PSICOLOGIA E LAVORO.
Vorrei dedicare questo spazio a tutti coloro che tentano disperatamente di inserirsi nel mondo del lavoro esercitando la professione di psicologo, ma che si trovano a gravitare in circuiti lavorativi, istituzionali e non, che sottostimano la psicologia relegandola a ruoli marginali.
C'è sempre meno spazio per gli psicologi nella sanità, nella giustizia, nella scuola. Svolgere una attività privata diventa quasi impossibile, per la concorrenza e per i costi connessi, mentre lo psicologo tenta di inserirsi da outsider nei settori più disparati.
Le discipline psicologiche hanno una loro specificità che in Italia non è riconosciuta adeguatamente. L'iter per diventare psicologo è lungo e difficoltoso e prepara professionisti validi che non hanno alcuno sbocco nel mondo del lavoro.
Perché accade ciò?
Gli psicologi hanno coscienza del fatto che ormai in Italia sono più di 60 mila unità ?
E' possibile che le discipline psicologiche non siano mai state adeguatamente sostenute a livello politico e legislativo?
E' possibile che gli psicologi, esperti di psicologia delle masse e custodi dei segreti della psiche non riescano a raggiungere risultati collettivi per la loro professione ?
Nella speranza che questo spazio rappresenti uno strumento utile a catalizzare esperienze e contenuti su questo tema, porgo cordiali saluti.
Se volete dare un contributo a questa causa visitate Professione Psicologo