Ho trovato questo libro un giorno per caso girovagando da fnac, quindi non era assolutamente nei miei pensieri (sono solita leggere molte altre cose, ma non per questo escluderne determinate). Mi ha incuriosita il titolo proprio perché non riuscivo a darmi un'esatta definizione di cosa fosse la pornografia in quel momento... quindi, dopo aver dato uno sguardo al sommario,scelsi di prenderlo.
Mi ha aperto la mente sulle facilistiche limitazioni ed etichette che attribuiamo alle cose senza grandi riflessioni in merito. Mi ha aperto la mente perché tutto quello che pone delle riflessioni e delle domande in ambito sociale apre la mente e lascia riflettere il lettore. E' un libro che invita alla riflessione, è interattivo e tratta un tema che è inevitabilmente attuale. Sostanzialmente se vogliamo concederci il lusso di criticare la pornografia o di schierarci in suo favore, sarebbe opportuno prima conoscere effettivamente cosa è: e su questo ha ragione. Perché come suggerisce, spesso la critichiamo: ma davvero nessuno sa cos'è.
Vi lascio anche l'indice per farvi un'idea di cosa tratti nello specifico:
Introduzione: Filosofi e pornografi.
1. Morale, moralismo e pornografia.
2. Perché è così difficile "definire" la pornografia?
3. La pornografia è un'invenzione moderna?
4. Come viene posto oggi il problema della pornografia?
5. La scienza è pornofila o pornofoba?
6. La pornografia è una forma insidiosa di discriminazione sessuale?
7. La pornografia reca offesa alla dignità umana?
8. La pornografia nuoce gravemente ai giovani?
9. Che cosa disturba, in definitiva, nella pornografia?
Appendici:
Nuovo Codice penale.
Attuazione della Convenzione internazionale dei diritti del bambino in Francia...
Classificazione delle opere cinematografiche
Direttiva Televisione senza frontiere
Il caso Baise-moi davanti al Consiglio di Stato
Commento critico: pensare la pornografia da un'altra prospettiva
Poi ho anche altri titoli, che mi hanno aperto la mente, se questo non vi piace:
Ma sono sempre esterni all'ambito prettamente "professionale/psicologico" [mi piace contaminarmi d'altro].
1) Paura Liquida - Zygmunt Bauman
2) Tristi tropici - Claude Lévi-Strauss
3) Economia e Pazzia - Fabrizio Galimberti
Se ti piace Marc Augé (di cui ho letto nonluoghi) potrebbero piacerti anche Bauman o anche Ulrich Beck.
Siamo noi gli inabili che pure avendo a volte non diamo. R. Zero
...e così, guardando l’altro, l’uomo vedeva sé stesso, e odiava...
(da LA VIA, IL VIAGGIO E LE LACRIME PERSE)
Ecco, è esattamente quello che volevo dire. Con questo lungi dall'affermare che tutto ha diritto d'esistere, perché ci sono cosa "criticabili" e di cui si farebbe meno, al mondo.
Ma sicuramente non è il caso della pornografia,
non per quanto mi riguarda.
Siamo noi gli inabili che pure avendo a volte non diamo. R. Zero
Bauman e U.Beck non mi hanno emozionata particolarmente, forse perchè già conoscevo gli argomenti trattati anche in esami universitari, anche se ripresi ed ampliati (es. "Homo consumens"(e qui l'influenza di Fromm è forte), l'ultimo "Vite di corsa"; "Il manifesto cosmopolitico", "L'era dell'e" e "Sull'orlo di una crisi").Interessanti.
Invece, i testi che mi entusiasmano sempre, come se fosse la prima volta, sono quelli di sistemica e psicodinamica, sicuramente stra conosciuti, come:
Il crogiolo della famiglia di Whitaker
La personalità normale e patologica di Bergeret
Il linguaggio dei sogni di Whitemont
La democrazia degli affett di Charmet
I giochi psicotici nella famiglia della Selvini
Teatri del corpo di McDougall (BELLISSIMO)
Le storie che curano di Hillman (BELLISSIMO)
Il codice dell'anima di Hillman
L'anima dei luoghi (STRAORDINARIO) di Hillman
Il linguaggio della vita, sempre suo.
Opere in cui si va oltre l'evidenza rivelando nessi, collegamenti, associazioni, in un sistema in cui ogni parte si influenza reciprocamente ed il risultato porta al 2+2 non fa quattro, in quanto intrinsecamente legato a specifici significati cocostruiti in cui l'idiografico ed il nomotetico tessono insieme la trama della vita della persona.
L'insight è garantito ad ogni pagina!
non c'è dovere che sottovalutiamo di più di quello di essere felici (R.L.Stevenson)
...e così, guardando l’altro, l’uomo vedeva sé stesso, e odiava...
(da LA VIA, IL VIAGGIO E LE LACRIME PERSE)
Giusto in tempo!
Si tratta di un libro metaforico, su uno sfondo onirico; tre favole molto significative, unite tra loro. Il libro inizia con una poesia d'amore, molto bella anche se per me sdolcinata. Poi è tutto un susseguirsi di riflessioni poste in modo semplice, con una narrazione che richiama molto classici sullo stesso genere. Io lo consiglio caldamente, è un libro davvero molto bello.
Lo sai che l'autore è un collega ed è pure tuo concittadino? Magari lo conosci!
...e così, guardando l’altro, l’uomo vedeva sé stesso, e odiava...
(da LA VIA, IL VIAGGIO E LE LACRIME PERSE)
E chissà se risponderai mai! Ho visto che sei in linea ma non dai mai uno sguardo in questo thread che hai pergiunta creato tu!
non c'è dovere che sottovalutiamo di più di quello di essere felici (R.L.Stevenson)