Originalmente inviato da
Iggy1982
Inoltre, non è nemmeno vero che i videogiochi o i film debbano rappresentare situazioni entro i confini della legalità; altrimenti saluteremmo anche CSI in televisione. Né mi pare che lo scopo di film o giochi che illustrino violenza sia "normalizzare" attività illecite, altrimenti fioccherebbero denuncie per istigazione a ogni tipo di crimine, a tutte le ore e su tutti i canali mediatici.
Il punto fondamentale è che si confonde la rappresentazione del reato con il reato di rappresentazione. E' indubitabilmente reato (oltre che una cosa schifosamente abietta contro la quale servirebbero pene medioevali) pubblicare fotografie di minori di natura sessuale, per esempio.
Ma usare la violenza sessuale come soggetto narrativo non può esserlo, a meno che questo non collida con le leggi che puniscono il reato precedente Quindi è umanamente impossibile accettare che un'attrice minorenne venga utilizzata per recitare scene sessualmente spinte (l'attrice di Lolita infatti non veniva mai inquadrata in certe situazioni, lasciando solo intendere l'atto sessuale vero e proprio), ma è normale vedere bambini che recitano la parte di soggetti vittime di abusi (e il mondo del cinema è pieno di esempi).
Non so di quali associazioni tu stia parlando, ma dubito fortemente che qualcuno possa considerare la pedofilia una "normalita" senza essere sbattuto in carcere vedendosi gettare la chiave in un tombino. Ma il punto non è questo, perché non si ha da mettere in dubbio che la pedofilia e l'abuso sessuale siano azioni di una disumanità vomitevole.
Torno a dire: molti giochi permettono di uccidere anche innocenti, in caso si apra il fuoco su obiettivi non nemici; ma non per questo sono intesi per allevare serial-killer. Così come la nota serie televisiva "I Soprano" non è volta a "normalizzare" la realtà delle cosche mafiose.