Originalmente inviato da
willy61
Ciao RosaBlu
Io non ho posto la questione in termini di valore della professione. Che la professione di counsellor, come tante altre, abbia un valore lo dò per scontato. Non è questo il punto.
Il punto è che, se sbaglio io, il cliente ha uno strumento di difesa "forte" (come accade per medici, avvocati e persino dottori commercialisti). Se sbaglia il counsellor non succede nulla di nulla.
Quanto a chi abbia scritto i codici deontologici, non ne ho la più pallida idea, e non vedo che c'entri. Ho sempre pensato fossero stati scritti dai counsellor, dato che chi altri può normare una condotta professionale, se non chi quella professione la pratica?
Buona vita
Guglielmo