• Opsonline.it
  • Facebook
  • twitter
  • youtube
  • linkedin
Visualizzazione risultati 1 fino 10 di 10
  1. #1
    Partecipante Affezionato
    Data registrazione
    12-08-2008
    Messaggi
    70

    Cognitivo-costruttivista: ambiti applicativi

    Il mio dubbio più grande nella scelta della scuola di specializzazione è che l'orientamento scelto possa limitarmi nelle possibilità lavorative. Cosa ne pensate di questo orientamento?Qulacuno frequenta una scuola di questo indirizzo?

  2. #2
    Matricola
    Data registrazione
    15-07-2008
    Messaggi
    18

    Riferimento: Cognitivo-costruttivista: ambiti applicativi

    Ancora in dubbio?
    Anche io sto pensando di scegliere una scuola con questo indirizzo... La mia è a Roma ed è ad indirizzo cognitivo post razionalista. Io penso che non comporti problemi a livello lavorativo, soprattutto perchè permette di lavorare sia col singolo che in gruppo. Non so, però, se è l'indirizzo giusto per me. Ci sono così tante scuole?!?

  3. #3
    Partecipante Affezionato
    Data registrazione
    12-08-2008
    Messaggi
    70

    Riferimento: Cognitivo-costruttivista: ambiti applicativi

    Ma il cognitivo-costruttivista può essere utilizzato anche con bambini?

    **Edit**
    La psicoterapia costruttivista, sempre più diffusa nel mondo e introdotta in Italia dai responsabili del CESIPc, è indicata nel trattamento di tutti i disturbi psicologici, e si rivolge agli individui (adulti, adolescenti e bambini), e alle coppie. Avendo un obiettivo ‘ricostruttivo’ anziché sintomatico, la terapia è di media-lunga durata, con sedute settimanali

    Confermate?
    Ultima modifica di 2862232_FI : 27-04-2009 alle ore 15.24.00

  4. #4
    Partecipante Super Esperto L'avatar di CHIARA09
    Data registrazione
    28-02-2007
    Messaggi
    609

    Riferimento: Cognitivo-costruttivista: ambiti applicativi

    si.
    considerate che tutte le psicoterapie possono essere applicate a gruppi, singoli, coppie, bambini ecc.
    solo ci sono terapie più adatte a gruppi come la relazionale e terapie più adatte al singolo( cognitivo-comportamentale). naturalmente dipende molto anche dai bisogni del paziente e dalla suo disturbo.
    cmq anche io sono stra indecisa per quanto riguardal'indirizzo della scuola da scegliera

  5. #5
    Neofita L'avatar di brunildee
    Data registrazione
    29-03-2007
    Residenza
    provincia di Venezia
    Messaggi
    6

    Riferimento: Cognitivo-costruttivista: ambiti applicativi

    Ciao A tutti!
    questo aricolo mi è stato utile nella celta della scuola..anch'io sono indirizzata verso quella costruttivista, credo che mi iscriverò al cesipc a Padova (anche se quella di Salvini di Mestre continua ad allettarmi..)
    Ve lo riporto, spero che sciolga un po' di dubbi che giustamente ci attanagliano!

    NEWS 26/12/2008 - PSICOLOGIA Sorpresa, la psicoterapia funziona Una serie di indagini internazionali lo conferma: non ci sono solo le remissioni spontanee e i farmaci. Ma non si è individuato un tipo di approccio, dallo psicodinamico fino al sistemico, che prevalga su tutti gli altri ANNA OLIVERIO FERRARIS * E' utile ricorrere allo psicoterapeuta o allo psicoanalista? Oppure è preferibile, quando si è ansiosi, insicuri, depressi o preda di un'ossessione rivolgersi ai farmaci? Siamo certi che le psicoterapie curino oppure la remissione, quando c'è, è legata al passare del tempo e quindi è spontanea? E ancora: come orientarsi nella grande varietà di scuole e di approcci terapeutici presenti sul mercato? Esistono metodi più efficaci di altri? Metodo di indagine A queste domande risponde un interessante articolo pubblicato su «Psicologia Contemporanea», la rivista «storica» degli psicologi italiani. L'autore, Mauro Fornaro, spiega come a partire dalla fine degli Anni Sessanta siano nate - anche sotto la spinta dalle compagnie assicurative e dai servizi sanitari nazionali che nelle psicoterapie investono il loro denaro - delle associazioni internazionali, con sezioni in vari Paesi occidentali, tra i quali anche l'Italia. Compito istituzionale di queste associazioni è quello di occuparsi della ricerca in psicoterapia, promuovendo studi in grado di seguire l'iter terapeutico dall'inizio alla fine. Il metodo di indagine utilizzato in questo genere di studi è tanto complesso quanto rigoroso ed ora possiamo disporre di risposte piuttosto interessanti e anche un po' sorprendenti. Un primo risultato, unanime, è che le psicoterapie vantano una percentuale di sicuri successi al di sopra delle remissioni spontanee. Per ogni patologia considerata, infatti, gli effetti sono decisamente superiori ai gruppi di controllo, o almeno pari o superiori alle cure con psicofarmaci, di cui comunque rendono più duraturi gli effetti. Il 60-80% dei casi trattati presentano importanti miglioramenti. Se si utilizza poi la risonanza magnetica e altre tecniche di esplorazione del cervello, si trova una concomitanza tra successo della psicoterapia e rilevanti variazioni nel funzionamento delle aree cerebrali interessate. Inutile dire che questo risultato fornisce una sostanziale boccata d'ossigeno a tutti coloro che si dedicano alla psicoterapia, la cui efficacia era stata messa in dubbio dalle ricerche pionieristiche condotte negli Anni Cinquanta dallo psicologo Hans Eysenck. Risultato intrigante Il secondo risultato è invece più intrigante e sorprendente. Confrontando i risultati provenienti da ricerche eseguite su percorsi terapeutici condotti con approcci e tecniche differenti (psicodinamico-psicoanalitico, cognitivo-comportamentale, umanistico-esistenziale, sistemico-relazionale ecc.), è emerso che non c'è evidenza che un tipo di approccio sia superiore ad un altro. Su questo punto secondo i ricercatori varrebbe il verdetto di Dodo (un personaggio di Alice nel paese delle meraviglie): «Tutti hanno vinto e ciascuno merita un premio». Ma se le tecniche di scuola non sono determinanti ai fini del successo terapeutico, quali sono allora i fattori che maggiormente contribuiscono al successo terapeutico? Più che i fattori specifici, ossia il metodo e le tecniche di trattamento, che inciderebbero per non più dell’8%, l’effetto curativo dipenderebbe in gran parte dai fattori aspecifici. Tali fattori consistono principalmente nella persona del terapeuta: la sua esperienza, il tuo talento, le sue doti umane di ascolto e di disponibilità e, inoltre, nella qualità del rapporto che si instaura tra lui e il paziente. Un fattore centrale risulterebbe essere la cosiddetta «alleanza terapeutica», ossia un mix fatto di fiducia del paziente nei confronti del terapeuta, disponibilità empatica di quest’ultimo e, soprattutto, la sensazione e l’impegno, da parte di entrambi, di lavorare insieme per un obiettivo comune. Legame profondo Pur non trattandosi di amicizia, quello che unisce il paziente al terapeuta è un legame profondo che consente al paziente di esprimersi liberamente senza sentirsi giudicato oppure criticato. Questi sente di essere coinvolto in una relazione stabile, sicura, onesta, non coercitiva e «nutriente», al cui interno può esprimersi spontaneamente senza doverne subire le conseguenze. In questo clima egli incomincia a porsi domande su ciò che non sa ancora di se stesso, il che alimenta il suo interesse e il suo impegno e lo porta ad iniziare a pensare in modo diverso, uscendo dagli schemi abituali. * UNIVERSITA’ LA SAPIENZA - ROMA
    Elisa

  6. #6
    Partecipante Super Esperto L'avatar di CHIARA09
    Data registrazione
    28-02-2007
    Messaggi
    609

    Riferimento: Cognitivo-costruttivista: ambiti applicativi

    bè io ho fatto la tesi sul processo psicoterapeutico e dul verdetto di dodo, ma sono ancora indecississima sull'indirizzo da prendere.
    bè proverò l'iscrizione a 3 scuole poi si vedrà chi mi prende e poi sceglierò.

  7. #7
    Partecipante Affezionato
    Data registrazione
    12-08-2008
    Messaggi
    70

    Riferimento: Cognitivo-costruttivista: ambiti applicativi

    Ciao, sapete indicarmi dei libri recenti sul cognitivismo-costruttivista?
    Grazie

  8. #8
    Partecipante
    Data registrazione
    16-08-2008
    Messaggi
    32

    Riferimento: Cognitivo-costruttivista: ambiti applicativi

    Ciao! qualcuno di voi frequenta o ha frequentato la scuola CESIP di padova?

  9. #9
    Partecipante Affezionato
    Data registrazione
    09-06-2008
    Messaggi
    76

    Riferimento: Cognitivo-costruttivista: ambiti applicativi

    Ciao! io sono indecisa tra la Cesipc e l'Istituto di Psicoterapia Analitica entrambe a Firenze.Qualcuno di voi mi può aiutare? Le conoscete?

  10. #10
    Neofita L'avatar di dadajojo
    Data registrazione
    02-03-2005
    Residenza
    campania
    Messaggi
    4

    Riferimento: Cognitivo-costruttivista: ambiti applicativi

    Citazione Originalmente inviato da 2862232_FI Visualizza messaggio
    Il mio dubbio più grande nella scelta della scuola di specializzazione è che l'orientamento scelto possa limitarmi nelle possibilità lavorative. Cosa ne pensate di questo orientamento?Qulacuno frequenta una scuola di questo indirizzo?
    Ciao!
    Io sono al 3 anno della Scuola di Psicoterapia Costruttivista dell' ICP (Institute of Constructivist Psychology) di Padova.
    Prima di scegliere la scuola sono stata a diverse presentazioni, alla fine ho scelto tra il CESIPc e l'ICP, preferendo quest'ultima scuola perchè l'ho trovata più competitiva sul piano qualità/prezzo.

    Oggi, dopo 3 anni, ti posso dire che rifarei la stessa scelta, la scuola mi ha dato moltissime opportunità di crescita e non solo sul piano professionale, ma anche personale.
    Ho avuto (ed ho) modo di conoscere ed avere come docenti insegnanti di fama internazionale, di partecipare anche in qualità di relatrice a convegni internazionali e di esercitare la pratica clinica con la supervisione di didatti disponibili e preparati.

    La teoria costruttivista, poi, è una delle teorie che più si prestano ad essere applicate in ambiti e contesti anche molto diversi tra loro! Per cui, se fossi in te, mi preoccuperei più che altro di capire a quale approccio psicoterapeutico ti senti maggiormente vicina.

    Anche per questo, prima di scegliere, ti consiglio di partecipare a un incontro di presentazione della scuola.

    Se ti interessa a breve, a Padova, ci sarà un seminario di presentazione della mia scuola. Parteciparvi potrebbe essere il modo migliore per chiarirti le idee sia sul modello teorico costruttivista che sulla scuola.

    Ti allego il link dell'ICP: Scuola di Psicoterapia Costruttivista | ICP Italia

    Buona scelta!!!

Privacy Policy