Originalmente inviato da
nellogoi
una buona laurea in psicologa “aiuta” sicuramente a lavorare in ambito HR. Master e tirocini sono anch’essi d’aiuto, ma la pratica sul campo è indispensabile. Lavorare in ambito gestione HR significa da una parte apprendere nozioni di diritto del lavoro, organizzazione aziendale, sicurezza, a volte anche amministrazione, ma queste sono facilmente acquisibili. La parte più importante è sapere “stare” con le persone, ovvero con le Risorse Umane, e costituisce quella più difficile. Ecco perché un laureato in Giurisprudenza sarà avvantaggiato per quanto riguarda la parte legale, ma solitamente non all'altezza sul profilo “umano”. Ai miei tempi, a Milano, non c’era la facoltà di Psicologia, e mi sono laureato in Filosofia; lavoravo come telefonista (oggi call center) e sono rimasto nella stessa azienda, dove, dopo la laurea, ho cominciato come selezionatore. All’epoca (1975) l’area era chiamata “Affari generali del personale” (sigh!). Ho fatto gavetta poi negli altri ambiti, transitando nella gestione organizzativa, relazioni industriali, formazione, fino a diventare responsabile di una unità organizzativa. Oggi sono consulente, perché non posso fare a meno della gente, dell’aula, di stare con le persone. Opportunità di lavoro ci sono, quello che posso consigliare è di proporsi a molte aziende (Padova è un BUON mercato) indicando una partenza, offrendosi come supporto in una ricerca di clima, di valutazione, di selezione o formazione (credo che quanto hai studiato sia abbastanza sufficiente per partire); settori che in questo momento di crisi richiedono solidi interventi. Attenzione: questo è un lavoro di cui ci si innamora perdutamente!