Sai Char_lie, partendo dalla tua prospettiva e dalla tua domanda, si capisce molto bene che non parli di qualcosa di astratto ma di concreto, sia come realmente accaduto, perchè qs cose accadono, purtroppo, sia come tentativo di spiegazione dei tuoi bisogni e del motivo per cui non ritieni adatta a te e ad altre persone la psicoanalisi, oltre a farle delle critiche perchè non ti sei sentito realmente rispettato e non vorresti che altre persone si trovassero in qs situazione; cioè nel sentirsi dirsi inizialmente che quella è la "terapia" giusta per trovarsi poi dopo un po' di fronte ad una specie di "voltafaccia" ed irritabilita' dell'analista, se ho ben capito, a causa della non progressione ed eventuale insuccesso dell'analisi, che ti sara' stata fatta molto "pesare", per indurti a smettere, provocandoti una certa sfiducia e delusione, poichè purtroppo, molti "analisti" che si comportano cosi', ci sono. Hai ragione a dire che invece di farti perdere qualche annetto, ti avrebbe dovuto dire prima che ilprocesso non stava funzionando e permetterti di cercare altrove, o per altre strade, perchè si comprende che qs storia, che ti ha creato secondo ikaro, che pero', mi sembra quello che ha capito meglio la situazone, in qs caso, una rappresentazione da "macchietta", che tu devi aver provato un senso di esasperazione.
Purtroppo, questa è una grande fetta di quel che viene definito il "sommerso" in psicoanalisi, molto piu' comune di cio' che credi, di pazienti che di fatto peggiorano, oltre a non migliorare, senza tirare in ballo tante resistenze o altro, bisognava indicare loro, un'altra strada.
Non so perchè, nel dichiarato bisogno di "far assumere al pz le responsabilita' delle proprie azioni e scelte", poi, si rifugga dall'"assumersi le proprie, per un trattamento che fallisce..da parte degli psicoanalisti, di molti di essi" e si rifugga dalla lettura atttenta della 1 domanda, che ad es., è un'urgenza sul "come fare" per...che eviterebbe molti dolori aggiunti, ad una persona e, a volte, anche allo stesso analista.
Se invece la domanda "come fare ..per" viene accolta, non ci si puo' poi giustificare teoricamente, dicendo che la psicoanalisi non serve a questo, creando una posizione da sottile "doppio legame", in cui porre la persona.
Io credo che da cio' che emerge dalle tue parole, sia piu' adatto un trattamento di altro tipo, per te e per aiutarti veramente, anche a restituirti un po' di fiducia ed equilibrio rispetto a certe urgenze che trapelano dal tuo linguaggio, di essere aiutato concretamente "a"....
Hai diritto a scegliere, per te; essendo stato qs 3d, aperto da te, ti ammiro per il coraggio con il quale hai cmq, portato la tua testimonianza.