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  1. #31
    Psicologia delle organizzazioni
    Docente: Argentero Piergiorgio

    Obiettivi formativi:
    Il corso è volto ad analizzare i temi basilari della psicologia delle organizzazioni, attraverso esempi di problemi affrontati in aziende pubbliche e private nella acquisizione, gestione e sviluppo del personale, facendo riferimento sia al dibattito professionale in corso, sia alle concrete esperienze lavorative. Saranno trattati i temi dell'organizzazione del lavoro, delle relazioni nell'azienda, degli aspetti umani dell'organizzazione.

    Programma e bibliografia:
    Il corso di Psicologia delle Organizzazioni si propone di analizzare gli argomenti basilari e le aree di competenza della disciplina, alla luce delle recenti trasformazioni del mercato del lavoro e delle strutture organizzative. Il programma metterà in evidenza i cambiamenti avvenuti nella organizzazione del lavoro e le ripercussioni che tali mutamenti hanno avuto sui comportamenti organizzativi individuali e collettivi. Verranno presentati i principali approcci teorici e alcune delle problematiche tipiche dell’analisi psicologica delle organizzazioni.

    Il corso sarà incentrato su:
    - cenni sugli sviluppi della disciplina
    - livelli di analisi nella spiegazione del comportamento organizzativo
    - scenario socio-economico attuale e linee di tendenza futura
    - definizione di “organizzazione” e confronto tra i diversi approcci
    - utilità sociale e funzioni basilari delle organizzazioni
    - tipologie organizzative e relativi problemi dominanti
    - i sistemi socio-tecnici
    - concetti di coordinamento, interdipendenza e integrazione
    - cambiamento organizzativo: postulati, scuole di pensiero e programmi realizzativi
    - qualità di prodotti/servizi e soddisfazione del cliente
    - le decisioni nelle organizzazioni
    - comunicazione interna
    - climi e culture organizzative.

    BIBLIOGRAFIA PER L’ESAME
    L'esame verterà sui seguenti testi:
    Hatch M.J., Teoria dell’organizzazione. Tre prospettive: moderna, simbolica e postmoderna, Il Mulino, Bologna, 1999. Capitoli 6, 7, 9, 10.
    Novara F., Sarchielli G., Fondamenti di Psicologia del lavoro, Il Mulino, Bologna, 1996. Capitoli: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 13.

    MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL'ESAME
    L'esame prevede una prova scritta.
    Per gli studenti frequentanti è data la possibilità di sostituire la prova scritta con alcune prove in itinere, consistenti nella presentazione di relazioni su specifici temi indicati durante il corso.
    Per i non frequentanti è previsto un questionario con domande strutturate, semistrutturate e aperte sugli argomenti trattati dai testi consigliati. Ad ogni domanda verrà assegnato un peso variabile secondo l'importanza del tema cui fa riferimento. Altre informazioni di carattere generale saranno disponibili sul frontespizio del protocollo d'esame e direttamente dal docente il giorno della prova.
    Gli studenti che desiderano integrare la prova scritta con una orale sono tenuti a studiare uno dei seguenti testi di approfondimento:

    Testi di carattere generale:
    Alvesson M., Berg P. O., L’organizzazione e i suoi simboli, Milano, Raffaello Cortina, 1992.
    Avallone F. (a cura di), Conoscere le organizzazioni: strumenti di ricerca e intervento, Milano, Guerini e Associati, 1998.
    Bacharach S. B., Gagliardi P., Mundell B. (a cura di), Il pensiero organizzativo europeo, Milano, Guerini e Associati, 1995.
    Chmiel N., Tecnologia e lavoro: un approccio psicologico, Bologna, Il Mulino, 2000.
    Cortese C., L’organizzazione si racconta, Milano, Guerini e Associati, 1999.
    Depolo M., Psicologia delle organizzazioni, Bologna, Il Mulino, 1998.
    Ferrante M., Zan S., Il fenomeno organizzativo, Roma, Carocci, 1999.
    Fraccaroli F., Il cambiamento nelle organizzazioni, Milano, Raffaello Cortina, 1998.
    Gagliardi P. (a cura di), Le imprese come culture, Torino, Isedi, 1986.
    Kaneklin C., Aretino G., Pensiero organizzativo e azione manageriale, Milano, Raffaello Cortina, 1993.
    March J.G., Simon H., Teoria dell’organizzazione, Milano, Etas, 1995.
    Morgan G., Images. Le metafore dell'organizzazione, Milano, Franco Angeli, 1986.
    Piccardo C., Benozzo A., Etnografia organizzativa. Una proposta di metodo per l’analisi delle organizzazioni come culture, Milano, Raffaello Cortina, 1996.
    Quaglino G. P., Psicodinamica della vita organizzativa, Milano, Raffaello Cortina, 1996.
    Schein E., Lezioni di consulenza, Milano, Raffaello Cortina, 1992.
    Schein E.H., Culture d’impresa, Milano, Raffaello Cortina, 2000.
    Strati A., Sociologia dell’organizzazione, Roma, NIS, 1996.
    Thompson J.D., L’azione organizzativa, Torino, Isedi, 1988.
    Weick K. E., Senso e significato nell’organizzazione, Milano, Raffaello Cortina, 1997.
    Weick K.E., Organizzare. La psicologia sociale dei processi organizzativi, Torino, ISEDI, 1997.

    Processi decisionali:
    March J.G., Decisioni e organizzazioni, Bologna, Il Mulino, 1993.
    Ruminati R., Bonini N., La decisione degli esperti. Psicologia cognitiva delle decisioni manageriali, Bologna, Il Mulino, 1997.
    Zappalà S., Decidere nelle organizzazioni, Roma, Carocci, 1998.

    Comunicazione interna:
    Di Raco A., Santoro G., Il manuale della comunicazione interna, Milano, Guerini e Associati, 1996.
    Romano D., Felicioli L., Comunicazione interna e processo organizzativo, Milano, Raffaello Cortina, 1992.

    La qualità nei servizi:
    Capranico S., In che cosa posso servirla?, Milano, Guerini e Associati, 1992.
    Eiglier P., Langeard E., Servuction: il marketing strategico dei servizi , Milano, Mc Graw Hill, 1991.
    Norman R., La gestione strategica dei servizi, Milano, Etas, 1985.
    Ohno T., Lo spirito Toyota, Torino, Einaudi, 1994.
    Olivetti Manoukian F., Produrre servizi, Bologna, Il Mulino, 1998.
    Olivetti Manoukian F., Stato dei servizi, Bologna, Il Mulino, 1988.
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  2. #32
    Psicologia dello sviluppo
    Docente: Miazza Daniela

    Obiettivi formativi:
    Il corso ha come scopo di offrire una conoscenza dei principali aspetti dello sviluppo cognitivo, affettivo e sociale. Lo studente dovrà acquisire le nozioni fondamentali relative ai principali aspetti dello sviluppo percettivo, motorio, del ragionamento, dello sviluppo sociale, dello sviluppo emozionale e della personalità.
    Il corso può essere seguito dagli studenti che abbiano già sostenuto Fondamenti di psicologia dello sviluppo e almeno un altro esame di materia psicologica.

    Programma e bibliografia:
    Psicologia dello sviluppo : Principali aspetti dello sviluppo
    · aspetti globali e aspetti specifici nello sviluppo
    · metodologia osservativa
    · presupposti dello sviluppo cognitivo
    · lo sviluppo dell'attaccamento: cognizione, affetto, socialità
    · lo sviluppo sociale: la teoria della mente, l'attribuzione di intenzioni, l'acquisizione di regole sociali

    Bibliografia:

    Obbligatori
    Camaioni, L., Di Blasio, P. - Psicologia dello sviluppo. Bologna: Il Mulino, 2002 - cap 6, 7 e 8.
    Schaffer H. R. D. - Decisioni sui problemi socio-familiari riguardanti i bambini: domande e risposte di psicologia, Piccin, Padova, 1994
    Cassibba R. - Attaccamenti multipli, Unicopli, Milano, 2003

    Facoltativo per integrazione orale
    Bowlby J. - Una base sicura. Applicazioni cliniche della teoria dell'attaccamento, Cortina, Milano, 1989
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  3. #33
    Psicologia dello sviluppo cognitivo
    Docente: Pagnin Adriano

    Obiettivi formativi:
    Il corso è volto ad approfondire le conoscenze sullo sviluppo della percezione, della memoria, della rappresentazione e del ragionamento, in particolare i modelli post-piagetiani, le interazioni fra determinanti biologiche, fattori interattivo-relazionali e cognitivi, i dati rilevati attraverso le tecniche di ricerca attuali.
    Il corso può essere seguito dagli studenti che abbiano già sostenuto Fondamenti di psicologia dello sviluppo e almeno altri due esami di materia psicologica.

    Programma e bibliografia:
    M-PSI04
    Programma del corso:
    · lo sviluppo cognitivo nelle prospettive post-piagetiane
    · le radici innate e le riformulazioni dei processi cognitivi
    · la teoria piagetiana: approfondimenti sul pensiero operatorio
    · il pensiero operatorio formale e il pensiero dell'adolescente
    · dopo Piaget: il paradigma piagetiano oggi
    · sviluppo ed elaborazione dell'informazione
    · la ridescrizione rappresentazionale
    · la rappresentazione del mondo fisico
    · il ragionamento numerico
    · il ragionamento sulle persone e lo sviluppo della psicologia spontanea
    · lo sviluppo delle abilità metacognitive
    · il ragionamento sociale e il giudizio morale
    · lo sviluppo delle capacità di pianificazione e di decisione
    · i contesti dello sviluppo cognitivo; ragionamento, motivazione ed emozione

    Bibliografia
    Karmiloff Smith A. (1995). Oltre la mente modulare. Bologna: Il Mulino
    Piaget- Inhelder - Dalla logica del fanciullo alla logica dell'adolescente. Firenze: Giunti. (cap 1,2,3,4, 7, 11, 16, 17 (concetti principali), 18)
    Oppure: Piaget - Dal bambino all'adolescente (antologia di testi). Firenze: La Nuova Italia (introduzione e prima parte, cap. da 1 a 8)
    Oppure: Piaget - Riuscire e capire. Roma: Editori Riuniti (tutto).
    Oppure: Flavell J., Miller P., Miller S. -: Psicologia dello sviluppo cognitivo. Bologna: Il Mulino, 1996 (cap. dal 5 alla fine).

    Appunti del corso e i due testi sopra indicati saranno oggetto di esame scritto (obbligatorio: sono previste domande chiuse e aperte).

    Testo integrativo
    (facoltativo, da discutere in orale):
    Gobbo C., Morra, S. (1997). Lo sviluppo mentale: prospettive neopiagetiane. (Bologna: Il Mulino).
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  4. #34
    Psicologia dello sviluppo del linguaggio e della comunicazione
    Docente: Miazza Daniela

    Obiettivi formativi:
    Verranno presentati alcuni strumenti di valutazione dell'abilità linguistica e della comunicazione infantile. Saranno, inoltre, approfonditi i processi implicati nella produzione e comprensione del testo, attraverso un inquadramento teorico dei principali modelli e presentati e discussi i risultati delle più recenti ricerche.
    Il corso può essere seguito dagli studenti che abbiano già sostenuto Fondamenti di psicologia dello sviluppo del linguaggio e della comunicazione.

    Programma e bibliografia:
    Saranno analizzate le modalità di acquisizione della competenza comunicativa nonché l'utilizzo dell'abilità linguistica nei diversi contesti comunicativi.
    Verranno inoltre presentati strumenti di valutazione, approfonditi i processi implicati nella produzione e comprensione linguistica, con particolare riguardo al ruolo rivestito dall'adulto nell'interazione coi bambini.

    Programma del corso:
    I prerequisiti della comunicazione verbale
    § Comunicazione e linguaggio: prerequisiti, processi e competenze
    § Aspetti pragmatici e comunicazione intenzionale
    Il linguaggio degli adulti rivolto ai bambini
    § Baby talk e differenze individuali
    § Linguaggio e contesti
    § Stili individuali
    § Lo scaffolding
    Strategie comunicative nella conversazione infantile
    § Il bambino e i suoi interlocutori

    Bibliografia

    Testi consigliati (obbligatori)

    Fasulo A., Pontecorvo C.(1999) Come si dice? Linguaggio e apprendimento in famiglia e a scuola, Carocci, Roma.
    Golinkoff R. M, -Pasek K. H. (2001) Il bambino impara a parlare: l'acquisizione del linguaggio nei primi anni di vita, Cortina, Milano

    Testi consigliati (uno a scelta)

    Bazzanella C. (1994) Le facce del parlare, La Nuova Italia, Firenze
    Caselli C., Casadio P. (1995) Il primo vocabolario del bambino, Angeli, Milano
    Morra Pellegrino M.L., Scopesi A. (1989) Dal dialogo preverbale alla conversazione. Franco Angeli:Milano.
    Pinto G., Bigozzi L. (2002) Laboratorio di lettura e scrittura. Percorsi precoci per la consapevolezza fonologica testuale e pragmatica, Trento, Erickson

    Verranno segnalate ulteriori indicazioni bibliografiche ad integrazione durante il corso.
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  5. #35
    Psicologia dinamica
    Docente: Francesconi Marco

    Obiettivi formativi:
    Il corso intende approfondire lo studio di modelli psicoanalitici dello sviluppo psichico seguendo le trasformazioni e le integrazioni teoriche e tecniche apportate anche dalla estensione dell'approccio psicoanalitico alla cura dell'infanzia. Si considera lo sviluppo storico e il confronto fra psicoanalisi e altre forme di osservazione e modellizzazione dello sviluppo psicologico.
    Il corso può essere seguito dagli studenti che abbiano già sostenuto Fondamenti di psicologia dinamica.

    Programma e bibliografia:
    Siglatura a uso interno: FR2
    Il corso intende approfondire lo studio di modelli psicoanalitici dello sviluppo psichico partendo da Freud e seguendo poi le trasformazioni e le integrazioni teoriche e tecniche apportate dalla estensione della Psicoanalisi alla cura dell’infanzia in particolare dall’approccio kleiniano. La prospettiva scelta si pone in un’ottica storica allo scopo di agevolare il confronto fra la Psicoanalisi e altre forme di osservazione e modellizzazione dello sviluppo psicologico. Per sostenere l’esame è necessaria la preparazione in Fondamenti di Psicologia Dinamica.

    Programma del corso:
    Teoria e prassi della Psicoanalisi infantile
    · Sviluppo pulsionale infantile.
    · Bisogni e desideri. Relazione con l’inconscio freudiano.
    · Ingresso, evoluzione e liquidazione del complesso edipico.
    · Il modello di sviluppo infantile in Melanie Klein.
    · La teoria delle "posizioni".
    · Rielaborazione del concetto di complesso edipico.
    · Il modello kleiniano nella clinica.

    Bibliografia per l’esame:
    Freud S., (1905) Tre saggi sulla teoria sessuale. In: Opere. (Torino: Bollati Boringhieri). Vol. 4: secondo e terzo saggio. Pag. 484-534.
    Segal H., (1979) Melanie Klein. (Torino: Universale Bollati Boringhieri).
    Di questo testo i Cap. II, VI, X, XII possono essere oggetto di sola lettura
    Klein M., (1932) La Psicoanalisi dei bambini. (Firenze: Martinelli (ora Giunti). Cap. I, II, III, IV, V, VIII.

    N.B. Gli esami si svolgeranno attraverso prove scritte.
    Si raccomanda di verificare personalmente le procedure e le scadenze di iscrizione agli esami esposte sotto forma di avviso in Istituto o, quando possibile, nel sito http://www.unipv.it/webpsyco/

    Gli studenti del vecchio ordinamento (quinquennio) che dovessero ancora sostenere l’esame di Psicologia Dinamica 1 possono utilizzare il cumulo dei due programmi: FR1 (052952) +FR2 (052953).
    Per l’esame di Psicologia Dinamica 2 si possono utilizzare cumulativamente i programmi dei corsi Prof. Silvia Vegetti Finzi su Adolescenza (cod. 052117; siglatura interna: SVFa) e Bioetica (cod. 052310; siglatura interna: SVFb). I due moduli di ciascun esame possono essere sostenuti in un unico appello oppure in due appelli distinti.
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