• Opsonline.it
  • Facebook
  • twitter
  • youtube
  • linkedin
Pagina 2 di 2 PrimoPrimo 12
Visualizzazione risultati 16 fino 18 di 18

Discussione: Alitalia

  1. #16
    Postatore OGM L'avatar di willy61
    Data registrazione
    20-09-2004
    Residenza
    Albino (BG)
    Messaggi
    4,192
    Blog Entries
    281

    Riferimento: Alitalia

    Proviamo a considerare la storia di questa compagnia?

    Nel 2001, anno nero per l'Aviazione Civile mondiale, Alitalia paga più della concorrenza la flessione della domanda per la sua precedente crisi strutturale, in particolar modo per la concorrenza agguerrita delle compagnie low cost.
    Nello stesso anno Alitalia stipula un'alleanza con Air France ed entra a far parte di SkyTeam una delle principali alleanze aeree, i cui membri oltre ad Air France-KLM, sono: Delta Air Lines, Continental Airlines, Korean Air, Northwest Airlines, CSA Czech Airlines, Aeroflot e Aeroméxico. L'accordo con la compagnia francese prevede anche uno scambio azionario del 2%, in virtù del quale i due capiazienda Francesco Mengozzi e Jean-Cyril Spinetta entrano a far parte dei reciproci consigli di amministrazione. Mengozzi, confermato dal governo Berlusconi II, aveva in animo una fusione con Air France ed aveva ottenuto che la fusione fosse fatta attribuendo ad Alitalia il 30-35 % del capitale del network francese. Il governo però respinse la proposta


    Quindi, nel 2004 si tenta di vendere parte di Alitalia ad Air France. Ma Silvio non vuole e non la si vende.

    A fine 2006 il governo Prodi decide di cedere la compagnia, vendendo il 30,1% (poi innalzato al 39,9%) del capitale azionario, facendo così scattare l'obbligatorietà dell'OPA per il nuovo compratore. La gara però, dopo otto mesi, fallisce per il ritiro progressivo di tutti i concorrenti. Tra i partecipanti alla gara i pretendenti più autorevoli erano AP Holding di Carlo Toto (Holding che controlla Air One), Texas Pacific Group (fondo americano che ha già lavorato nel rilancio di Continental Airlines e Ryanair) e la compagnia russa Aeroflot.

    Nel 2006 Prodi ci riprova. Ma, ancora una volta, Berlusconi non vuole. E tira fuori la mitica "cordata" di imprenditori italiani. Pronti a rilevare Alitalia. Cordata che nicchia per mesi e non si fa vedere. Poi, quando si fa vedere, propone condizioni difficilmente accettabili dai lavoratori.

    Ora, io penso che il risultato cui si è arrivati si debba anche alla tentazione (cui è francamente difficile resistere) di sare una legnata sui denti al miracoloso Presidente del Consiglio. Come dire: "Hai voluto la bici? Adesso pedala!". Non voleva vendere ad Air France, ha bloccato per due volte la privatizzazione, adesso può venir costretto a subirla.

    Perché, comunque vadano le cose, le rotte aeree un tempo servite da Alitalia dovranno pur essere servite da qualcuno. Magari con qualche pilota in meno, magari con condizioni contratturali più difficili per qualcuno. Ma la richiesta c'è. Se non lo farà Alitalia lo farà qualcun altro.

    Peraltro, è una vicenda nella quale si vede bene la difficoltà di tutta la classe politica italiana nel fare politica. Nel decidere, cioè, quali debbano essere le linee di sviluppo dell'Italia. Da questo punto di vista abbiamo assistito a teatrini veri e propri, dalla lotta tra Formigoni e D'Alema su Malpensa fino agli ultimi avvenimenti relativi ad Alitalia.
    Insomma, la politica, quella vera, non si è vista laddove sarebbe stata necessaria. Quel che si è visto è stata una lotta per distribuire regalie ad "amici" di vario genere (o il fatto che Marina Berlusconi sia entratat nel Consiglio di Amministrazione di Mediobanca è un caso?).

    Buona vita

    Guglielmo
    Dott. Guglielmo Rottigni
    Ordine Psicologi Lombardia n° 10126

  2. #17
    Postatore Compulsivo L'avatar di Tania1979
    Data registrazione
    18-01-2007
    Messaggi
    3,033

    Riferimento: Alitalia

    Questo l'ho copiato dal sito de "iLGiornale"..Bonanni parla di come stanno le cose tra i sindacati (18 settembre)

    I vertici della Cai a Palazzo Chigi Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha incontrato a Palazzo Chigi i vertici della Cai. Il colloquio, a cui partecipano il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta e i ministri delle infrastrutture, Altero Matteoli, dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, e del Welfare, Maurizio Sacconi, segue il confronto governo-sindacati-Cai.

    Cisl, Uil e Ugl "La Cisl dà adesione alla proposta Cai". Lo ha detto il leader del sindacato, Raffaele Bonanni, intervenendo all’incontro su Alitalia a Palazzo Chigi con i vertici di Cai. "I giorni di trattativa - ha ricordato Bonanni - non sono passati invano perché abbiamo discusso sul piano industriale attentamente: non ricordo che sia mai successo che un sindacato si rimangiasse la parola dopo aver ottenuto modifiche importanti sul piano industriale e, soprattutto, dopo aver condiviso un progetto come questo. Pur riconoscendo i limiti di questa operazione, la parola data va mantenuta. Inoltre ci sembra importante la proposta del presidente della Cai, Roberto Colaninno, di distribuire il 6% degli utili futuri ai lavoratori. Così si apre una prospettiva per la partecipazione anche dei lavoratori alla governance aziendale". Anche l'Ugl ha detto sì al piano tramite la sua leader Renata Polverini. Sulla stessa linea Luigi Angeletti (Uil): "La conclusione di merito è lontana, ma la Cai non ritirerà l’offerta per colpa della Uil".E Bonanni, dopo l'incontro insiste: "La Cisl ha detto sì al piano: "Abbiamo dato la nostra adesione - spiega - perché abbiamo avuto rassicurazioni su molti punti e anche perchè non vogliamo dare il fianco a nessuno per far fallire l’Alitalia. Non so se Cai è pronta ad andare avanti senza la Cgil. Ci possiamo solo separare dal buon senso. Noi - conclude - abbiamo già aderito, perchè non vogliamo separarci dal buon senso".

    Parole di Bonanni e Angeletti che fanno chiaramente capire di chi è veramente la colpa se succede qualcosa...oggi è successo quello che loro già sapevano visto che conoscono bene i vertici della Cgil..

    Per me cè solo un motivo dietro: far fare brutta figura a Berlusconi..mi pare fin troppo evidente
    I sindacati erano tutti d'accordo! solo la Cgil ha preso un mano 200 piloti (su 1500) e li ha scagliati contro tutto e contro tutti..e per un solo motivo:

    Far fare brutta figura al Governo! questo è lo scopo politico che cè dietro a questo ennesimo disastro all'Italiana!!
    MA vi pare possibile che 200 piloti se ne fregano di 20000 dipendenti e fanno fallire Alitalia perchè non vogliono ridursi lo stipendio del 7%? Gente che guadagna 235.000 euro all'anno!!!!!!!



    E questo dal sito di "Libero":

    È finita come immaginavamo: male. I kamikaze della Cgil e dell’Anpac hanno detto no alle offerte della società presieduta da Colaninno e tutto è saltato per aria. Alitalia fallisce e chi s’è visto s’è visto. Il sindacato rosso e quello dei signorini piloti, uniti da un patto scellerato, preferiscono la disoccupazione al lavoro. In questo modo si illudono di aver inferto a Berlusconi un colpo mortale; in realtà hanno ucciso la compagnia aerea, sé stessi e migliaia di dipendenti addetti ai servizi. Cose che solo in Italia possono succedere a causa di un sindacalismo barricadiero capace di anteporre interessi politici alla vita dei lavoratori. Ma quello di Epifani è un colpo di coda d’una fiera in procinto di tirare le cuoia, un atto di irresponsabilità che la Cgil pagherà caro sempreché il governo all’ultimo momento non cali le brache ma sappia cogliere l’occasione per dire al Paese: ecco con chi abbiamo dovuto fare i conti, gente incosciente pronta a sputare su un impiego sicuro pur di dimostrare la propria presunta onnipotenza.


    Sempre da "Libero":

    È una sintesi paradossale del peggio tra le cattive abitudini della vecchia Italia di Stato, l’epilogo della trattativa tra i sindacati e la cordata privata che si candidava a rilanciare il vecchio carrozzone pubblico volante. Un’alleanza inedita, quella che obbliga i privati di Cai a ritirare la propria offerta. L’alleanza tra il sindacato storico della sinistra italiana, che mostra di non avere ormai più niente in comune con la gloriosa tradizione dei Giuseppe Di Vittorio e dei Luciano Lama, che difendevano il lavoro. E che invece oggi abbraccia con languore le sigle del sindacalismo autonomo dei piloti, attestate su una difesa di privilegi corporativi che non hanno più alcuna possibile sostenibilità nel mondo attuale, colpito da una dura crisi che rende ancora più necessario tenere i conti in regola e gestire secondo efficienza. Non come se una compagnia aerea fosse un soviet. Al leader della Cgil Epifani qualche problemino inevitabilmente lo pone, l’inedita alleanza tra barricaderi di vecchio e nuovo conio. Tanto che prima nella mattinata di ieri la Filt-Cgil, l’organizzazione di categoria del sindacato rosso, aveva firmato insieme ai cinque sindacati autonomi la controproposta (...) (...) alla Cai che è stata respinta dai privati. Poi, verso le 14, due ore prima dell’assemblea dei soci privati, il segretario della Cgil ha scritto una lettera a Roberto Colaninno nella quale ha espresso un sì all’accordo quadro che definisce il perimetro aziendale, per poi aggiungere però che senza un assenso dei piloti la Cgil non se la sentiva. Diciamo che a Epifani all’ultimo minuto deve essere apparso chiaro che la firma posta dalla sua categoria a un documento dei piloti nel quale alla Cai si chiedeva l’invarianza delle loro retribuzioni (fino a 13 mila euro al mese, tutto compreso), e poi un’ulteriore discussione sui loro esuberi, fa letteralmente a pugni con la tradizione operaista della Cgil “storica”. Al personale di terra della vecchia Alitalia, dove la Cgil conta il più dei suoi iscritti, a loro sì che durante la trattativa con Cai era stata garantita una sostanziale invarianza dei salari, e una diminuzione di quasi mille esuberi: ma stiamo parlando di personale che guadagna poco più o poco meno di mille euro al mese.

  3. #18
    Postatore Epico L'avatar di sportgirl
    Data registrazione
    24-11-2005
    Residenza
    trieste
    Messaggi
    5,056

    Riferimento: Alitalia

    aumentano le tasse d'imbarco e i soldi andranno per quelli in cassa d'integrazione
    già prima il costo era spropositato...il biglietto in sé non costava tanto ma le tasse aeroportuali erano altissime: es. costo totale 150 €, tasse aeroport costo 98€
    e ora il ministro invita tutti ad acquistare i biglietti alitalia per fargli un favore...
    ...ma andate a fa tutti quanti!
    "chi la dura la vince"

    "non c'è niente di più comune che il desiderio di essere importanti"

    "la vita è come una battaglia navale...oggi ci sei...domani effe otto"

Pagina 2 di 2 PrimoPrimo 12

Privacy Policy