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Discussione: 2 prova NO

  1. #1
    Partecipante
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    22-02-2008
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    2 prova NO

    ciao a tutti, volevo chiedervi un'info..ho sentito da molti di voi che il rollo era utile..così l'ho comprato, ma mi sono accorta che nei progetti moltissimo è lascitato all'inventiva personale.. (es progetto x depr si ipotizza che sia un quartiere con pop anziana e altre info che nella traccia nn ci sn).
    voi che ne pensate?
    grazie e buono studio a tutti!

  2. #2
    Partecipante L'avatar di PsychoJess
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    03-09-2009
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    Riferimento: 2 prova NO

    Ciao!
    Anch'io ho comprato il Rollo per lo stesso motivo e non l'ho trovato granché utile, soprattutto sul piano pratico, che alla fine è quello più carente un po' su tutti i libri! Quanto al grado di specificazione del progetto, non so cosa pensare..Per me un minimo bisogna inventare i dati mancanti, altrimenti a volte il campo rimane troppo "allargato" per progettare un intervento che sia minimamente verosimile.
    Tu hai trovato qualche esempio di progetti svolti in ambito clinico(a parte il Rollo)??? Io niente. Adesso la mia paura principale è di non sapere quali attività proporre.
    Beh, teniamoci in contatto, se ti va.
    E naturalmente buono studio!!

  3. #3
    Matricola
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    08-05-2009
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    Riferimento: 2 prova NO

    Ciao a tutti!
    Per il progetto la cosa migliore è cercare di individuare una traccia standard da applicare a qualunque tipo di progetto, cioè una traccia che contenga le diverse fasi della progettazione (es. definizione del problema, obiettivi, destinatari, attività, ecc). In linea di massima molti aspetti delle diverse fasi sono trasversali a qualunque progetto, anche se ovviamente esistono attività e obiettivi specifici a seconda del tema.
    Una volta individuata una buona scaletta cercate di trovare su internet diversi progetti reali, cioè realmente proposti e approvati e prendete degli spunti per le attività specifiche.
    Ricordate anche che un buon progetto deve essere realizzabile concretamente e interessante, per cui non piazzate mille cose senza senso. Molto meglio un progetto corto che arrivi al cuore del problema e che sia fattibile.
    Per quanto riguarda gli aspetti che la traccia non vi fornisce immaginate di essere nella vita reale. Mi spiego meglio: nella realtà capita di frequente di essere contattati per avere una bozza di progetto e al tempo stesso di non avere tutte le informazioni. In questi casi la cosa migliore da fare è sottolineare fin dall'inizio che il progetto che si propone può e deve essere aggiustato tramite uno scambio di idee con i committenti e con la popolazione target. Quindi non preoccupatevi troppo delle informazioni mancanti e risolvete il problema inserendo un'attività preliminare di analisi del contesto in cui poter trovare le informazioni in questione.
    Spero di essere stata utile!
    In bocca al lupo!

  4. #4
    Partecipante
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    22-02-2008
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    Riferimento: 2 prova NO

    grazie lasperanza sei stata davvero utile anche perchè anche io sto procedendo come dici tu..mi sono fatta una scaletta mentale (target,obiet,attiv) e cerco di rispettarla..
    Jessica sn ire per i progetti in ambito clinico è utile "psicologo domani" vol2 della erikson che ci sn parecchi progett in ambito clinico e educativo..
    baci

  5. #5
    Partecipante Figo L'avatar di klaudia82
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    bhè, io sono del clinico e vorrei prepararmi a maggior ragione un progetto in questo ambito piuttosto che negli altri.
    Praticamente quello che sono riuscita a trovre e a capire nella mia testa riguarda il fatt che un intervento clinico si tratta di un intervento riabilitativo quindi comprendente un approccio psicodinamico fatto di colloqui individuali, di gruppo e familiari oltre che all'affiancamento di attività ricreative come ad esempio se si tratta di inventare un progetto relativo alla riabilitazione di pz psichiatrici o depressi o tossicomani.

    nell'intervento educativo onvece è diverso, la metodologia cambia perchè si tratta di interventi educativi e di gruppo quindi attività come circle time, role playing, educazione socio affettiva, token economy.

    non so se è giusto nell'intervento clinico agire con gli interventi che ho descritto ma essi mi paiono i più consoni perchè si tratta di intervento su pz con già una patologia, un disturbo e quindi non si tratta di fare prevenzione come può essere un intervento educativo.

    aiuto sono molto contorta ma sto esame mi comprime moltissimo!!!!aspetto vostre impressioni...

  6. #6
    Matricola
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    08-05-2009
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    Riferimento: 2 prova NO

    Per Klaudia:
    in realtà anche in ambito clinico si può parlare di prevenzione. Infatti gli approcci più recenti individuano 3 distinti livelli di prevenzione:
    -primaria: volta a impedire l’insorgere di un problema.
    -secondaria: volta ad individuare precocemente un problema.
    -terziaria: volta ad attenuare le conseguenze di un problema presente.
    Quindi in caso di progetti "clinici" c'è sempre una finalità di prevenzione terziaria.
    Ad esempio quando ho dato l'eds io veniva richiesto di realizzare un progetto di prevenzione rivolto a pazienti giovani con DCA. Quindi in quel caso ho descritto un progetto di prevenzione a 3 livelli: primaria e secondaria, da svolgere nelle scuole, terziaria da svolgere in ospedale.

  7. #7
    Partecipante Figo L'avatar di klaudia82
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    Riferimento: 2 prova NO

    per lasperanza:si è proprio questil problema:faccio fatica a decifrar la traccia. allora se chiedono un progetto di intervento su pz affetti da DCA intervengo con approccio psicodinamico però se si tratta di prevenzione su soggetti con disturbi alimentari già in atto che faccio?come faccio a prevenire comportamenti alimimentari disturbati se sono già presenti nei soggetti?casomai prevengo i DCA in soggetti che possono risultare a rischio quindi faccio educazione alimentare e intervengo in ambito psicoeducativo e non clinico...
    cioè la stesura del tuo progetto relativamente a tale traccia mi sembra molto sostanzioso e se faccio una cosa così ho paura di andare fuori tema!

    grazie per le eventuali delucidazioni e a tutti coloro che vorranno contribuire a darle...

  8. #8
    Partecipante Figo L'avatar di klaudia82
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    Riferimento: 2 prova NO

    ah ho capito!!!
    praticamente io su questa traccia metterei in atto la sola prevenzione terziaria ossia evitare che il problema peggiori quindi in questo senso prevengo le coseguenze negative del disturbo alimentare già in atto. e a tal proposito intervengo con un intervento clinico riabilitativo consistente in colloqui individuali, di gruppo, terapia sistemica, terapia comportamentale, laboratori creativo-terapeutici!
    che vi pare?

  9. #9
    Matricola
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    Riferimento: 2 prova NO

    esatto!
    Hai capito perfettamente quello che intendevo: anche se un problema comportamentale, emotivo, sociale, ecc è già presente si può fare prevenzione. Infatti ogni giorno in più in cui è presente il problema rappresenta in primo luogo sofferenza e in secondo luogo aggravamento e cronicizzazione, che rappresenta il rischio fondamentale per qualunque disturbo. Tieni poi conto che nel caso della mia traccia si parlava di DCA, che comportano il rischio di morte come conseguenza estrema della loro perpetuazione.
    Quindi la tua idea di interventi clinici-riabilitativi composti da colloqui individuali e di gruppo, laboratori ecc è perfetta.
    L'ultimo consiglio che ti dò è quello di cercare di proporre un intervento multilivello e multidisciplinare che tenga conto di tutti i diversi aspetti coinvolti. Quindi di prevedere contemporaneamente, qualora sia indicato, interventi di approcci diversi: ad es. interventi sul singolo di natura sia espressiva (psicodramma, ecc) sia cognitiva (ad es nel caso dei DCA ricostruire una corretta percezione dell'immagine corporea è un'esigenza immediata) e interventi relazionali e familiari.
    Non mi viene in mente altro.
    Buon lavoro e in bocca al lupo!

  10. #10
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
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    Riferimento: 2 prova NO

    ciao a tutti..se mi posso permettere vorrei darvi alcuni consigli...
    di soltito le metodologie sono sempre le stesse (educazione socioaffettiva, TCC, sistemico relazionale e psicodinamica) almeno per l'indirizzo clinico e evolutivo!
    quindi prepratavei quanti più progetti possibilis eguendo questa scaletta:
    - analisi problema (bullimso, hiv, abuso....etc...)
    .- detsinatari
    - obiettivi (generale espcifici)
    - metodlogia
    - attvità tempi e fasi (le attivtà pratiche che vorreste svolgere: es.circle time,braimstorming, token economy,....dettagliati: per quante ore, quanti gironie con quali obiettivi...
    - budget (costi relatvi a personale, materiale vario..........)
    - valutazione (ex ante, in itinere, ex post)
    - risosre

    per farli aiutatevi con i etsto: ROLLO + laone prezza + moderato rovetto emolto utili i progetti scaricati dainternet(basta cliccare progetto.....su google!)
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  11. #11
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    ho un grande dubbio..studiando es di progetti in ambito evolutivo (in cui nn sn per nulla ferrata!)ho trovato spesso l'ed socio affettiva..ma non ho ben chiaro se è un attività o una metodologia (che include altre attività..quali?).
    e un'altra cosa..può essere usata solo con bambini e adolescenti o anche per gli adulti?
    grazie

  12. #12
    Partecipante L'avatar di PsychoJess
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    Citazione Originalmente inviato da iris1984 Visualizza messaggio
    ho un grande dubbio..studiando es di progetti in ambito evolutivo (in cui nn sn per nulla ferrata!)ho trovato spesso l'ed socio affettiva..ma non ho ben chiaro se è un attività o una metodologia (che include altre attività..quali?).
    e un'altra cosa..può essere usata solo con bambini e adolescenti o anche per gli adulti?
    grazie
    Ciao Ire!
    Grazie per il libro che mi suggerisci, ma mancando pochi gg mi limiterò ai progetti su internet (a proposito, per tutti: ce ne sono alcuni nel sito dell'Assiprov, anche se non li ho ancora letti: Progetti - Ass.I.Pro.V. Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Forl - Cesena).
    Neanch'io sapevo cosa fosse l'educazione socioaffettiva, ma ho trovato info digitandolo su google. Per farti un'idea puoi leggerti questa pagina: Psicopedagogika - Psicologia e formazione - - scuola
    Da quanto ho capito si usa essenzialmente nelle scuole, spaziando dalle elementari alle superiori. Credo sia una metodologia che include alcune attività (es. circle time). Buono studio!!

  13. #13
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    Citazione Originalmente inviato da lasperanza Visualizza messaggio
    Ciao a tutti!
    Per il progetto la cosa migliore è cercare di individuare una traccia standard da applicare a qualunque tipo di progetto, cioè una traccia che contenga le diverse fasi della progettazione (es. definizione del problema, obiettivi, destinatari, attività, ecc). In linea di massima molti aspetti delle diverse fasi sono trasversali a qualunque progetto, anche se ovviamente esistono attività e obiettivi specifici a seconda del tema.
    Una volta individuata una buona scaletta cercate di trovare su internet diversi progetti reali, cioè realmente proposti e approvati e prendete degli spunti per le attività specifiche.
    Ricordate anche che un buon progetto deve essere realizzabile concretamente e interessante, per cui non piazzate mille cose senza senso. Molto meglio un progetto corto che arrivi al cuore del problema e che sia fattibile.
    Per quanto riguarda gli aspetti che la traccia non vi fornisce immaginate di essere nella vita reale. Mi spiego meglio: nella realtà capita di frequente di essere contattati per avere una bozza di progetto e al tempo stesso di non avere tutte le informazioni. In questi casi la cosa migliore da fare è sottolineare fin dall'inizio che il progetto che si propone può e deve essere aggiustato tramite uno scambio di idee con i committenti e con la popolazione target. Quindi non preoccupatevi troppo delle informazioni mancanti e risolvete il problema inserendo un'attività preliminare di analisi del contesto in cui poter trovare le informazioni in questione.
    Spero di essere stata utile!
    In bocca al lupo!
    Ciao! I tuoi consigli mi sono stati molto utili, soprattutto per non andare in ansia inutilmente ...grazie.
    Il problema per me non è stabilire la scaletta, che fortunatamente si può trovare in diversi libri ed appunti, ma avere in mente una gamma di attività e metodologie da adattare al progetto in questione. Comunque mi state dando tanti spunti, grazie a tutti

  14. #14

    Riferimento: 2 prova NO

    ciao, avete notato che sul file che si trova nel sito dell'università di psicologia di cesena riguardo le prove dell esame di stato del nuovo ordinamento solo negli ultimi anni le seconde prove sono distinte per ambito. ognuno di noi è obbligato a fare quelle del suo ambito?

  15. #15
    Partecipante L'avatar di PsychoJess
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    Citazione Originalmente inviato da onofrio74 Visualizza messaggio
    ciao, avete notato che sul file che si trova nel sito dell'università di psicologia di cesena riguardo le prove dell esame di stato del nuovo ordinamento solo negli ultimi anni le seconde prove sono distinte per ambito. ognuno di noi è obbligato a fare quelle del suo ambito?
    Ciao,
    per quello che so non siamo obbligati, possiamo svolgere anche una delle prove degli altri ambiti. Anche se sinceramente non credo che rischierei!

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