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  1. #61
    Azzu82
    Ospite non registrato
    COME TI AMO?

    Come ti amo? - Come ti amo? Lascia che ti annoveri i modi.
    Ti amo fino agli estremi di profondità,
    di altura e di estensione che l'anima mia
    può raggiungere, quando al di là del corporeo
    tocco i confini dell'Essere e della Grazia Ideale.
    Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane,
    alla luce del giorno e al lume di candela.
    Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia;
    Ti amo con la stessa purezza con cui essi
    rifuggono dalla lode;
    Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze
    e quella che fanciulla mettevo nella fede;
    Ti amo con quell'amore che credevo aver smarrito
    coi miei santi perduti, - ti amo col respiro,
    i sorrisi, le lacrime dell'intera mia vita! - e,
    se Dio vuole, ancor meglio t'amerò dopo la morte.
    (Elizabeth Barrett Browning)
    la adoro!!

  2. #62
    Amica mia, amica mia, io sono nata
    consultando libri di peccati, e nata
    confessandoli. Ecco cosa sono le poesie:
    con pietà
    per gli ingordi
    sono i bisticci della lingua,
    la zuppa del mondo, la stella del ratto.

    (da "Con pietà per gli ingordi" - Anne Sexton)
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

  3. #63
    Partecipante Figo L'avatar di Aedon
    Data registrazione
    10-05-2002
    Residenza
    L'isola che non c'è
    Messaggi
    830
    Se riesci a mantenere la calma,
    quando tutti attorno a te la stanno perdendo,
    se sai avere fiducia in te stesso, quando tutti dubitano di te
    tenendo, però nel giusto conto i loro dubbi…

    se sai aspettare senza stancarti di aspettare
    o essendo calunniato, non rispondere con calunnie
    o essendo odiato, non dare spazio all’odio
    senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio…

    se sai sognare, senza fare dei sogni i tuoi padroni
    se riesci a pensare, senza fare dei pensieri il tuo fine,
    se sai incontrarti con il Successo e la Sconfitta
    e trattare questi due impostori allo stesso modo…

    se riesci a sopportare di sentire la verità che hai detto
    distorta da imbroglioni, che ne fanno trappola per ingenui
    o guardare le cose per cui hai dato la vita
    distrutte e umiliarti a ricostruirle…

    se sai fare un’unica pila delle due vittorie
    e rischiarle in un sol colpo a testa o croce
    e perdere, e ricominciare di nuovo
    senza lasciarti sfuggire una parola su ciò che hai perso…

    se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi
    a sorreggerti, anche dopo molto tempo che non li senti più
    e così resistere, quando in te non c’è più nulla,
    se non la volontà che dice loro “Resistete!”…

    Se sai parlare con i disonesti, senza perdere la tua onestà
    O passeggiare con i Re, senza perdere il comportamento normale
    Se non possono ferirti né i nemici, né gli amici troppo premurosi,
    se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo…

    se riesci a riempire l’inesorabile minuto
    dando valore ad ogni istante che passa,
    tua è la Terra, e tutto ciò che vi è in essa
    e – quello che più conta – tu sarai un Uomo…”


    R. Kipling



    (è una delle mie poesie preferite)

    Sostenitore del "Movimento per la riscoperta della lingua italiana"

    My Blog
    -----------------------------------------

    Il dolore di oggi...
    .......fa parte della felicità di ieri


  4. #64
    Hailie
    Ospite non registrato
    Amo in te
    l'avventura della nave che va verso il polo
    amo in te
    l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
    amo in te le cose lontane
    amo in te l'impossibile
    entro nei tuoi occhi come in un bosco
    pieno di sole
    e sudato affamato infuriato
    ho la passione del cacciatore
    per mordere nella tua carne.

    Amo in te l'impossibile
    ma non la disperazione.


    N. Hikmet

  5. #65
    I Am Vertical


    But I would rather be horizontal.
    I am not a tree with my root in the soil
    Sucking up minerals and motherly love
    So that each March I may gleam into leaf,
    Nor am I the beauty of a garden bed
    Attracting my share of Ahs and spectacularly painted,
    Unknowing I must soon unpetal.
    Compared with me, a tree is immortal
    And a flower-head not tall, but more startling,
    And I want the one's longevity and the other's daring.

    Tonight, in the infinitesimal light of the stars,
    The trees and flowers have been strewing their cool odors.
    I walk among them, but none of them are noticing.
    Sometimes I think that when I am sleeping
    I must most perfectly resemble them--
    Thoughts gone dim.
    It is more natural to me, lying down.
    Then the sky and I are in open conversation,
    And I shall be useful when I lie down finally:
    The the trees may touch me for once, and the flowers have time for me.


    Sylvia Plath
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

  6. #66
    Insomniac


    The night is only a sort of carbon paper,
    Blueblack, with the much-poked periods of stars
    Letting in the light, peephole after peephole . . .
    A bonewhite light, like death, behind all things.
    Under the eyes of the stars and the moon's rictus
    He suffers his desert pillow, sleeplessness
    Stretching its fine, irritating sand in all directions.

    Over and over the old, granular movie
    Exposes embarrassments--the mizzling days
    Of childhood and adolescence, sticky with dreams,
    Parental faces on tall stalks, alternately stern and tearful,
    A garden of buggy rose that made him cry.
    His forehead is bumpy as a sack of rocks.
    Memories jostle each other for face-room like obsolete film stars.

    He is immune to pills: red, purple, blue . . .
    How they lit the tedium of the protracted evening!
    Those sugary planets whose influence won for him
    A life baptized in no-life for a while,
    And the sweet, drugged waking of a forgetful baby.
    Now the pills are worn-out and silly, like classical gods.
    Their poppy-sleepy colors do him no good.

    His head is a little interior of grey mirrors.
    Each gesture flees immediately down an alley
    Of diminishing perspectives, and its significance
    Drains like water out the hole at the far end.
    He lives without privacy in a lidless room,
    The bald slots of his eyes stiffened wide-open
    On the incessant heat-lightning flicker of situations.

    Nightlong, in the granite yard, invisible cats
    Have been howling like women, or damaged instruments.
    Already he can feel daylight, his white disease,
    Creeping up with her hatful of trivial repetitions.
    The city is a map of cheerful twitters now,
    And everywhere people, eyes mica-silver and blank,
    Are riding to work in rows, as if recently brainwashed.

    Sylvia Plath

    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

  7. #67
    Partecipante Assiduo
    Data registrazione
    03-12-2003
    Residenza
    Trieste
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    Non è una poesia ma mi piaceva tanto...

    Paolo, con la faccia triste e abbattuta, si ritrovò con la sua amica Carla in un bar per prendere un caffè.
    Depresso, scaricò su di lei tutte le sue preoccupazioni... e il lavoro...e i soldi... e i rapporti con la sua ragazza... e la sua vocazione...
    Tutto sembrava andar male nella sua vita.
    Carla introdusse la mano nella borsa, prese un biglietto da 50 euro e gli disse: "Vuoi questo biglietto?"
    Paolo, un po' confuso, all'inizio le rispose: "Certo Carla... sono 50 euro, chi non li vorrebbe?"
    Allora Carla prese il biglietto in una mano, lo strinse forte fino a farlo diventare una piccola pallina.
    Mostrando la pallina accartocciata a Paolo, gli chiese un'altra volta: "E adesso, lo vuoi ancora?"
    "Carla, non so cosa intendi con questo, però continuano ad essere 50 euro. Certo che lo prenderò anche così, se me lo dai."
    Carla spiegò il biglietto, lo gettò al suolo e lo stropicciò ulteriormente con il piede, riprendendolo quindi sporco e segnato.
    "Continui a volerlo?"
    "Ascolta Carla, continuo a non capire dove vuoi arrivare, rimane comunque un biglietto da 50 euro, e finché non lo rompi, conserva il suo valore..."
    "Paolo, devi sapere che anche se a volte qualcosa non esce come vuoi, anche se la vita ti piega o accartoccia, continui a essere tanto importante come lo sei stato sempre...
    Quello che devi chiederti è quanto vali in realtà, e non quanto puoi essere abbattuto in un particolare momento."
    Paolo si paralizzò guardando Carla senza dire una parola, mentre l'impatto del messaggio entrava profondamente nella sua testa.
    Carla mise il biglietto spiegazzato di fianco a lui, sul tavolo, e con un sorriso complice disse: "Prendilo, ritiralo perché ti ricordi di questo momento quando ti senti male... però mi devi un biglietto nuovo da 50 euro per poterlo usare con il prossimo amico che ne abbia bisogno."
    Gli diede un bacio sulla guancia e si allontanò verso la porta.
    Paolo tornò a guardare il biglietto, sorrise, lo guardò e con una nuova energia chiamò il cameriere per pagare il conto...

  8. #68
    Hailie
    Ospite non registrato
    Quando ti amavo sognavo i tuoi sogni.

    Ti guardavo le palpebre dormire,

    le ciglia in lieve tremito.

    Talvolta

    è a sipario abbassato che si snoda

    con gli inauditi attori e luminarie

    - la meraviglia.

    (Maria Luisa Spaziani)

  9. #69
    Partecipante Assiduo
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    MELEAGRO (AP V 174)

    Dormi, Zenofila, dolce germoglio;

    oh, se ora sulle tue

    Palpebre potessi io andare,

    come Sonno senz'ali,

    che su di te non stia lui,

    che toccò anche gli occhi di Zeus,

    e io stesso sia l'unico che ti tiene!


    Meleagro di Gadara, una perla sconosciuta nell'immenso e splendido mare della letteratura greca...

  10. #70
    L'avatar di Haruka
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    Amo

    In tutta la mia vita non ho cercato
    in ogni angolo e in ogni momento, l'amore.
    Non ho inseguito ogni istante la sua ricerca.
    Non ho letto le stelle per sapere
    se questo era vicino o lontano.
    Ho sempre vissuto pescando quello
    che il mare mi regalava.
    Una rincorsa assediante della sua mancanza
    non mi rendeva cieco dalla realtà.
    Questo è stato il giusto corso per trovare
    quello che il mio cuore cercava.
    Trovare una rosa che sboccia
    in una notte d'inverno.
    Sentire il profumo di questa rosa
    che sboccia nel cuore della notte.
    Amore mio, ho ascoltato il tuo cuore,
    ho letto nei tuoi occhi,
    ho ascoltato le tue labbra sulle mie mani,
    i sorrisi del tuo cuore.
    Cuore mio, hai trovato la tua compagna,
    la tua anima gemella,
    il sorriso che ti farà vivere.
    Non eri dietro un angolo,
    non eri coperta da una foglia di primavera,
    non eri muta sotto un sasso di un ruscello.
    Eri viva, la tua vita scorreva, dolce o triste, correva.
    Aveva la sua strada, una strada con sassi, irta,
    una strada con prati verdi e profumati.
    I nostri cuori, mentre le nostre vite camminavano,
    si stavano per incontrare.
    Nel punto d'incontro siamo arrivati,
    adesso la strada non sarà solo di prati fioriti
    dipinti di margherite bianche come la tua anima.
    Non sarà un prato dove solo i cerbiatti vivono
    e sorridono ai loro compagni di giochi.
    Sarà un prato anche con qualche ombra,
    anche con macchie d'erba secca.
    Ma sarà un prato dove saremo assieme,
    dove le piccole zolle difficoltose
    saranno superate aiutandosi per mano.
    Come potrei camminare su questo prato
    senza il tuo sorriso?
    Come potrei arrivare alla fine del prato
    non avendoti affianco?

  11. #71
    Partecipante Assiduo
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    L'anima mia mi dice di fuggire il desiderio di Eliodora,

    ben conoscendo le lacrime e le gelosie di un tempo,

    Lo dice;

    ma la forza di fuggire io non ho;

    mi avverte,

    ma poi anch'essa, pur ammonendomi,

    senza pudore l'ama.


    E questa è la mia preferita!

    Signori questa poesia è stata scritta nel secondo secolo Avanti Cristo... quest'uomo era un mito...

    Catullo con la sua Odi et Amo non ha fatto altro che copiare spudoratamente questo epigramma di Meleagro...

  12. #72
    L'avatar di Haruka
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    mi è crollato il mito dell'Odi et Amo

  13. #73
    Partecipante Assiduo
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    Originariamente postato da Haruka
    mi è crollato il mito dell'Odi et Amo
    però contemporaneamente te ne è sorto un altro!

  14. #74
    L'avatar di Haruka
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    hai ragione

  15. #75
    Io non ti do il mio amore come fanno
    le altre ragazze, in uno scrigno freddo
    d'argento e perle, né ricco di gemme
    rosse e turchesi, chiuso, senza chiave;
    né in un nodo, e nemmeno in un anello
    lavorato alla moda, con la scritta
    'semper fidelis', dove si nasconde
    un'insidia che ottenebra il cervello.
    L'Amore a mano aperta, questo solo,
    senza diademi, chiaro, inoffensivo:
    come se ti portassi in un cappello
    primule smosse, o mele nella gonna,
    e ti chiamassi al modo dei bambini:
    "Guarda che cos'ho qui! - Tutto per te"


    Edna St. Vincent Millay
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

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