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  1. #16
    Partecipante Esperto L'avatar di lauramir
    Data registrazione
    01-10-2004
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    308

    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    Grazie, anche il tuo mi piace, ed in effetti mi hai fatto notare che devo perfezionare delle cose. Avrei dovuto mettere i rischi (li ho dimenticati), l'organizzazione dei metodi, tipo bisettimanale o di più ecc, e anche un test tipo il tuo per la valutazione.
    Ho modificato direttamente alcune di queste cose così chi legge ha un quadro più completo.

    Posso migliorare va.
    Ultima modifica di lauramir : 11-06-2009 alle ore 22.43.31

  2. #17
    Partecipante Assiduo
    Data registrazione
    07-03-2009
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    127

    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    Citazione Originalmente inviato da Akiropita82 Visualizza messaggio
    ...ci provo anche io:


    Premessa ed analisi:
    A fronte della tragedia che ha colpito L'abruzzo lo scorso Aprile, e considerando l'elevato numero di soggetti coinvolti e attualmente vittime di condizioni sfavorevoli risulta necessario un intervento che sia in grado di offrire sostegno ai terremotati al fine di prevenire eventuali disturbi psico-fisici ma anche di sostenere qualora fossero già presenti.
    A tal proposito, risultano interessanti alcune ricerche secondo le quali persone coinvolte in grandi tragedie, necessiterebbero di "valvole di sfogo" per poter elaborare IL VISSUTO EMOTIVO che contrariamente causerebbe danni alla salute psico-fisica.
    Alla luce di quanto appena riportato, trova una giustificazione il seguente progetto.

    DESTINATARI: soggetti colpiti dal Terremoto Abruzzese.
    e olontari

    OBT GENERALE: offrire sostegno alla popolazione abruzzese stravolta dal terremoto e prevenire eventuali disturbi.

    OBT SPECIFICI:
    -ridurre il malessere e gli stati ansiosi dei terremotati (training di rilassamento)
    -aumentare il senso di sicurezza dei soggetti terremotati
    -aumentare il senso di competenza, controllo nonchè di autoefficacia dei volontari coinvolti

    METODOLOGIA E ATTIVITA':
    lA METODOLOGIA ATTIVATA, sarà di tipo prevalentemente attiva-partecipativa nel dettaglio sarà organizzata secondo il seguente schema:

    1) verranno organizzati gruppi di auto-aiuto durante i quali ognuno dei soggetti partecipanti avrà la possibilità di riportare le proprie paure e sofferenze. Il tutto verrà gestito da un terapeuta esperto in psicologia dell'emergenza, il quale provvederà ad ristrutturare certe convinzioni irrazionali e disfunzioanli per il soggetto associando all'ascolto attivo anche training di rilassamento corporeo.
    Queste attività saranno organizzate in base alle richieste del momento, dunque non è possibile prevedere i tempi con precisione.

    2) Per aumentare il senso di sicurezza delle vittime terremotate, verranno organizzati degli incontri informativi nella tenda principale del campo con cadenza bisettimanale,
    nte i quali i presenti verrano informati costantemente degli interventi previsti per la ricostruzione delle città colpite. Il tutto verrà organizzato in collaborazione deiolontari che provvederanno all'aggiornamento delle informazioni contattando le strutture coinvolte e competenti.

    3) I volontari verranno coinvolti in attività informative e formative gestite da uno psicologo. Durante la formazione, verrà consegnato del materiale e verranno inoltre organizzati role plaing per favorire l'apprendimento di abilità comunicative efficaci.

    TEMPI: Il presente progetto avrà la durata di 6 mesi.

    RISCHI: difficoltà nel reperire volontari perchè insufficienti, resistenze da parte della popolazione colpita;

    RISORSE: idem al progetto di sopra

    COSTI: vi do una bella notizia. Ho seguito il corso svoltosi a maggio presso l'università di padova e i tutor hanno detto che non serve inserire la voce costi perchè non conosciamo le tariffe. Io infatti, metterò solo la voce per far capire alla commissione che so della sua esistenza

    VALIDAZIONE: EX ANTE: QUESTIONARIO Beck Depression Inventory per valutare lo stato di malessere. Questionario sull'autoefficacia per i volontari di apprendimento sui principale contenuti della psicologia dell'emergenza.

    IN ITINERE: coinciderà con il monitoraggio del progetto, per individuare eventuali defaillancesche ostacolano il raggiungimento degli obt, in modo da effettuare una risistematizzazione dei punti critici

    EX-POST: Stessi questionari per fare il confronto tra il prima e il dopo, in più aggiungerei un questionario per valutare il gradimento del progetto.

    Magari ci metterei un controllo dopo 6 mesi dalla fine del progetto.

    Questo è lo schema che ci hanno detto di seguire, inoltre cci hanno detto che il progetto può anche essere di una sola pagina l'importante è sfiorare tutti i punti...e di stare calmi.
    Spero di aver messo tutto...che ne dite. A me quello di Lauramir piace, tocca tutti i punti e non dice assurdità quindi direi che va benone
    ciao ragazze! io ho fatto un progetto moooolto simile al vostro..forse abbiamo preso buono spunto da internet (almeno io l'ho fatto!!!!)


    Premessa ed analisi del contesto:
    -il terremoto in abruzzo (molte vittime, molti sfollati, area vasta, molte scosse di assestamento)
    -effetti psicologici (sensazione di aver perso tutto, manxcanza punti di riferimento e incontro, mancanza di aspettative verso il futuro, sensazione di mancanza di dignità, spesso incremento abuso alcool e psicofarmaci)
    -la psicologia dell'emergenza (prevenzione secondaria)
    -il dptds (sintomi e rischi)

    DESTINATARI: soggetti colpiti dal Terremoto, (soprattutto bambini e anziani) e volontari

    OBT GENERALE: offrire sostegno alla popolazione e ai volontari per prevenire disturbi.

    OBT SPECIFICI:
    -fornire supporto, ascolto e possibilità di rielaborare trauma
    -informare sul dptds
    -dare informaioni su terremoto
    -fornire punti di ritrovo


    METODOLOGIA E ATTIVITA':
    lA METODOLOGIa sarà basata sull'ascolto empatico e sul confronto

    ATTIVITA':
    1) verranno organizzati gruppi di auto-aiuto durante i quali ognuno dei soggetti partecipanti avrà la possibilità di riportare le proprie esperienze e condividerle con il gruppo. ciò porta a sentirsi compresi, aiuta l'espressione delle emozioni e da contenimento


    2) Per aumentarela comprensione del sisma nelle vittime terremotate, verranno organizzati degli incontri informativi, nelle tendopoli e nelle scuole, verranno distriubuiti opuscoli esplicativi sulle cause del teremoto.
    questi incontri saranno gestiti da geologi volntari e da uno psicologo

    3) I volontari verranno coinvolti in attività informative e formative gestite da uno psicologo

    4) verranno crati dei centri di ascolto (uno permanente presso l'ospedale e altri dislocati nel territorio presso le tendopoli)
    in cui i soggetti potranno essere ascoltati ed entrare in relazione accogliente con gli psicologi

    5) verrà costruito un centro di aggregazione nel quale si svolgeranno attività ludico ricreative e servirà com epunto di riferimento e di ritrovo

    TEMPI: Il progetto avrà la durata di 12 mesi

    RISCHI:
    -difficoltà nel reperire volontari
    -non trovare operatori adeguatamente formati
    -resistenze da parte della popolazione colpita (anziani
    -ritardi nell'attivazione della rete di sostegno

    RISORSE:-3 psicologi
    - 2 geologi volontari
    5 educatori



    VALUTAZIONE IN ITINERE : questionari creati ad oc per rilevare il gradiemnto delle attvità nella popolazione , per rilevare la partecipazione e per capire se le attività soddisfano i bisogni
    EX-POST: ricerche epidemiologiche per verificare l'incidenza del dpts
    FOLLOW UP: dopo un anno dalla fine del progetto

    questo è quello che ho fatto io...ma che dite: TROPPE ATTIVITà PROPOSTE?
    inoltre ho un dubbio sulla metodologia...è giusto dire si basa su ascolto empatico, comprensione ed espressione delle emozioni? in pratica su rogers???


    cioa a tutte !!! e forza che manca poco!!! (questo non ho ancora capito se sia un bene o un male....)
    Ultima modifica di francescap1981 : 12-06-2009 alle ore 09.56.23

  3. #18
    Partecipante Esperto L'avatar di lauramir
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    308

    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    Bè credo che la teoria di Rogers vada bene, ma se dovesse uscire nella traccia la teoria di riferimento specificalo che stai usando questo approccio.
    Cmq le attività non sono molte secondo me. Ma sia tu che Akiropita82 avete usato delle fasi un pò diverse dalle mie, le avete presa dal libro del prof. Rollo? Ma la validazione non c'è?

  4. #19
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    ciao laura!
    sì, le ho prese dal libro del prof. rollo! comunque non ti preoccupare per le fasi! non credo s
    aranno così fiscali...credo che invece sia importante essere coerenti con scopi e attività!!!
    hai ragione è meglio esplicitare la teoria di riferimento..

    mi sta venendo un dubbio: credo che ci sia differenza tra un progetto di supporto ai terremotati (quello che ho proposto io) e uno che tratti nello specifico il dptds nei terremotati...nel senso che il secondo dovrebbe proporre attività più specifiche per il disturbo...tipo defusing e debriefing e il metodo cognitivo-comportamentale di razionalizzazione di ellis (che mi pare avessi proposto tu)...mah...spero che in sede d'esame sia specificato esattamente l'ambito del progetto...già nell'introduzione i due progetti si differenzierebbero molto (sul sostegno parlerei degli effetti del terremoto in generale, mentre sul dstds andrei a specificare sintomi, comorbilità etc...)

    cosa ne pensi???
    ciao e grazie per il confronto-ripasso!

  5. #20
    Partecipante Esperto L'avatar di lauramir
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    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    Io cmq la teoria la metterò solo se mi viene richiesta nella traccia, non vorrei sbagliare....
    Per il secondo punto...bè tu hai proposto un progetto più in generale, quasi di prevenzione, mentre io più nello specifico, di supporto, presupponendo che avessero già sviluppato il DPTS, ma in fin dei conti non cambia moltissimo.
    A volte cmq ho visto che il progetto è stato libero, non hanno specificato l'ambito, per cui speriamo ripropongano una cosa del genere.
    Ultima modifica di lauramir : 12-06-2009 alle ore 10.48.52

  6. #21
    Partecipante Esperto L'avatar di lauramir
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    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    Ciao ragazze, mi è venuto un dubbio. Nell'ultima fase del progetto io ho messo sia validazione che valutazione, ma ho notato che alcune di voi nella mettono oppure hanno messo validazione e non valutazione. Qual'è corretto? Nel libro del prof. cosa c'è di preciso? Inoltre chi mi spiega bene la differenza tra le due? Grazie.

  7. #22
    Partecipante L'avatar di Akiropita82
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    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    Ciao Lauramir, allora la validazione non so se sia proprio la valutazione..probabilemnte sono due cose diverse però guardando il libro del prof. Rollo non mi pare vi sia nei progetti la voce validazione ma di valutazione! Quindi non vorrei che tu abbia scambiato i termini, ti dico inoltre che al corso di formazione non ho mai sentito parlare di validazione.
    Spero di esserti stata utile

  8. #23
    Partecipante Esperto L'avatar di lauramir
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    01-10-2004
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    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    Grazie, bè nemmeno io ne avevo mai sentito parlare, ma nell'altra discussione del forum è stato il prof. Rollo stesso a dirmi che tra le mie fasi mancava la validazione...quindi non so....sono un pò perplessa in effetti visto che lui nel suo libro non l'ha messa. Casomai ora provo a riscrivergli.

  9. #24
    Matricola
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    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    ciao!!!! sono una neo iscritta a questo sito..spero arrivi correttamente il messaggio...
    mi interessava l'ultima parte della valutazione...è necessario mettere anche se il progetto è andato a buon fine??? io credo sinceramente di no..piuttosto sviluppare meglio e in termini più concreti uno strumento di valutazione che aiuti per un pre e un post....
    che dite???

  10. #25
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    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    Si definiscano in modo dettagliato gli obiettivi, le metodologie e la
    tempistica per l’attuazione di un progetto di sostegno rivolto ad un
    gruppo di pazienti tossicodipendenti da realizzarsi nel contesto di
    un’istituzione pubblica.
    b. Si definiscano in modo dettagliato gli obiettivi, le metodologie, e la
    tempistica per l’attuazione di un progetto di intervento riabilitativo rivolto
    ad un gruppo di pazienti ricoverati a seguito di trauma cranico commotivo
    da realizzarsi nel contesto di un’istituzione pubblica.
    c. Si definiscano in modo dettagliato gli obiettivi, le metodologie e la
    tempistica per l’attuazione di un progetto di intervento nell’ambito della
    scuola elementare rivolto ad un singolo bambino o ad un gruppo di
    bambini responsabili di ripetuti episodi di aggressività nei confronti di uno
    o più compagni di classe.
    d. Si definiscano in modo dettagliato gli obiettivi, le metodologie e la
    tempistica per l’attuazione di un programma di prevenzione dal disturbo
    di burn-out rivolto al personale infermieristico operante nel contesto di un
    reparto di oncologia di un ospedale pubblico.

    scegli quello che piu ti piace...
    a dopo

  11. #26
    Partecipante Esperto L'avatar di lauramir
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    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    Bè chiaramento quello clinico. Ma se lo stai già facendo tu non è meglio che io ne inserisco un altro? O svolgiamo lo stesso per confrontarci?

  12. #27
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    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    io scelgo uno dei tre che ho messo. tu in caso fanne un altro. per il momento sto leggendo l'attenzione...

  13. #28
    Partecipante Assiduo L'avatar di *_ele84_*
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    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    Citazione Originalmente inviato da lalegessica Visualizza messaggio
    Si definiscano in modo dettagliato gli obiettivi, le metodologie e la
    tempistica per l’attuazione di un progetto di sostegno rivolto ad un
    gruppo di pazienti tossicodipendenti da realizzarsi nel contesto di
    un’istituzione pubblica.
    Stavo cercando di svolgerne uno molto simile, se qualcuno l'ha fatto o lo farà... help sono messa malissimo per il progetto.

  14. #29
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    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    premessa: un breve descrizione dei disturbi di tossicodipendenza e dell'ormai consumo eccessivo che i giovani ne fanno.

    Finalita: sostenere un gruppo di tossicodipendenti nel loro percosso di disintossicazione attraverso la favorirazzione di empowerment, e la comunicazione dei loro sentimenti
    .... ovviament tutto in modo piu dettagliato.

    obiettivi generale: aumentare le conoscenze sui danni di stupefacenti
    acquisire consapevolezza del problema
    responsabilizzarli alla ricerca di una soluzione
    educazione all'emozioni

    obiettivi specifici: comunicare in modo prima non verbale e poi verbelmente una serie di aggettivi a contenuto emozionale.
    promuovere la fiducia in se, aiutandoli a considerare tutte le qualita che possiedono.
    attraverso il racconto di un ex tossicodipendenti, auitarli a comprendere che dalla droga si puo uscire.

    metodologia: la metodologia usata sara di tipo interattiva finalizzata al diretto coinvolgimento dei ragazzi

    attivita: giochi di role plaing,
    giochi psicologici,
    somministrazione test autostima
    problem solving

    risorse strumentali: penne, carta, oggetti vari

    tempi: 120 ore da sett ad novembre...

    destinatari 20 pazienti che frequento asl di provinacia

    valutazione: questionario imput output.... eccc

  15. #30
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    Riferimento: Terza prova: il progetto (ambito clinico)

    ho dimenticato i rischi

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