Ciao, come voi sono una studentessa di psicologia clinica (all'ultimo anno) e sto cominciando ad informarmi sulle varie scuole di psicoterapia.
Credo che il problema principale che abbiamo è che, effettivamente, non abbiamo ricevuto alcun riferimento CONCRETO a quella che è la realtà clinica dei colloqui, quali tecniche si apprenderanno, con quali modalità ci si relazionerà ai pazienti, ecc..
Un conto è dire "voglio frequentare una scuola cognitivo-comportamentale", un conto è comprenderne il substrato teorico e un conto è ESSERE un terapeuta cognitivo-comportamentale...con tutto quello che comporta.
Ma sappiamo quello che significa?
Mia considerazione personale: sebbene alcune scuole non ritengano necessario un percorso di psicoterapia personale (e già questo, x me, è un criterio di esclusione di quelle scuole!), intraprenderne uno dell'orientamento XY (quello che pensiamo potrebbe interessarci da utilizzare a nostra volta) potrebbe essere una buona strategia per comprendere meglio di cosa si tratta nella pratica.
Non è necessario intraprendere una psicoterapia vera e propria se non se ne sente la necessità o non se ne ha bisogno... potrebbero bastare alcuni colloqui orientativi. Che ne pensate?
Per lo meno, questo è quello che faccio io
Ciao ciao