu sei al primo anno del 3 + 2 o del triennio v.o.?
    Ciao, .

  5. #5
    Ospite non registrato
    Ciao Eowin,
    ...mah, fare la psicoanalista di stampo freudiano non mi alletta molto! Secondo me si tratta di una posizione superata, oramai. Il tipo di psicologia clinica che "vorrei" sarebbe un approccio integrato tra diverse teorie, correnti...e, cosa a mio avviso molto importante, bisognerebbe tener conto del tipo di problema che si deve affrontare. Comunque, al di là di ciò, grazie per le tue indicazioni. Mi piacerebbe molto conoscere meglio il mondo della psicologia in GB. Amo molto questo Paese, lo trovo un sacco affascinante.
    La psicologia sperimentale...diciamo che la "stimo" molto, nel senso che si avvale di un metodo scientifico ed è ricerca allo stato puro, in questo senso...
    Però, per come sono fatta io, mi sento più attratta dalle questioni "esistenziali", e quindi ho scelto l'indirizzo clinico. Però, come si può ben evincere dai miei messaggi, trovo che comunque l'indirizzo clinico sia una torre di babele: dinamico, non dinamico, cognitivista...e in Italia trovi questo, e in Inghilterra quest'altro...chi ha ragione? uno nessuno centomila? io un po'per forza di cose studio soprattutto dinamica, ma mi piacerebbe, e, soprattutto, vorrei avere una formazione adeguata anche in relazione ad altri orientamenti. Sarà mai possibile?
    Mi sa che sto divagando un pochino...
    Io sono al primo anno del 3+2, una matricola insomma!

    Ciao
    Stefy

  6. #6
    Eowin
    Ospite non registrato

    Inghilterra e USA


    Ciao Stephy,
    mi sono ricordata una cosa importante che vorrei dirti: c'è un volume dal titolo
    Le Professioni dello Psicologo
    di Sarchielli, 2002, Cortina,
    che in appendice descrive la situazione della psicologia in tutti i Paesi d'Europa, compresi i requisiti per esercitare le varie branche della professione.
    Lo puoi trovare in una qualsiasi biblioteca fornita: te lo consiglio, è molto bello e spero possa servire a chiarirti almeno un po' le idee.
    Auguri.

  7. #7
    Ospite non registrato
    Ciao Eowin,
    ti ringrazio moltissimo per l'indicazione sul libro, sicuramente me lo procurerò. Dev'essere interessante!

    Ciao!

    Stefy

  8. #8
    Ospite non registrato

    per Stefy

    Ciao Stefy!
    Lo psicologo s'inserisce in un contesto sociale e la sua immagine e i suoi compiti cambiano a seconda del Paese in cui esrcita.
    Negli Stati Uniti molte persone hanno un loro "analista" di fiducia, cosi' come noi abbiamo il dentista (scusate il paragone) , a cui si rivolgono periodicamente.
    In Europa é un po' diverso e per le persone in genere non é facile consultare. Io lavoro in Francia, dove ho svolto il tirocinio.
    Ti posso dire che puoi fare il tirocinio altrove che in Italia, ma prima devi far convalidare la sede proposta dalla commissione dello sportello tirocini.
    Tieni presente che tale sede deve avere certi requisiti e l'accordo dei responsabili della struttura.
    Uno psicologo riconosciuto nel suo Paese d'origine puo esercitare ovunque nella comunità europea. Spesso é il ministero della pubblica istruzione del Paese in cui vuoi andare che rilascia informazioni.
    Spero di esserti stata utile!

  9. #9
    Ospite non registrato
    Ciao Frenchy,
    ti ringrazio molto per le informazioni.
    A quanto mi dici fare un'esperienza all'estero (che sia di tirocinio o addirittura di lavoro) non è poi così impossibile. Il mio dubbio era legato in buona parte ad aspetti teorici, ovvero, mi chiedevo se la formazione fornita in Italia è compatibile con quella data in altri paesi. Per dirla in modo spiccio, se vado in GB e mi presento con un orientamento dinamico (che poi è quello che danno ai clinici in Italia) cosa mi dicono?!
    Come è stato il tirocinio in Francia? E' stata dura trovare lavoro poi?
    Grazie!

    Stefy

  10. #10
    Ospite non registrato

    risposta per Stefy

    Ciao di nuovo!
    Riguardo alla tua domanda io non credo che l'ostacolo più grosso sia il contesto teorico: certo in Francia, ad esempio, sono molto lacaniani e doltiani, pero ognuno ha le sue cornici teoriche di riferimento e si puo arricchire in seguito di altri contributi.
    C'é anche da dire che l'università italiana, con tutti i suoi difetti che ben conosciamo, ci da una buona formazione, piu lunga e in genere piu completa rispetto a molti altri Paesi d'Europa.
    E anche un discorso personale: una persona preparata e che parla molto bene la lingua credo possa lavorare ovunque o quasi; non conosco la situazione in Gran Bretagna, comunque in Francia non esistono né tirocinio né esame di Stato: il piu difficile é spiegare le differenze del percorso formativo e trovare il proprio posto, un po' come ovunque penso.
    Un consiglio: cerca di non farti spaventaree dalle differenze e da eventuale diffidenza, preparati bene e sii forte delle tue convinzioni: sei hai un orientamento psicodinamico non devi per forza cambiare perché tutti intorno a te sono comportamentisti.
    Un abbraccio

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