Originalmente inviato da
jamostex
Ciao,
innanzitutto grazie del link e della possibilità che ci dai di conoscere il tema del thread direttamente dalle parole di Re.
Premetto che conosco poco la PNL e il poco che conosco non mi piace e aggiungo che sciocchezze (avrei detto cazzate ma ho riprogrammato neurolinguisticamente) come queste inserite nelle prime pagine del libro stavano per farmelo chiudere sconsolato:
"Ho sempre diffidato dei formatori che spiegano perfettamente cose che non hanno mai applicato nella loro vita, di psicologi che, basta guardarli in faccia, hanno molti più problemi dei loro pazienti..."
"Tutti hanno bisogno di un buon allenatore, senza che questo significhi necessariamente avere particolari problemi da risolvere. Se ti rivolgi a uno psicologo o a uno psicoanalista, per esempio, cerchi un terapeuta con un background medico e in qualche mo do riconosci che c’è qualcosa che non va, che hai un problema, una patologia o che, nella peggiore delle ipotesi, sei molto malato e necessiti di uno specialista."
...tuttavia mi sono turato il naso e sono arrivato a una cinquantina di pagine e penso lo finirò, perchè credo che la curiosità verso qualcosa che ha molta presa ci aiuta a capire tante cose.
Devo dire che al punto del libro in cui sono arrivato ho letto:
- tante cose giuste
- tante banalità
- alcune cazzate
- svariate generalizzazioni e semplificazioni
Le domande su cui sarebbe utile riflettere per noi psicologi (ma non solo) sono:
- perchè un approccio del genere ha molto mercato?
- perchè e con chi ce la dobbiamo prendere se ha molto mercato? ...ammesso che dobbiamo prendercela.
- perchè in alcuni casi questo approccio ha successo?
- perchè invece in altri casi non funziona?
- perchè la nostra professione è cosi poco conosciuta (in Italia...e spesso anche su questo forum)?