ho , per curiosita' personale, chiesto di essere sottoposta ai seguenti "test" che vengono usati per valutazioni psicodiagnostiche.
mmpi ( 1990)
mmpi2 (2006 e 2009)
rorchach ( 2007)
ORT (2000-2008)
disegno della figura umana (2006-2008)
onestamente sono rimasta molto delusa da tutti....
Di lavoro faccio un mestiere che nulla ha a che vedere con la psicologia, mi ocupo di analisi polifunzionali su sistemi informatici ed ho trovato falle enormi su tutti i test, ed in particolare sul rorchach ( tanto considerato come elemento fondamentale in psicodiagnostica) un test che mi ha dato non poche perplessita'... io non ci ho visto altro che una serie di macchie di inchiostro ( apparentemente speculari ma con diverse piccole differenze tra la destra e sinistra del cartoncino ) e nulla piu'.
Il risultato e' che non ho avuto un buon giudizio da parte della psicologa che ha anche tentato di forzarmi indicandomi possibili soggeti da "vedere" dentro le macchie.
MMPI ed MMPI2 , test ovvi... lo schema e' facile , cosi' come e' ovvio e facile trovare le domande ripetute con schema invertito ed anche le finalita' cosi' come ho trovato facile pilotarlo pur mantenendolo nei valori di veridicita' il test e convincendo anche l'operatore che me lo ha somministrato.
ORT, facilissimo.... lo schema e' molto semplice e pilotarlo e' di estrema semplicita' basta avere uno schema preciso e fare attenzione ai dettagli da far spiccare nella narrazione per portare le conclusioni nella direzione voluta.
Disegno della figura umana, qua ho trovato molto divertente su come si possa far vedere o non vedere cio' che si vuole e come si vuole.
Quello che ho cercato di capire e' come siano considerati verita' assoluta in valutazioni che ( in alcuni casi) vanno ad incidere nella vita delle persone, test che non sono sicuri, ma hanno una serie di falle facilmente individuabili.Ho anche individuato sia su filesharing che su siti vari le "istruzioni per l'uso" dei suddetti test.
Non mi addentro su quelli di autovalutazione perche' li trovo troppo facili da aggirare ; altra questione sono i colloqui con gli operatori, mi sono resa conto ( specie in fase di valutazione per diagnosi con finalita' precise) di come sia facile costruire schemi ad hoc.
la mia domanda, e la pongo con dei dubbi che vorrei dipanare, e' questa: non essendoci una metodologia puramente scientifica, come si fa a capire il valore di affidabilita' dei test psicodiagnostici quando io, che non sono del mestiere, documentandomi un minimo sono riuscita in tutti i casi in cui ho fatto ed anche ripetuto i test dopo congrua distanza di tempo (e pagando discrete cifre...) a pilotarli a mio uso e consumo?
Serena