Sì, ma tenete presente che le strutture da lasciare intatte che definiscono il problema stesso (ogni problema è costituito da certi vincoli) possono essere anche accettate ragionevolmente come non deliranti, basta cambiare esempio. Io mi sento attratto dalle donne, questa attrazione implica inevitabilmente il sussistere di una serie di problemi nel caso non riesca a soddisfare certe esigenze, e c'è chi per risolvere queste difficoltà in passato magari si è autocastrato o evirato, io però certe cose le voglio lasciare integre
.
La paura è un'emozione che si prova nei confronti di certi stimoli e situazioni che per così dire si temono in sé (ad un qualche livello funziona proprio così altrimenti non si avrebbe paura mai di nulla), l'attrazione sessuale è qualcosa di analogo, e si è visto che può essere modificata in svariati modi, ormoni, medicinali vari, esperienze particolari e così via, il punto però è che un individuo potrebbe non voler effettuare certe modifiche perché questo implicherebbe violare i vincoli del problema stesso che porta in terapia. Un paziente potrebbe pensare che
Si parte dal fatto che è eterosessuale e si sente attratto in un certo modo dall'altro sesso, fissato uno sfondo magari poi chiede: come faccio ad ottenere questo e quest'altro restando così, tenendo ferme queste specificità?
Se per assurdo una terapia riuscisse a rendermi totalmente immune ad ogni forma di attrazione (vedere una donna dopo la terapia magari per me sarebbe come guardare un sasso) è ovvio che tutti i problemi connessi al cercare una donna e così via svanirebbero, non avrei nemmeno più motivo di volerli risolvere questi problemi e ritenerli problemi, i problemi si dissolverebbero ed io passato all'altro punto di vista (del me stesso modificato) effettivamente non li riterrei più problemi, il punto è che da dove parto ora là non ci voglio arrivare affatto, guardata da qui quella per me non rappresenta una posizione risolutiva, anche se la sofferenza e certe emozioni negative so che svanirebbero una volta arrivato là.
Secondo me su questa cosa bisognerebbe comunque rifletterci un poco in più.
Perché ci sono resistenze? Se c'è resistenza vuol dire che quell'aspetto non lo si vuol cambiare, è parte integrante di tutto il garbuglio problematico che si porta al terapeuta. Uno psicoterapeuta non può comportarsi come Alessandro e semplicemente tagliare la corda, perché i capi della corda non restano integri usando questo sistema: se uno dei vincoli del problema impone che questi restino integri non si possono usare questi trucchi.
Saluti