Mozione del Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia
Il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, riunitosi il giorno 4 novembre 2008 nell’Aula Magna di Via Marina 33, denuncia le disposizioni della Legge 133, relative al drastico e indiscriminato taglio del Fondo di finanziamento ordinario, al sostanziale blocco del turn-over, alla decisione di rendere possibile la trasformazione degli Atenei in Fondazioni di diritto privato.
Tali provvedimenti rischiano di compromettere il diritto allo studio per gli studenti e di vanificare i programmi di risanamento e di rinnovamento delle Università italiane; soprattutto, la Legge 133 favorisce la destrutturazione del sistema pubblico dell’Università, orientando al ribasso il valore ed il livello scientifico del lavoro di ricerca e dei processi della formazione, rendendo le attività di apprendimento meno qualificate e più costose per gli studenti.
Nel ribadire l’assoluta necessità che il sistema universitario italiano rimanga pubblico, preparato a rispondere con qualificazione ai bisogni della ricerca e della formazione per il nostro paese, il CdF di Lettere e Filosofia chiede al Governo che la Legge 133 venga ritirata e che provvedimenti di riforma vengano subito deliberati con il coinvolgimento degli organi di rappresentanza del sistema universitario.
Il CdF di Lettere e Filosofia condivide le iniziative pubbliche di dibattito e di critica condotte nei confronti dei dispositivi della Legge 133 che culmineranno nella giornata di manifestazione nazionale convocata a Roma per il giorno 14 novembre; invita il Preside a sospendere l’attività didattica nei giorni tra il 10 e il 14 novembre, in concomitanza con le iniziative rivolte a preparare momenti pubblici di riflessione e di dibattito con la più ampia partecipazione di docenti e di studenti.
Il CdF di Lettere e Filosofia esprime il proprio sostegno alle azioni di protesta messe in campo dagli studenti delle Università italiane nei confronti della Legge 133, precisando che le attività didattiche e di ricerca debbono svolgersi regolarmente in strutture fruibili a tutti; conferma l’impegno dei docenti della Facoltà nelle pubbliche manifestazioni di denuncia e nella partecipazione a ogni forma di proficuo dialogo con gli studenti; accoglie la proposta dei docenti di organizzare seminari di studio sui temi dell’autonomia universitaria e del governo degli Atenei, delle esigenze urgenti della ricerca, dei bisogni di ristrutturazione del sistema della formazione universitaria.